Dopo aver visto ciascun blocco di immagini, ai partecipanti è stata sottoposta una serie di affermazioni, con le quali dovevano dire quanto fossero concordi. Il sondaggio è stato progettato per valutare quanta aggressività tenera avessero sperimentato. È stato chiesto loro anche quanto si sentissero ‘sopraffatti’, travolti, e con la voglia di prendersi cura dell’animale o del bimbo che avevano visto. Usando l’elettrofisiologia, è stata misurata l’attività cerebrale prima, durante e dopo. In coloro che hanno sperimentato la ‘cute aggression’ i risultati hanno offerto una prova diretta che sia il sistema di ricompensa del cervello che quello emotivo sono coinvolti nel fenomeno. La relazione tra quanto è carino qualcosa e quanta aggressività tenera si sperimenta sembra inoltre essere legata a quanto si è ‘sopraffatti’. In sostanza, lo studio sembra evidenziare che la ‘cute aggression’ è il modo del cervello di mediare con la sensazione di sopraffazione.
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