Al via la terza edizione di Tipici dei parchi che, quest’anno, si preannuncia ricca di sorprese. I momenti espositivi della manifestazione nazionale dedicata alle eccellenze enogastronomiche delle aree protette italiane saranno tre: s’inizia a Milano nella sede dell’Expo dal 4 al 10 maggio, con “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, padiglione S01, per proseguire nella sede de l’Aquila, dal 28 al 31 maggio, per poi fare ritorno a Milano, sempre all’Expo, dal 1 al 7 giugno.
Una delle novità è rappresentata dall’apertura di Tipici dei Parchi all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari dei Parchi d’Italia. Importatori, buyers di catene gourmet provenienti da diversi Paesi Europei incontrano le aziende italiane per stabilire relazioni commerciali e importare prodotti. Un’occasione importante per i produttori che partecipano alla Terza Edizione del Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi d’Italia, a L’Aquila, per conoscere il mercato europeo, le sue dinamiche economiche, ma soprattutto per stabilire contatti commerciali stabili. L’export agroalimentare è la più importante possibilità di crescita per le imprese italiane e l’Europa è, in questo senso, uno dei mercati più interessanti. Uno scenario ideale dunque anche per le aziende che vogliono rafforzare la presenza o cogliere le grandi opportunità offerte da un mercato con un alto potenziale di crescita soprattutto per il settore Food & Beverage. L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità concreta per conoscere le dinamiche legate all’esportazione di prodotti nel mercato europeo. Dal confronto dialettico che si svilupperà, le aziende coinvolte riceveranno informazioni pratiche e mirate per procedere con successo nel loro percorso di internazionalizzazione.
La Fiera nazionale è promossa dal comitato PromoExpo e da Carsa. La Kip International School è l’organizzazione che gestisce il padiglione che ospita Tipici dei Parchi all’Expo di Milano. La scuola è creata da esperti che hanno realizzato negli ultimi trent’anni programmi di cooperazione internazionale per lo sviluppo territoriale di oltre 40 paesi in Africa, America Latina, Europa dell’Est, Mediterraneo e Asia, mobilitando oltre 400 regioni e enti locali, associazioni, università e impegnando oltre 400 milioni di euro