A cura di Raffaella Quieti Cartledge
Il ruolo del dott. Alessio Fasano nella ricerca e nello sviluppo del trattamento della condizione.
Il dott. Alessio Fasano è un medico specializzato in gastroenterologia e immunologia clinica. È noto per il suo lavoro pionieristico nella ricerca sulla celiachia e sulla sensibilità al glutine non celiaca. Direttore del Center for Celiac Research and Treatment presso il Massachus_etts General Hospital di Boston, negli Stati Uniti.
____________________________________________
La sensibilità al glutine non celiaca è un disturbo che coinvolge una reazione avversa al glutine presente nei cereali come il grano, l’orzo e la segale. Mentre la celiachia è una malattia autoimmune ben definita, la sensibilità al glutine non celiaca è un fenomeno più complesso e meno compreso.
Il dott. Fasano ha dedicato gran parte della sua carriera alla ricerca sulla sensibilità al glutine non celiaca.
Ha condotto numerosi studi per comprendere meglio questa condizione e per identificare i meccanismi sottostanti. I suoi studi hanno dimostrato che la sensibilità al glutine non celiaca è una reazione immunitaria innata, diversa dalla celiachia, che coinvolge una risposta infiammatoria sistemica.
Uno dei concetti chiave è quello della permeabilità intestinale. Il dott. Fasano ha provato come la sensibilità al glutine non celiaca sia causata da un aumento della permeabilità dell’intestino tenue, che consente a particelle di glutine non digerite di entrare nella circolazione sanguigna e scatenare una risposta immunitaria.
Questo concetto ha aperto nuove strade nella comprensione della sensibilità al glutine non celiaca e ha portato a ulteriori ricerche sulla sua relazione con altre condizioni come l’autismo e le malattie autoimmuni.
Nei pazienti con sensibilità al glutine non celiaca, si osserva un cambiamento nell’equilibrio dei batteri nell’intestino.
Ci sono meno batteri benefici come i bifidobatteri e i probiotici che producono acidi grassi a catena corta (come, ad esempio, l’acido butirrico).
Allo stesso tempo, c’è un aumento dei lipopolisaccaridi, parti della parete esterna di alcuni tipi di batteri, che possono causare infiammazione.
Questa situazione può danneggiare le connessioni strette tra le cellule dell’intestino, portando a un aumento della permeabilità intestinale.
Ciò permette a sostanze specifiche, come i lipopolisaccaridi e citochine infiammatorie, di passare dall’intestino al flusso sanguigno, scatenando un’infiammazione non solo nell’intestino ma anche nel resto del corpoPer gestire questa condizione, una dieta senza glutine e l’assunzione mirata di probiotici possono essere utili.
La dieta senza glutine evita alimenti che contengono questa proteina, mentre i probiotici apportano batteri benefici che possono contribuire a ristabilire l’equilibrio nell’intestino.
Il dott. Fasano ha anche contribuito allo sviluppo di linee guida per la diagnosi e la gestione della sensibilità al glutine non celiaca.
Ha sottolineato l’importanza di una diagnosi accurata, che richiede l’esclusione della celiachia e di altre malattie gastrointestinali. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di una dieta senza glutine rigorosa per alleviare i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da sensibilità al glutine non celiaca.
La sensibilità al glutine non celiaca è stata riconosciuta come una condizione medica legittima e ha ricevuto maggiore attenzione nella comunità medica e scientifica.
I contributi del dott. Fasano nella ricerca e nella comprensione di questa condizione hanno aperto nuove prospettive per la diagnosi e la gestione dei pazienti affetti da sensibilità al glutine non celiaca.
Il suo impegno nella ricerca continua a migliorare la nostra conoscenza e ad offrire speranza a coloro che ne soffrono.