Abbronzarsi e perfino cambiare colore della pelle a comando: potrebbero essere queste alcune delle future conseguenze del primo composto organico sosia della melanina, il pigmento che dà il colore alla pelle. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science e fatta da ricercatori della City University di New York, permetterà di sviluppare una nuova generazione di farmaci per la pelle, cosmetici e creme solari.
La melanina, oltre a proteggere dai pericolosi raggi ultravioletti, è anche un conduttore elettrico e può immagazzinare energia e il composto sosia non solo ne imita le proprietà, ma permette anche di controllarle.
Finora la struttura disordinata della melanina era stata un ostacolo per la realizzazione di un materiale simile, ma i ricercatori guidati da Rein V. Ulijn hanno scoperto come regolare le sue proprietà utilizzando delle versioni semplificate delle proteine. Le molecole sosia sono formate da soli tre amminoacidi, i mattoncini delle proteine. In questo modo sono riusciti a riprodurre la struttura disordinata e a controllarla: l’aspetto straordinario è che, modificando le strutture delle proteine, si formano pigmenti del colore desiderato, dal beige chiaro al marrone scuro. Il composto organico, oltre ad avere la capacità di cambiare l’intensità del colore, permette anche di gestire l’assorbimento dei raggi ultravioletti, la capacità di condurre l’elettricità e la possibilità di immagazzinare energia. I ricercatori sono già al lavoro per migliorare il loro materiale sosia della melanina e la tecnologia è in via di commercializzazione, perciò in futuro potrebbero essere disponibili cosmetici e prodotti per la pelle innovativi.
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