A cura della Dott.ssa Simona Laura – Medico Chirurgo, Master dermatologia estetica – Sanremo (IM)
La medicina rigenerativa rappresenta probabilmente il segmento delle
terapie estetiche attualmente più dinamico, sicuramente uno dei
più interessanti in prospettiva.
La possibilità di poter ripristinare un migliore stato della nostra pelle
senza arrecare danno, o comunque con un danno minimo ed accettabile,
dovrebbe essere alla base della nostra professione: “primum non
nocere” è uno tra i primi principi che si insegnano nelle facoltà di medicina.
Ciò significa che, nella scelta di una terapia, bisogna innanzitutto non arrecare
danno al paziente e per questo, tra i trattamenti possibili, va sempre privilegiato
quello che ha meno controindicazioni.
In tal senso, nell’ambito della medicina rigenerativa, ho avuto modo di apprezzare
la qualità terapeutica di Biodermogenesi®, un metodo assolutamente non
invasivo e privo di effetti collaterali, ma dalle facoltà riparative e
rigenerative attualmente uniche.
Questo metodo, nato da un gruppo di riceratori fiorentini, si
basa sull’applicazione dei campi elettromagnetici, trasferendo in
ambito cutaneo la loro capacità di rigenerazione tissutale, nota in
medicina dello sport sin dal 1967.
Il campo elettromagnetico prodotto da Biodermogenesi® interagisce con
il tessuto biologico, favorendo una riattivazione della pompa Na+/K+ con la
conseguente maggiore attività mitotica e del fibroblasto, come documentato
da decine di biopsie prodotte dalla Scuola di Dermatologia dell’Università
di Pisa e da diversi altri ricercatori.
L’analisi bioptica mostra una riorganizzazione cutanea, una membrana
basale perfettamente strutturata, una congrua quantità di melanociti, un
aumento di collagene di tipo III ed un evidente incremento qualitativo
e quantitativo delle fibre elastiche, oltre che della mitosi cellulare.
Altri esami strumentali documentano un recupero del sistema microcircolatorio
ed un’ottimizzazione del pH cutaneo.
Ho conosciuto inizialmente questo metodo per la terapia delle smagliature
ed ho avuto modo di trattare pazienti con strie di ogni genere, recenti e rosse
ma anche ampie, bianche, opache e profonde, datate oltre venti o trenta anni,
ottenendo sempre un esito rilevante.
Per esito rilevante intendo il progressivo riempimento delle strie, la perdita
dell’evidenza al tatto e la ritrovata facoltà di abbronzarsi con la semplice esposizione
solare, replicando questi risultati su tutti i miei pazienti trattati, in assoluta assenza
di effetti collaterali e di down-time.
Il livello di soddisfazione dei pazienti è elevatissimo, grazie soprattutto
alla piacevolezza della terapia ed alla mancanza di problematiche derivanti
dall’esposizione solare, che permette di erogare la terapia in primavera ed
in estate, ovvero i momenti in cui vi è la massima richiesta di attenuare la
profondità del solco, ma soprattutto la discromia con la pelle circostante che
tende ad abbronzarsi, evidenziando ancora di più tale inestetismo cutaneo.
Ho avuto possibilità di dimostrare l’effettiva rigenerazione di tali strie insieme all’amico
e collega, Dottor Giovanni Alberti di Palermo, con l’articolo “Treatment of
stretch marks aged more than twenty years with the synergy of electromagnetic field
and vacuum. Clinical case studies and subsequent follow-up” pubblicato sulla
rivista “Aesthetic Medicine” n. 1-2019.
Con il tempo Biodermogenesi® si è evoluta ed oggi siamo arrivati alla seconda
generazione, caratterizzata da un nuovo brevetto internazionale, che permette di
attivare lo scambio intra/extra cellulare di Na+/K+ da un valore minimo di 750
ad massimo di 850 mV, moltiplicando esponenzialmente l’attività del fibroblasto,
arrivando a documentare biopticamente neocollagenogenesi su strie ventennali
in sole 48 ore dalla prima seduta.
La nuova tecnologia ha permesso di estendere il campo d’azione terapeutica.
Già in passato avevo osservato che un’appendicectomia od un taglio cesareo
si presentavano migliorate sulle pazienti gravate da smagliature sull’addome,
così come la cellulite si attenuava nelle pazienti sulle quali eravamo intervenuti
per strie su glutei e cosce. L’evoluzione della tecnologia ha permesso di
sviluppare programmi specifici in grado di riconoscere la patologia estetica e
di modulare di conseguenza il tipo di erogazione che garantisca la massima
efficacia in assenza di effetti collaterali.
Oggi i campi terapeutici di Biodermogenesi® vanno dalle smagliature,
alla cellulite ed alla ptosi cutanea di seno e corpo grazie al programma BODYSHAPING
PLUS, alla terapia estetica e funzionale delle cicatrici post-chirurgiche e da ustione,
con recupero della migliore motilità e remissione dell’eventuale sintomatologia
dolorosa grazie al programma DERMACARE PLUS, alla terapia anti-aging di volto e collo ed alla rigenerazione di
cicatrici post-acneiche con il programma REVITALIZE PLUS ed alla ginecologia
estetica ed alla terapia dell’atrofia vulvovaginale con il programma FOEMINA.
Il programma BODYSHAPING PLUS permette un effettivo rimodellamento ed
un’armonizzazione del corpo della paziente, agendo contemporaneamente su cellulite,
smagliature ed incrementando l’elasticità cutanea con percorsi che vanno da sei a
nove sedute, una o due volte a settimana.
Nuovi studi sviluppati in Italia ed in Spagna, uno dei quali presso l’Università
di Barcellona, hanno dimostrato un’azione contemporanea di Biodermogenesi®
estremamente positiva su tali inestetismi, mentre da Londra abbiamo avuto
riscontri importanti nella terapia delle strie su pazienti con fototipo da IV a
VI, con la rigenerazione del tessuto in assoluta assenza di effetti collaterali.
Il programma DERMACARE ha dimostrato una rilevante efficacia nell’armonizzare
le cicatrici con il tessuto circostante, ma soprattutto ha presentato un inaspettato
effetto funzionale, come documentato dal Dottor Massimo Bilotta con una tesi
sperimentale discussa all’Università di Palermo avente quale oggetto la terapia
del dolore cronico derivante da cheloidi sternali, con un percorso di sole tre sedute (riduzione media del dolore 71%)
e dall’esperienza del Dottor Şerafettin Saraçoğlu di Istanbul, che ha avuto esiti
neppure immaginabili nella terapia di cicatrici e cheloidi da ustione su bambini
con cinque sedute a cadenza settimanale.
Nella terapia anti-aging, su un gruppo di oltre ottanta pazienti di età compresa
tra 40 ed 81 anni, con un percorso di cinque sedute settimanali, si è ottenuto
un aumento medio dell’idratazione del 35,5% e la normalizzazione della
secrezione sebacea e del pH.
FOEMINA rappresenta il più recente campo di applicazione di Biodermogenesi®: la
ginecologia estetica e funzionale. In una mia sperimentazione, condotta
su ginecologhe ed ostetriche per unire alla mia analisi oggettiva anche quella
di pazienti “speciali” ed estremamente competenti, si è apprezzata una notevole
resa estetica ma anche funzionale, con aumento dell’umettazione vaginale e con
il recupero di regolare attività sessuale.
Tutto questo rimane comunque indissolubilmente legato alla pietra
angolare della mia formazione medica: “primum non nocere”, e Biodermogenesi®
mi permettere di rispettare questo mio principio e di migliorare la qualità
della vita delle mie pazienti.