Pelle prima delle vacanze: no alle lampade solari, sì a esposizioni al parco o in terrazzo Per un’abbronzatura sana e duratura non basta stendersi in spiaggia durante le ferie estive, ma è necessario attivarsi in anticipo. Bisogna infatti iniziare a preparare la pelle già nei mesi precedenti alla partenza, con esposizioni solari regolari e oculate; nello specifico il dermatologo di MioDottore spiega: “La ricerca di un’abbronzatura omogenea e durevole andrebbe in tutto e per tutto considerata un hobby per le persone e uno sport per la pelle: sono richieste preparazione, limitazioni del rischio di farsi male, esperienza e facilità di accesso all’attività. Nello specifico, la sintesi di melanina ha bisogno dei suoi tempi e un eccessivo carico di radiazioni ultraviolette comporta senz’altro un’abbronzatura più rapida, ma anche conseguenze visibili, come le macchie solari, e invisibili, come il danno irreparabile verso il materiale genetico delle cellule colpite”. È per questo motivo che l’ideale sarebbe iniziare una foto-esposizione controllata, specialmente per la pelle del viso, almeno un mese prima dalle ferie, aumentando le attività all’aria aperta e proteggendosi sempre con un filtro SPF50+. Sono invece sconsigliate le lampade solari perché cariche di radiazioni ultraviolette e dunque dannose per la cute.
Inoltre, il Dottor Bianchelli sfata un paio di veri e propri falsi miti che spesso riguardano l’utilizzo della crema solare e le scottature. In particolare, il medico commenta: “Non è vero che con la crema solare non ci si abbronza, anzi: il filtro solare lascia passare una quantità di radiazioni che sono più che sufficienti per abbronzarsi e mantiene il bel colorito più a lungo nel tempo”.
Per quanto riguarda invece le scottature, lo specialista chiarisce: “La scottatura è a tutti gli effetti un’ustione di primo grado dovuta a radiazioni, in questo modo la pelle sviluppa solo macchie e la desquamazione induce un turnover cellulare che vanifica l’esposizione perché il pigmento viene eliminato più rapidamente. Tale comportamento è inoltre un fattore di rischio concreto per lo sviluppo del melanoma. Infine, è basilare ricordare che anche chi non è soggetto a scottature deve proteggersi. Chi si espone per periodi lunghi al sole, magari evitando le ore più a rischio, vive un’esposizione continua che riduce il rischio di melanoma, ma non quello di eventuali altri tumori maligni della pelle. Infatti, esistono carcinomi squamocellulari e basocellulari, che possono presentarsi anche dopo decenni da una cattiva esposizione. È buona norma utilizzare un solare SPF50+, cappello, occhiali da sole e magliette in quanto sono presidi efficaci per ridurre i rischi di scottature”.
Il menu pre-tintarella: sì a cetrioli, melone (senza esagerazioni), basilico e menta
La salute passa dalla tavola anche quando si tratta di preparare l’epidermide all’esposizione solare. Infatti, la specialista di MioDottore sottolinea che la dieta può influenzare l’aspetto del derma: un’alimentazione corretta durante l’estate è importante per fornire alla cute le sostanze necessarie a difendersi dalle aggressioni dei raggi UV. Inoltre, risulta basilare soprattutto in questo periodo dell’anno seguire una routine alimentare bilanciata, che preveda la giusta quantità di vitamine e sali minerali, fondamentali per mantenersi idratati e far fronte al caldo. Nello specifico, la Dottoressa Pellegrino commenta: “È importante ricordare che la sinergia tra la protezione esterna, data dai filtri solari, e quella interna, ottenibile tramite una dieta sana, permette al sole di essere un alleato per il benessere. Dunque, in menu non possono mancare alcuni alimenti ‘amici’ della pelle con le alte temperature come cetrioli ricchi di vitamine A, B, C, potassio magnesio, calcio, iodio e manganese. Inoltre, il melone per la sua attività idratante e con la sua percentuale di potassio presente nella polpa ha effetti benefici anche sulla circolazione e sulla pressione arteriosa; mentre le piante aromatiche, come basilico e menta, non solo conferiscono un ottimo profumo ai piatti, ma offrono anche minerali e polifenoli.”
Infine, secondo l’esperta della piattaforma è bene tenere a mente che, contrariamente a un pensiero spesso diffuso, il beta-carotene presente in molti cibi non ha un’azione protettiva nei confronti dei raggi solari, perché non agisce direttamente sulla produzione di melanina. Infatti, l’assunzione di beta carotene contenuto negli alimenti non è sufficiente o sostitutivo dell’azione di una crema solare, come viene dichiarato dall’EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, che dopo un’approfondita valutazione scientifica, ha dichiarato che non c’è alcun rapporto di causa ed effetto tra l’assunzione dietetica di beta-carotene e la protezione della pelle dal danno indotto dai raggi ultravioletti. Al contrario, assumere grandi quantità di frutta e verdura che contengono beta-carotene, come carote, melone e albicocche, può portare a “carotenosi”, ossia una condizione che conferisce alla pelle un colorito arancio-giallastro.
Per far fronte a dubbi e domande relativi a come preparare la pelle al sole, ma non solo, MioDottore mette a disposizione degli utenti la funzionalità di consulenza online, con circa 7.000 esperti disponibili. Nato per far fronte alle esigenze sorte con il primo lockdown, il progetto consente di incontrare via video gli specialisti della piattaforma, sia che si tratti di un primo colloquio o di appuntamenti di consueto monitoraggio del proprio benessere.
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