Al via primo laboratorio multidisciplinare dedicato alle persone con Malattia di Parkinson: pazienti, caregivers e operatori sanitari uniti h24 per vivere bene con la malattia. Trainer d’eccezione: il campione olimpico Jury Chechi.
Si chiama Parkinson Lab 360° il primo innovativo progetto educativo multidisciplinare per migliorare la qualità di vita delle persone toccate dalla malattia. Il progetto pilota che parte da Catania, alla vigilia della Giornata Mondiale del Parkinson (11 aprile), è promosso dall’associazione Azione Parkinson di Catania, con la responsabilità scientifica del Prof. Pietro Marano, Università Gabriele D’Annunzio Chieti-Pescara e Direttore Unità Operativa di Riabilitazione Casa di cura Villa dei Gerani di Catania e della Prof.ssa Maria Gabriella Ceravolo, Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, con il patrocinio dell’associazione Parkinson Italia e con il contributo incondizionato di AbbVie.
“Il progetto Parkinson Lab 360° – dichiara Giovanna Coco, Presidente dell’associazione Azione Parkinson di Catania – propone un approccio globale alla malattia che consentirà alle persone coinvolte di partecipare attivamente e consapevolmente alla cura della propria salute.”
Dal 31 marzo al 4 aprile, un gruppo di 6 persone affette da Malattia di Parkinson in fase avanzata, con i rispettivi 6 caregivers, parteciperà a un programma intensivo di attività motorie, educazionali e di socializzazione in cui la riabilitazione assume un ruolo fondamentale. Testimonial d’eccezione, il campione olimpico Jury Chechi che sarà al fianco dei partecipanti come trainer nelle attività fisiche previste dal programma.
“L’esperienza pilota condotta a Catania propone un approccio riabilitativo multiplo e più vicino alla vita quotidiana del paziente – dichiara Pietro Marano, Direttore Unità Operativa di Riabilitazione Casa di cura Villa dei Gerani di Catania – Il progetto servirà a meglio definire un approccio educativo e rieducativo alla gestione dei disturbi del movimento, fruibile in maniera diffusa da coloro che sono affetti da Malattia di Parkinson, per soddisfare una richiesta incalzante di qualità dell’assistenza da parte del paziente”.
Un’equipe multidisciplinare composta da 10 figure professionali (neurologi, fisiatri, neuropsicologi, logopedisti, fisioterapisti e nutrizionisti) assisterà h24 i 12 partecipanti con un programma composto da oltre 30 ore di attività in 5 giorni, durante i quali si alterneranno sessioni di educazione, stretching, rieducazione posturale, attività in palestra, choral singing, dance therapy, piscina e attività di socializzazione. L’esperienza maturata nel corso del progetto Parkinson Lab 360° – che si svolgerà a Catania nel centro sportivo Fourspa – servirà anche per realizzare una guida per le persone affette da Malattia di Parkinson e per le loro famiglie con consigli utili per affrontare e gestire la malattia.
La Malattia di Parkinson è una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale che colpisce in Italia circa 230.000 persone, delle quali circa il 5% con un’età inferiore ai 50 anni. Si prevede che la prevalenza di tale patologia raddoppierà nel corso dei prossimi venti anni a causa soprattutto del crescente invecchiamento della popolazione generale[1]. La malattia non ha ancora una cura risolutiva. Gli approcci terapeutici più recenti hanno evidenziato l’importanza della prospettiva multidisciplinare e l’utilità della riabilitazione affiancata alla terapia farmacologica.
“L’affiancamento alle terapie avanzate di programmi riabilitativi e assistenziali multidisciplinari assume oggi un ruolo indispensabile nella prevenzione della disabilità – dichiara Maria Gabriella Ceravolo, Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona – nella prospettiva di un più moderno e razionale approccio alla gestione dei diversi bisogni di salute della persona con Malattia di Parkinson, che consenta alle diverse figure professionali (neurologo, fisiatra, neuropsicologo, logopedista, fisioterapista, nutrizionista, ecc.) di operare in team, in uno spirito di condivisione delle competenze ed esperienze di ciascuno, nell’ambito di un progetto assistenziale integrato”.
Il ginnasta e campione olimpico Jury Chechi, il “Signore degli anelli”, ha offerto fin dal primo momento la sua collaborazione e sostegno all’iniziativa e ha voluto trasferire in questo progetto la sua esperienza di campione nello sport e nella vita.
“Come sportivo capisco quanto siano importanti la forza di volontà, l’equilibrio e la coordinazione dei movimenti. Tutti aspetti che risultano compromessi dalla malattia di Parkinson. Ma si può essere campioni anche nelle vite più complicate e sono sicuro che in ognuno di noi ci siano quelle risorse incredibili che ci possono aiutare a superare i momenti difficili con forza e determinazione” dichiara Jury Chechi.
La Giornata Mondiale della Malattia di Parkinson si celebra in occasione dell’anniversario della nascita di Sir James Parkinson, scopritore della malattia che porta il suo nome, l’11 Aprile. Obiettivo della giornata è aumentare la consapevolezza in merito alla rilevanza epidemiologica della malattia di Parkinson e dei suoi effetti sugli individui, sulle famiglie e sulla comunità.
“La nostra associazione si batte per migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro cari – conclude Giovanna Coco – Il progetto Parkinson Lab 360° si inserisce nel nostro impegno nel diffondere informazioni finalizzate ad una più diffusa conoscenza di una malattia che si può controllare, ma non guarire e che spesso finisce per condizionare pesantemente la propria vita e le relazioni sociali.”