Disturbi del sonno, otiti, coliche, rigurgiti, problemi intestinali, torcicollo, traumi da parto, fino alla plagiocefalia sono solo alcune delle disfunzioni pediatriche per le quali l’osteopatia può essere un valido aiuto.
di Massimo Valente
Nata nel 1874 dalle intuizioni del dottor At. Still, medico e suo fondatore, questa disciplina pone come suo fondamento il principio di unità del corpo umano e della sua capacità di auto-regolazione. una terapi a dolce, per nulla invasi va e priva di effetti collaterali che viene tollerata e ben accettata dai piccoli pazienti.
Osteopatia per i neonati
I piccolissimi movimenti presenti nel cranio del neonato permettono alla testa del bambino di adattarsi perfettamente agli sforzi delle doglie. Tuttavia, quando il parto diventa più complicato, quindi eccessivamente lento o troppo veloce, oppure quando subentrano altre complicazioni (come la necessità del forcipe), la testa del neonato potrebbe non recuperare completamente la distorsione verificandosi delle sottili differenze di funzionalità, al punto da creare problemi di nutrimento, coliche e sonno agitato. è proprio in questi casi dolorosi che il trattamento osteopatico, abile e dolce, può spesso apportare un miglioramento significativo intervenendo soprattutto nel miglioramento delle conseguenze dovute a parti difficili o traumatici. Non poche le strutture ospedaliere a riporre interesse in questa disciplina, soprattutto in reparti pediatrici, come nel caso dell’Ospedale Meyer di Firenze, nel quale è stato realizzato un importante studio prospettico, “Approccio osteopatico in un Reparto di Neurochirurgia Pediatrica”, poi presentato al Congresso Internazionale di Osteopatia. Anche l’AIOT – Accademia Italiana Osteopatia Tradizionale di Pescara ha attivato un servizio gratuito di trattamento osteopatico nei reparti Pediatria del nosocomio di Atri, oltre a continuare l’attività osteopatica iniziata nel 2006 nel reparto di Neonatologia del presidio pescarese. Diverse, inoltre, le pubblicazioni scientifiche dell’Accademia Italiana Osteopatia Tradizionale sui risultati ottenuti dall’osteopatia per aiutare i bambini nati prematuri. Ultima, ma solo in ordine di tempo, quella presentata nella Sezione Pediatria del Convegno Internazionale di Osteopatia sul “Contributo del trattamento osteopatico nella sindrome di attenzione ed iperattività (ADHD)”, un disordine neuropsichiatrico presente in età pediatrica caratterizzato da difficoltà di attenzione, imp
ulsività ed iperattività che, stando ai risultati di una ricerca condotta da specialisti e studiosi del ramo, può essere migliorato dal punto di vista sintomatologico proprio grazie al trattamento manipolativo osteopatico. Fondamentale è anche il lavoro condotto da alcuni anni nella clinica pediatrica Bambin Gesù, basato sull’integrazione diagnostica e di trattamento delle turbe posturali in età 0-18 anni, con diagnosi palpatoria osteopatica e tecniche osteopatiche. Uno studio condotto dalla Dottoressa Silvana Boscarino, l’osteopata Pietro La Viola e la Dottoressa Valentina Savoia proprio nel dipartimento di Chirurgia Pediatrica del presidio di Palidoro, testimonia come il trattamento osteopatico cranio sacrale potrebbe avere nei casi di plagiocefalia, un’indicazione elettiva. L’obiettivo è dunque quello di mostrare come la diagnosi palpatoria osteopatica possa integrare la semeiotica tradizionale “Secondo l’esperienza portata in questo lavoro – si legge nella conclusione dello studio – quello cranio sacrale si mostra come un trattamento possibile e consigliabile per la delicatezza del gesto e per l’outcome davvero notevole. Il trattamento osteopatico, il cui fine non è mai l’ottimizzazione della forma, ma l’ottimizzazione della funzione, in un approccio globale all’essere umano, acquisterebbe un plusvalore di Medicina preventiva nell’età dello sviluppo”. La ricerca ha infatti dimostrato il successo del trattamento osteopatico su 20 bambini con diagnosi plagiocefalica (12 femmine e 8 maschi) sui quali, alla fine della terapia, sono stati riscontrati miglioramenti in tutti i casi trattati: la risoluzione del torcicollo con ripresa della rotazione cervicale dal 95 al 100 per cento in 19 casi, miglioramento della plagiocefalia in tutti i casi e documentata nei 2 casi più severi dall’esame RX post-trattamento.
“Non vedere la malattia ma ricercarne la salute” scriveva A.T. Still nella sua Autobiografia. Questo il principio base dell’osteopatia anche nella pratica pediatrica, nonostante i principi diagnostici e gli approcci terapeutici differiscano da quelli degli adulti.