Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo gli italiani si vedranno “sottrarre” una preziosa ora di sonno. Ora legale addio… sì, ma nel 2021. Nonostante proprio ieri il Parlamento Europeo ne abbia votato la definitiva abolizione, la risoluzione entrerà infatti in vigore solo tra due anni. Il prossimo weekend quindi, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, gli italiani si troveranno a dover, come di consueto, “portare avanti” le lancette dell’orologio.
Se nelle settimane a venire un’ora di luce in più, l’allungamento delle giornate e la maggiore esposizione al sole ci regaleranno sicuramente numerosi benefici psico-fisici, il prossimo fine settimana perderemo un’ora di sonno e ne pagheremo le conseguenze: il turbamento del nostro orologio naturale si può infatti riflettere spiacevolmente sul nostro organismo. Top Doctors®, la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo, ha analizzato i principali effetti collaterali del passaggio all’ora biologica, suggerendo alcuni consigli per adattarsi rapidamente al cambiamento.
Si dorme male
La notte in cui, tra le 2 e le 3, le lancette vengono spostate, si dorme meno e il sonno è più disturbato. Non sarebbe così grave, se non fosse che il problema non è limitato a quel giorno soltanto: per la maggior parte delle persone il periodo di transizione è infatti più lungo e può durare fino a tre settimane. Questo perché l’arrivo dell’ora legale impatta sul ritmo circadiano, l’orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo, tra cui la produzione di melatonina, sostanza che favorisce il sonno e viene sintetizzata nelle ore di buio: un processo disturbato e confuso dall’arrivo dell’ora legale, poiché il sole sorge più tardi, mentre di sera la luce dura più a lungo.
Stress per il cuore
In base ad alcuni studi, nei giorni immediatamente successivi all’ingresso dell’ora legale, si osserva un aumento statistico del rischio di infarti. Anche se la correlazione è forse un po’ forzata, certamente il cambio dell’ora, turbando il nostro orologio naturale, aggiunge stress al cuore che, nei soggetti già ad alto rischio in partenza, può anticipare l’insorgenza di un evento cardiaco importante.
Scarsa concentrazione
Faticare ad addormentarsi, quindi dormire meno e/o male, implica ovviamente perdita della capacità di concentrazione dell’individuo. Il cambio dell’ora e la conseguente sonnolenza possono infatti causare deficit di attenzione che, secondo alcune ricerche si riflettono in una minore produttività sul luogo di lavoro e, addirittura, nell’aumento di incidenti stradali nel periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore dell’ora legale.
È possibile prepararsi per affrontare al meglio questi effetti collaterali? Ci sono certamente piccoli ed efficaci accorgimenti da seguire, come conferma il Dott. Francesco Somajni, psichiatra di Top Doctors®. “Ogni anno con l’ultima domenica di marzo inizia l’ora legale, quindi alle due del mattino le lancette dell’orologio devono essere spostate in avanti di un’ora. Questo cambiamento apparentemente piccolo del ritmo sonno-veglia, in realtà, può generare, nei soggetti predisposti, disturbi del sonno e disagi psicologici diurni, come nervosismo e irritabilità. È possibile ridurre questi effetti con piccoli accorgimenti da adottare 3-4 giorni prima del cambio dell’ora. Il più importante è quello di adattare l’organismo a questo cambiamento con gradualità, quindi anticipando di 15-20 minuti l’addormentamento e la veglia. Bisogna evitare cene in tarda serata, o spuntini notturni e favorire l’attività fisica di primo mattino”, ha commentato l’esperto.