Intervista al Dott. Lelli – specialista in odontostomatologia e protesi dentaria
La parola “cosmetica” deriva dal greco “kosmos” che vuol dire “ornamento” e questa recente materia è entrata a far parte delle già numerose tecniche e pertinenze che l’odontoiatria moderna abbraccia. L’A.A.C.D. (American accademy of cosmetic dentistry) ha rilevato in una recente ricerca che più del 90% delle persone intervistate attribuisce al sorriso dentario un fattore determinante per migliorare la comunicazione per favorire le relazioni in ambito lavorativo e non, prendendo coscienza che gravi inestetismi rendono difficoltose le presentazioni quotidiane e la carriera. Ed é proprio in funzione di questa indagine che investe in maniera diretta il mondo dell’odontoiatria, che abbiamo scelto di approfondirne le dinamiche con il Dottor Stefano Lelli (specialista in odontostomatologia e protesi dentaria, fellow New York University C.D.E. College of Dentistry).
Dottor Lelli cosa significa odontoiatria cosmetica e quale la sua importanza oggi?
Per rispondere adeguatamente alla sua domanda mi torna in mente la storica frase “UN GIORNO SENZA SORRISO È UN GIORNO PERSO” (Charlie Chaplin). Con questa frase vorrei che per un momento ci si soffermasse sulle conoscenze attuali del valore di un sorriso estetico,non solo legate a valutazioni odontoiatriche ma prima di tutto psicologiche,sociologiche e comunicative. È conoscenza comune che un sorriso bianco con denti allineati e quindi più estetico aumenti l’autostima e dia più sicurezza nella comunicazione e nella esibizione della persona nella comunità. Di qui l’attenzione dell’odontoiatria nel creare una nicchia chiamata “odontoiatria cosmetica” che si soffermasse a valutare con attenzione tutti i possibili dettagli,parametri e accorgimenti riguardanti prevalentemente i denti anteriori. Ho specificato denti anteriori perché nel sorridere generalmente l’80% dell’impatto visivo coinvolge i 6 denti del gruppo frontale (da canino a canino).
Quali sono i campi di applicazione dell’odontoiatria cosmetica?
L’odontoiatria cosmetica parte da trattamenti assolutamente blandi e non invasivi come lo sbiancamento dentale (BLEACHING), il rimodellamento dei denti naturali (REMODELIG), riscolpitura con piccole e accorte aggiunte di resina estetica modellata e applicata ai denti direttamente in studio (RECONTOURING). Questi trattamenti trovano le loro indicazioni nei casi in cui i parametri (colore, forma, altezze e contorni gengivali) sono in linea di massima accettabili e quindi basta ottimizzarli. Differentemente quando il sorriso presenta importanti alterazioni dei principali parametri estetici si procede alla valutazione di procedure di assoluta minima invasività che portano però alla realizzazione di un sorriso ideale.
Quali sono gli inestetismi che più frequentemente compromettono l’estetica del sorriso?
Generalmente i casi più frequenti riguardano discromie importanti (denti visibilmente scuri e/o a chiazze), malposizione dentaria (denti storti/ruotati e/o affollati), denti fratturati o lesionati da traumi accidentali (sport, incidenti ecc..) e denti dall’anatomia non conforme(denti conoidi a forma di cono). Dottor lelli in questi casi “più avanzati” quali sono le metodiche più idonee che l’odontoiatria cosmetica può vantare? Sicuramente una delle soluzioni più veloci e conservative è l’utilizzo della tecnica VENEERS. Con veneers si intendono sottilissime lamine di ceramica incollate sulla superficie dei denti. Lo spessore delle faccette varia da 0,3 mm a 0,6 mm. Se ben progettate, eseguite e ben applicate determinano un risultato molto soddisfacente ricostruendo un dente perfetto solido e durevole. La novità introdotta è che in casi particolari si ricorre all’uso dello zirconio che completa il nostro lavoro aumentando sia il risultato estetico che la sicurezza durante i carichi (masticazione).
Perche utilizzare lo zirconio e quali vantaggi apporta?
Lo zirconio vanta oggi delle straordinarie caratteristiche di resistenza e stabilità del tutto assimilabili a quelle dei metalli con la differenza che i metalli sono scuri mentre lo zirconio è bianco. Quindi anche in casi dove si verificasse una piccola retrazione gengivale il paziente non correrebbe il rischio di vedere il “colletto” del proprio dente scuro. L’elevata precisione è garantita dal fatto che a differenza di tutte le altre metodiche che sono il frutto di realizzazioni di alta “manualità” da parte sia del dentista che dell’odontotecnico lo zirconio è frutto di un processo guidato da un computer che elabora l’impronta presa in studio,il moncone sottostante e gli spessori a disposizione. Questi dati vengono poi elaborati da un programma dedicato che farà si che il lavoro abbia delle caratteristiche uniche e specifiche caso per caso.
Ma tutto questo lavoro che tipo di tempistiche richiede da parte del paziente?
In realtà riferendomi in particolar modo ai trattamenti di odontoiatria cosmetica come quello delle faccette i tempi sono di massimo 4/5 giorni. Per garantire questa succinta tempistica è indispensabile che a monte di tutto il lavoro ci sia una pianificazione ed una progettazione del caso tali da arrivare alla realizzazione con già tutti i dati ottenuti in fase di studio. In poche parole si inizia dalla visita che comprende il rilievo di tutte le informazioni riguardanti i dettagli che sono congrui con quelli che non lo sono ( forma,colore,e posizioni non soddisfacenti). Una volta ascoltate le richieste del paziente si passa a fotografare il caso e al rilievo di impronte studio che consentono a me ed alla mia équipe di tecnici di preparare dei modelli che simulino il risultato finale in cera. In una seduta successiva si discutono con il paziente le soluzioni e i dettagli del caso che una volta accettati saranno resi esecutivi con un risparmio di tempo notevole. Il futuro dell’odontoiatria cosmetica sicuramente vedrà figure sempre più specializzate grazie alla costante ricerca nel campo dei materiali potendo così soddisfare appieno le necessità del singolo paziente.