Seguire una dieta vegana per 4 mesi può favorire dei microrganismi a livello intestinale che hanno effetti positivi su peso, composizione corporea e controllo della glicemia. La ricerca, realizzata negli Stati Uniti, è stata presentata a Barcellona durante il congresso annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD). Lo studio è stato condotto su 147 soggetti adulti in sovrappeso, non diabetici, che sono stati randomizzati a seguire per 16 settimane una dieta vegana a basso contenuto di grassi (n=73) o a mantenere l’alimentazione abituale (n=74). Dall’analisi del microbiota e dalla valutazione di peso, composizione corporea e sensibilità all’insulina al basale e al termine dell’intervento, è emerso che chi aveva seguito la dieta vegana aveva perso significativamente peso (circa -5,8 kg), a causa di una riduzione della massa grassa (circa -3,9 kg), e mostrava un miglioramento della sensibilità all’insulina, oltre a cambiamenti significativi del microbiota intestinale. Nello specifico, nel gruppo dei vegani era aumentata l’abbondanza relativa di Faecalibacterium prausnitzii e di Bacteroides fragilis, che sono risultati direttamente associati a riduzioni del peso, della massa grassa, del grasso viscerale, e nel caso dei Bacteroides, anche a miglioramenti della sensibilità all’insulina. Come affermato dagli autori stessi, saranno necessari ulteriori studi per separare gli effetti della sola dieta vegana da quelli della riduzione calorica e per valutare l’eventuale efficacia della dieta vegana in soggetti diabetici.