LIPEDEMA NON UN SEMPLICE INESTETISMO MA UNA SERIA PATOLOGIA Intervista al Dott. Nikola Drmac – Medico specialista in dermatologia, dermatologo laserista
Che cosa è Lipedema?
Il lipedema (o lipoedema) è una malattia progressiva, cronica, esteticamente molto fastidiosa per chi ne soffre, che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile. Questa malattia è caratterizzata da un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo nelle gambe e non soltanto; in particolare, l’area interessata va dai glutei alle caviglie escludendo i piedi. Lo si potrebbe definire come disturbo ereditario della distribuzione del tessuto adiposo.
Spesso la patologia viene confusa con l’obesità, ma si tratta di due patologie distinte.
Per che è poco conosciuto?
Il lipedema è abbondantemente sotto diagnosticato poiché non esistono esami specifici del sangue o test diagnostici specifici per riconoscerla e presenta somiglianze cliniche con il linfedema e l’obesità con le quali spesso è confusa.
Uno studio epidemiologico ha determinato un’incidenza dell’11% e il 13% nella popolazione femminile nei paese occidentali, mentre sembra quasi assente in Asia.
Il tipico segno che me lo fa sospettare è la caratteristica caviglia sottile con il gradino, più o meno accentuato, in base allo stadio, al livello dei malleoli. Inoltre spesso le pazienti hanno una vitta sottile e magari un seno piccolo (inusuale nella obesità).
Quale è la causa e come si sviluppa?
L’eziologia del lipedema è ancora sconosciuta anche se si sospetta una causa genetica. Sono comuni i casi di familiarità. Nella patogenesi del lipedema è incluso un coinvolgimento ormonale, metabolico o infiammatorio.
Il lipedema viene classificato in 4 stadi in base alla distribuzione e all’aspetto del deposito adiposo; il quarto stadio corrisponde a quello più avanzato con evoluzione di lipolinfedema.
Cosa succede sotto la pelle in lipedema?
Il grasso del lipedema e l’estrogeno-dominanza
Il grasso che interessa gli arti inferiori di chi soffre di lipedema è particolare.
In primis, è caratterizzato da microaneurismi (segno precoce della malattia), ossia piccole perdite nei vasi che irrorano questa sede di tessuto adiposo. Inoltre, il tessuto stesso è estremamente infiammato, con cospicua presenza di macrofagi e ampia presenza di citochine proinfiammatorie: per questo motivo uno dei cardini della dieta (e dell’integrazione a supporto) è proprio il meccanismo antinfiammatorio.
Quella che, tuttavia, è la peculiarità più problematica è la seguente: le cellule del grasso lipedemico sono particolarmente sensibili ai livelli di glucosio circolanti e ai minimi innalzamenti insulinemici, tale per cui sono in grado di accrescersi enormemente a fronte di variazioni minime della glicemia. Per intenderci: se una persona senza lipedema per una settimana mangia più carboidrati rispetto al solito tenderà ad accumulare 1-2 kg di ritenzione di liquidi, che scompariranno rapidamente a seguito di giorni più “puliti” dal punto di vista dell’alimentazione e un po’ di attività fisica in più. Invece, a parità di sgarri, chi soffre di lipedema potrebbe accumulare il doppio del peso, tutto localizzato su cosce e glutei (mentre normalmente il grasso di recente accumulo si immagazzina sulla pancia) e, quel che è peggio, non riuscirà a smaltire tanto facilmente il peso accumulato.
Altro grosso problema del grasso del lipedema ha a che fare con l’estrogeno-dominanza, che alcuni studiosi pongono tra le cause (e non tra le conseguenze) della patologia.
Le donne in età fertile producono estrogeni in due distretti: a livello di ovaie, e a livello di tessuto adiposo. Gli estrogeni prodotti dal grasso possono creare un circolo vizioso che peggiora le possibilità di un dimagrimento efficace: da una parte bloccano la deplezione stessa del grasso (ossia fanno da “ostruzione” alla liberazione di grasso dalle cellule adipose), dall’altra interferiscono con alcuni ormoni che regolano l’appetito e il dispendio energetico, aumentando la fame e diminuendo il metabolismo basale.
Sintomi
Tra sintomi del lipedema figura in primo luogo l’accumulo di grasso negli arti inferiori, dai fianchi alle caviglie. L’aspetto estetico però non è il solo risvolto negativo di questa patologia: il lipedema è infatti molto doloroso, sia a riposo sia durante il movimento. L’accumulo di grasso (generalmente a forma di cuscinetti che premono sulle articolazioni) può essere così consistente da impedire la normale deambulazione. Ecco nel dettaglio i sintomi del lipedema:
-Segno di Stemmer negativo (è possibile sollevare una plica cutanea sul secondo e terzo dito del piede);
-Gonfiori simmetrici (il lipedema è sempre simmetrico e si presenta come alterazioni “a colonna” e deformità delle gambe. Se le alterazioni si diffondono verso il basso, si parla di “fenomeno dei pantaloni alla zuava”, perché le deformità terminano sempre alle caviglie, ricoperte tuttavia da lembi di tessuto adiposo);
-Dolore al tatto e alla pressione;
-Dolore pungente;
-Presenza frequente di teleangectasia sulla parte esterna della coscia;
-Suscettibilità ai lividi;
-Anamnesi familiare;
-Pelle morbida, nodulare e presenta tipici affossamenti
Trattamento
Per la cura del lipedema non esiste consenso su un piano di trattamenti ma alcune strategie possono risultare utili per la prevenzione e la gestione dei sintomi. Il trattamento del lipedema richiede un approccio multidisciplinare che include:
-approccio nutrizionale (sul aspetto antiinfiammatorio e antiedemigeno)
-terapia compressiva (per ridurre gli accumuli giornalieri dei liquidi)
-trattamenti drenanti ( scopo di ridurre il carico pressorio su tutte le angectasie vascolari venose e linfatiche nei distretti colpiti)
Nel mio centro lo affrontiamo con delle sedute di Velashape III della Candela utilizzando una combinazione di radiofrequenza, massaggio e laser a infrarosso. Con questa combinazione miglioriamo notevolmente il drenaggio dei liquidi accumulati e la riduzione dei volumi grazie ai liquidi eliminati. Certamente i parametri sono modificati rispettando le caratteristiche della gamba con il lipedema come, riduzione al minimo dell’azione meccanica dei rulli (per evitare ulteriore danno sulla componente vascolare), aumento di infrarosso e riduzione della RF nelle prime sedute e migliorando del quadro progressivo aumento dei parametri (eccessivo riscaldamento grazie ai troppi liquidi presenti durante le prime sedute).
Infine è inutile dire che la precoce diagnosi sta alla base di una buona qualità di vita con lipedema per che gli ultimi stadi della malattia sono veramente difficili da gestire.SS