Le più importanti società scientifiche mondiali hanno redatto un documento di consenso che verrà applicato in ogni parte del globo, proprio per affrontare al meglio una patologia che si associa a un aumento del rischio di contrarre molte malattie sistemiche come quelle cardiovascolari, il diabete, l’ictus, le infezioni respiratorie: il passaggio dei batteri responsabili dell’infiammazione nella circolazione sembra infatti connesso all’inizio e alla progressione di numerose malattie.
“La parodontite è un’infiammazione profonda delle gengive provocata dai batteri presenti nella placca dentale non adeguatamente rimossa con una corretta igiene orale – spiega Maurizio Tonetti, presidente SidP – Purtroppo la maggioranza si allarma solo quando sente i denti muoversi e spostarsi, così la conseguenza, se la malattia non viene trattata adeguatamente e in tempo, è la perdita dei denti. Ciò comporta un cambiamento della dieta molto negativo, perché per alimentarsi con una dieta ricca di frutta e verdura fresca come quella mediterranea serve una buona masticazione; inoltre, proprio i vegetali ricchi di vitamina C servono per mantenere le gengive sane e devono perciò essere un caposaldo dell’alimentazione quotidiana. Chi ha perso dei denti invece tende a scegliere cibi più morbidi e favorire carboidrati, zuccheri raffinati e grassi con un impatto negativo sulla salute e sul portafoglio: costa di più sostituire un solo dente perso per una parodontite che curare l’intera bocca di un paziente intercettato in tempo”.
Le nuove linee guida mondiali sulla gestione della malattia sottolineano innanzitutto l’importanza della diagnosi precoce, oltre alla prevenzione con una corretta igiene orale personale, associata a visite periodiche di controllo.
1. Non fumare
2. Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura
3. Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista
4. Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire sempre il test PSR
5. Se le gengive sono un po’ infiammate, lavare i denti almeno due volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti
6. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale
7. Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili
8. Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi al posto del filo
9. Farsi consigliare un adeguato collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche lemodalità corrette per l’utilizzo
10. Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, andare subito dal dentista per una valutazione adeguata.
Fonte: Ansa