Labbra a canotto e zigomi “a palloncino”? La conclusione a cui spesso si giunge è che è tutta colpa del botulino. «In realtà, in questi casi, la tossina botulinica non c’entra. Per dirla con una battuta, quando si parla di “punturine” si tende a fare di tutta l’erba un fascio, senza fare distinzione tra filler e botulino. Quando per esempio si parla di labbra o zigomi, il riferimento sono i filler, non certo il botulino che non viene utilizzato per trattare queste zone», afferma Massimo Signorini, presidente di Aiteb, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. «Ci sono casi in cui la medicina estetica viene utilizzata a sproposito, creando visi dai tratti sproporzionati e non armoniosi. Si tratta spesso di un problema di un uso erroneo ed esagerato dei filler, eseguiti assecondando richieste inadeguate o da medici poco esperti».
Aiteb ha messo a punto un decalogo per fare chiarezza sull’uso e sugli effetti del botulino, trattamento estetico più praticato al mondo:
1) l’espressione è rilassata e non rigida. Il trattamento estetico con tossina botulinica non causa un’espressione facciale rigida e fissa. Se correttamente usato da professionisti, conferisce al volto un aspetto naturale e riposato;
2) non paralizza i muscoli. La tossina botulinica rilassa i muscoli, distendendoli. Una volta iniettato, il farmaco interferisce nel rilascio delle sostanze mediatrici dell’impulso motorio tra nervo e muscolo. Questo causa un effetto di distensione della pelle e quindi delle rughe;
3) non dà dipendenza. Studi scientifici dimostrano che il corpo non sviluppa nessun tipo di dipendenza fisica dalla tossina botulinica;
4) Botox non è sinonimo di “punturina”. Il Botox è il nome commerciale utilizzato negli USA da una delle aziende produttrici di tossina botulinica per uso estetico, la statunitense Allergan. Esistono altri due produttori autorizzati: l’inglese Ipsen (Azzalure il prodotto) e la tedesca Merz (Bocouture). In Italia il prodotto Allergan si chiama Vistabex;
5) non ha effetti collaterali gravi. Se eseguito correttamente il trattamento con tossina botulinica è quello con la minore percentuale di effetti collaterali o complicanze in medicina estetica. La letteratura scientifica non riporta episodi di complicanze definitive;
6) gli effetti non sono permanenti. La distensione della pelle, e quindi delle rughe, dura tra i 4 e i 6 mesi. Dopo questo periodo la fibra nervosa riprende la sua funzione senza danneggiamenti;
7) labbra e zigomi: non col botulino. Come norma generale, la parte inferiore del volto di solito è poco trattata con botulino, che è invece impiegato per ringiovanire la parte superiore, in particolare la fronte;
8) è un farmaco. A differenza dei filler che sono classificati e quindi regolamentati come dispositivi medici, il botulino è un farmaco che è utilizzato anche per il trattamento di patologie specifiche. La differenza non è di poco conto: come per tutti i farmaci, anche il botulino è sottoposto ad autorizzazione da parte degli organi statali deputati alla tutela della salute e solo dopo l’esecuzione di numerosi studi di efficacia e sicurezza;
9) è una tossina. A dosaggi elevati interagisce negativamente con l’organismo, potendo provocare danni. Per ottenere il risultato voluto occorre somministrarne una dose adeguata: dosaggi bassi non assicurano l’efficacia, dosaggi eccessivi possono essere dannosi (danni gravi si riscontrano con l’utilizzo contemporaneo di 30 flaconi). Non esiste farmaco che non sia nocivo a dosaggi eccessivi, comprese le vitamine.
10) Per tutti questi motivi, è bene che il paziente si affidi sempre a professionisti certificati: per trattare correttamente la tossina botulinica servono mani esperte.