PER NON PERDERE LA POSITIVITÀ 5 MILLENNIAL SU 10 PREOCCUPATI DAL POST EPIDEMIA. DAGLI ESPERTI IL VADEMECUM. Secondo una ricerca americana pubblicata dall’ American Psychiatric Association (APA) su CNBC, i più colpiti sono i millennial: oltre il 47% ha affermato di avere paura delle possibili conseguenze del post epidemia e dimostra difficoltà nell’adattarsi a un graduale ritorno alla normalità.
Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile, dimostrare gratitudine e dedicarsi alla meditazione. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per affrontare l’emergenza sanitaria nel migliore dei modi e prepararsi a quello che accadrà dopo. Vademecum rivolto soprattutto ai millennial: da ricerche internazionali è emerso come oltre il 47% dimostri preoccupazione verso il post epidemia.
L’emergenza Coronavirus ha costretto milioni di persone in tutto il mondo alla quarantena forzata, trasformando in maniera radicale abitudini e stili di vita, e causando numerosi problemi psicologici. Ad essere più colpiti, secondo una ricerca americana pubblicata dall’ American Psychiatric Association (APA) su CNBC, sono i millennial: oltre il 47% ha affermato di avere paura delle possibili conseguenze del post epidemia e dimostra difficoltà nell’adattarsi a un graduale ritorno alla normalità. Timore di perdere il lavoro e di non poter tornare a viaggiare come un tempo sono tra i sentimenti più comuni.
Uno scenario negativo che si ripercuote anche sulle ricerche online legate al virus, le prime a causare stress e ansia: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata sul New York Times sono aumentate del 250% nelle ultime due settimane e l’hashtag #Coronavirus su Instagram conta oltre 16 milioni di post. Ma quali sono, dunque, i consigli degli esperti per non lasciarsi governare dalla paura e affrontare con positività questi momenti difficili? Sfruttare la quarantena per riflettere sul proprio stato d’animo, informarsi in maniera responsabile evitando di cadere nel baratro delle fake news, ritrovare quel senso di umanità e calore dimenticati e dedicarsi a forme di meditazione e interiorizzazione.
Cosa possiamo fare per trarre il massimo vantaggio da un evento che, guardato nel suo aspetto materiale, non ha nulla di positivo? Possiamo innanzitutto sfruttare il momento per ritrovare un’umanità, un calore, un senso di fratellanza e sorellanza troppo spesso accantonati. Fermiamoci a riflettere su come vogliamo vivere e cambiare questo mondo in un luogo migliore, non facendoci sopraffare dalla paura perché tale sentimento non può coesistere con l’amore. Dovremmo provare a sederci a terra respirando e rimanendo in silenzio, sgombrando la nostra mente da pensieri negativi.
Soltanto in questo modo possiamo essere pronti ad affrontare con positività il post epidemia perché quando la crisi cesserà, e avverrà quel momento, sarà il caso di avere gli occhi ben aperti e decidere se vogliamo continuare a farci trasportare dai poteri che decidono per noi quale vita vivere”. I benefici della connessione sociale, anche se a distanza forzata, sono evidenziati da una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Lancet, che sottolinea come la solitudine possa essere più nociva per il nostro sistema immunitario di 15 sigarette al giorno. Una condizione negativa che può colpire i giovani, i più avvezzi alla socializzazione e ai viaggi internazionali, e che dunque potrebbero soffrire maggiormente da questa forma di isolamento: basti pensare che secondo un’indagine pubblicata su Fox News il 70% dei ragazzi compresi tra 18 e 35 anni ha visitato paesi stranieri nel 2019.
E ancora, un valido aiuto per combattere la solitudine arriva dalla meditazione: secondo una ricerca della National Health Association e pubblicata su Psychology Today, le tecniche di meditazione e interiorizzazione alleviano i livelli di cortisolo presenti nel sangue, aumenta la produzione di dopamina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore, e favorisce il rafforzamento delle sinapsi in diversi punti del sistema nervoso.
Ecco infine il vademecum per affrontare la quarantena forzata e prepararsi al post epidemia con positività: