Dott. Salvatore Fundarò Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
L’attrattività ha conseguenze sociali rilevanti. Ad esempio è dimostrato che la bellezza consente una mobilità economica verso l’alto, le persone attraenti hanno più impegni e appuntamenti e hanno più possibilità di essere assunte.
L’attrattività può influenzare il giudizio anche nei confronti di gravi crimini commessi e consente in generale una vita più favorevole. Si può quindi affermare che la bellezza ha una funzione sociale evidente e importante. Malgrado le numerose ricerche non è del tutto chiaro cosa esattamente rende bello e attraente un volto. La percezione della bellezza è determinata da un equilibrio tra le influenze culturali e aspetti evolutivi. Secondo alcune teorie le influenze culturali, sociali, religiose determinano la percezione del bello. In base a tale ottica, il bello varia in base al luogo, alle infinite variabili culturali e all’epoca storica. La bellezza è pertanto un concetto arbitrario, individuale e non condivisibile tra gruppi differenti.
Le teorie evoluzionistiche sostengono invece che esiste un criterio universale inerente il concetto di bellezza ugualmente riconosciuto tra tutti gli individui e le culture. è stato infatti riscontrato che esiste un alto grado di accordo riguardo l’attrattività del volto in gruppi sia appartenenti alla stessa cultura sia a culture diverse. L’accordo trans-culturale sull’attrattività è una evidenza contro le teorie che sostengono la derivazione culturale del concetto di bello.
La percezione comune di bellezza, condivisa tra tutti gli individui al di la delle influenza culturali, non può che avere assodate basi evolutive. Nell’ambito della sua evoluzione l’uomo, come gli altri animali, ha selezionato segni presenti nell’aspetto del potenziale partner che garantiscono la trasmissione di un buon patrimonio genetico alla propria prole. Noi consideriamo bello/a un’altra persona in quanto potenzialmente potrebbe essere il nostro compagno con cui procreare e con cui creare il patrimonio genetico dei figli. Siamo in grado di selezionare come belli i potenziali partner che manifestano nel loro aspetto segni garanti di un buon patrimonio genetico.
Studi di psicologia evolutiva ci indicano chiaramente quali sono i tratti del volto che ci esprimono un buon patrimonio genetico e conseguentemente ci fanno percepire l’altro come attrattivo:
1 – Simmetria: la capacità di mantenere una buona simmetria del volto malgrado le influenze delle condizioni ambientali indica un patrimonio genetico di qualità. La simmetria è espressione di uno sviluppo ottimale, ogni deviazione dalla simmetria pertanto indica uno sviluppo fisico inferiore a quello ottimale e quindi meno favorevole in previsione della vita futura. La tendenza all’asimmetria indica un patrimonio genetico più debole e influenza ambientali, alimentari e sanitarie peggiori. La scelta di un compagno con volto simmetrico garantisce una prole più sana.
2 – Normalità (averageness in inglese): indica la conformità del volto agli standard comuni. Si riferisce a quanto un volto rassomiglia alla maggioranza delle altre persone; un volto “non-normale” ha caratteti più estremi rispetto alla popolazione media. Gli individui con volto “normale” hanno un patrimonio genetico più diversificato che aumenta la resistenza a patogeni infettivi e parassitari. Individui “non-normali” hanno un patrimonio genetico più predisposto alla presenza di alleli negativi e quindi di avere geni facilitanti l’insorgenza di malattie. La scelta di un compagno con volto “normale” garantisce un miglior patrimonio genetico alla prole.
3 – Caratteristiche sessuali
del volto: il volto maschile e femminile differiscono tra loro nella forma e tale differenza è determinata dall’azione degli ormoni sessuali durante la pubertà. Dal punto di vista evoluzionistico la presenza di evidenti caratteristiche sessuali garantisce un buon patrimonio genetico in quanto indicano una maggior resistenza alle infezioni grazie ad un sistema immunitario ben funzionante. Un aspetto femminile nella donna e mascolino nell’uomo sono correlati ad alti livelli di estrogeni e testosterone rispettivamente. Ciò indica una maggiore fertilità e capacità di procreare.
4 – Colore e aspetto sano della pelle: l’aspetto ed il colore della pelle gioca un ruolo importante nella determinazione dell’aspetto sano. Una cute rosea, ben irrorata, priva di discromie e con una buona testura conferisce un aspetto più sano.
Le caratteristiche morfologiche del volto, espressione di un patrimonio genetico forte, ben strutturato e privo di significative anomalie, conferiscono un aspetto attraente e considerato universalmente bello. Le richieste della maggior parte, se non della totalità, dei pazienti afferenti agli ambulatori di medicina e chirurgia estetica richiedono proprio questo: apparire più attraenti e belli. è pertanto evidente come queste considerazioni evoluzionistiche possano avere un ruolo fondamentale della valutazione del paziente e nella progettazione ed esecuzione del trattamento più idoneo per raggiungere un aspetto esteticamente più attraente.
Numerosi trattamenti di medicina e chirurgia estetica sono in grado di modificare tutti questi tratti sopra elencati e di rendere più attrattivo il volto dei pazienti. Nella pianificazione del trattamento gli aspetti evolutivi che determinano l’attrattività devono essere presi in considerazione per finalizzare in modo ottimale il nostro operato.
La ricerca della simmetria può essere raggiunta tramite trattamenti con filler atti a rendere maggiormente simmetrici i due semivolti spesso caratterizzati da differenze volumetriche. Con il sapiente utilizzo della tossina botulinica è possibile riequilibrare la bilancia fronto-orbitaria e rendere nuovamente simmetrico il posizionamento delle sopracciglia o equilibrare deficit motori facciali. L’accentuazione delle caratteristiche sessuali femminili come l’aumento volumetrico zigomatico-malare e delle labbra, la rotondità del volto, la forma arcuata del sopracciglio sono anche essi raggiungibili tramite trattamenti a base di fillers o tossina botulinica. Il sollevamento dei tessuti molli del volto con i fili di sospensione contribuisce a conferire lineamenti maggiormente corrispondenti a quelli caratterizzanti il sesso del paziente. L’eliminazione delle discromie cutanee, il miglioramento dell’irrorazione cutanea e della testura della pelle sono tutte raggiungibili con metodiche di medicina estetica.
In ultimo il rispetto della “normalità” del volto, cioè di un aspetto il più uniforme possibile a quello della popolazione in cui si vive, garantisce di evitare l’esasperazione dei risultati, nella ricerca di un canone di bellezza fuori dalla media e spesso fuori dal buon gusto e dalla naturalezza. L’effetto autolimitante di quest’ultimo tratto evoluzionistico dell’attrattività, a mio parere è forse quello che più degli altri può condurci a risultati equilibrati e naturali, evitando tragiche esasperazioni.