Un sondaggio commissionato da IBSA Foundation per il workshop svoltosi a Roma “E- Health: Tra bufale e verità: Le Due Facce Della Salute In Rete” ha affermato che l’88% degli italiani cerca sul web informazioni sulla salute, quasi la metà di loro si affida alle prime pagine dei motori di ricerca e non si preoccupa dell’attendibilità di tali fonti.
E’ emerso che gli intervistati aventi tra i 24 e i 34 anni utilizzano il web come “supporto” delle loro ricerche mediche ma sono più diffidenti rispetto alla fascia tra i 45 e i 54 anni. Gli ultra 65enni invece sono diffidenti e utilizzano molto poco il web perché lo percepiscono come rischioso.
“E’ soprattutto quando il cittadino è a caccia di informazioni sulla salute sul web – illustra Antonio Gaudioso, Segretario Generale Cittadinanzattiva – e l’indagine ci mostra che accade sempre più spesso, che le nozioni di base diventano l’unica “arma” per difendersi da informazioni parziali o scorrette”.
Durante l’evento è stato presentato un decalogo per difendersi dalle bufale sul web, la prima regola fondamentale è “occhio alle fonti”. Fra gli altri consigli ci sono anche: farsi accompagnare da qualcuno nelle visite più importanti, capire a cosa servono i farmaci che si prendono e diffidare dai siti che danno cure, è sempre necessario confrontarsi con un professionista prima di iniziare una qualsiasi terapia.
Fonte: Ansa