Lockdown e benessere fisico. Anche se da casa, quasi la metà degli italiani continua ad allenarsi. Le ragioni? Non perdere la forma fisica raggiunta (42%), non aumentare di peso (36%) e distrarsi (21%). Chi invece rinuncia lo fa soprattutto per mancanza di strumenti e attrezzatura (40%).
Trascorrere lunghi periodi in casa, rinunciando all’attività sportiva, può incidere sulla forma fisica e il proprio benessere. A risentirne non è solo il girovita, ma anche muscoli e articolazioni, a cui la vita sedentaria non porta benefici. MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha indagato come e quanto l’attuale situazione di lockdown stia cambiando le abitudini degli italiani in termini di allenamento e impattando sul loro benessere fisico. Con il contributo della dottoressa Clelia Romita, osteopata e fisioterapista affiliata di Bari, si è dunque voluto approfondire il tema e stilare una lista di consigli e esercizi utili per chi è costretto all’interno delle mura domestiche, senza possibilità di praticare attività sportiva o chi non vuole rinunciare a curare la propria forma fisica anche a casa.
Ecco le principali evidenze emerse dall’indagine:
Il 19% sceglie invece di aspettare la fine del lockdown per riprendere gli allenamenti e non teme l’aumento di peso.
Qui di seguito i consigli dell’esperta Clelia Romita, osteopata e fisioterapista barese:
Non esiste un momento migliore di un altro per dedicarsi all’attività fisica, occorre ascoltare il proprio corpo e capire quando ci si sente al meglio, così da impostare un’abitudine che va poi seguita con costanza e rispettando il proprio ritmo circadiano.
Se l’allenamento non è particolarmente inteso o agonistico, qualunque orario può funzionare, ad una condizione: mai essere troppo stanchi.
L’ideale per mantenersi in forma è riuscire a dedicare all’attività fisica almeno 150 minuti nel corso della settimana per allenamenti più soft combinando ad esempio 5 sessioni della durata di 30 minuti ciascuna, mentre se si sceglie di seguire sessioni più intense, è consigliato impegnare almeno 75 per 2 o più volte a settimana, svolgendo almeno 25 minuti di esercizio per 3 volte durante l’arco della settimana.
Interrompere frequentemente i momenti in cui si sta in posizione seduta o reclinata (idealmente ogni 30 minuti), intervallando pause attive – ovvero periodi di attività – anche brevi (2/3 minuti). Anche semplici esercizi effettuati sul posto possono rivelarsi efficaci, come alzarsi ripetutamente da una sedia o dal divano o l’alternare periodicamente la posizione seduta con quella in piedi.
Prima di praticare qualunque tipo di attività fisica, anche a casa, è fondamentale non dimenticarsi del riscaldamento muscolare. Il consiglio è quello di iniziare dal collo con movimenti rotatori lenti e dolci, e inserire leggere flessioni ed estensioni a destra e a sinistra, per poi passare alle spalle con rotazioni in avanti e in dietro. Infine, inserire rotazioni dei polsi, torsioni del bacino, delle anche e delle caviglie, almeno 10 volte per lato.
È fondamentale associare la giusta respirazione, inspirando durante lo sforzo ed espirando nel ritorno alla posizione iniziale.
Anche lo stretching non va dimenticato, l’ideale è dedicare dai 5 ai 10 minuti a questi esercizi di allungamento, concentrandosi sui gruppi muscolari sollecitati durante l’allenamento.
Ecco due esempi di allenamento da eseguire 2/3 volte a settimana, dedicati rispettivamente a soggetti prevalentemente sedentari e a soggetti più attivi o già allenati. Questi esercizi sono mirati ad allenare i principali gruppi muscolari del corpo, quindi gambe, lombari, dorsali e addominali.
Allenamento soft – 90 secondi di recupero tra un esercizio e il successivo e 30 secondi di recupero tra una serie e la successiva:
Allenamento pro – 90 secondi di recupero tra un esercizio e il successivo e 30 secondi di recupero tra una serie e la successiva:
Lo stop forzato delle normali abitudini sportive causa inevitabilmente numerosi cambiamenti fisiologici, con un impatto non solo sulla muscolatura o sul metabolismo, ma anche a livello cardiovascolare e osseo. Tra i rischi più comuni che possono verificarsi:
In vista del ritorno alla normalità è certamente utile programmare un allenamento graduale per evitare infortuni e, idealmente per un mese, inserire esercizi leggeri e diversi dal proprio standard di allenamento, come ad esempio lunghe camminate, sessioni di yoga o pedalate in bicicletta 2-3 volte a settimana, per dare al corpo il giusto tempo di recupero.
Grazie alla memoria muscolare, infatti, il nostro corpo non avrà troppe difficoltà a ricordare i movimenti muscolari abituali e a riacquistare la forma e tonicità rapidamente. Mentre una brusca ripresa e un’inadeguata preparazione del fisico allo sforzo sostenuto e intenso potrebbero provocare spiacevoli infortuni dovuti all’inattività o alla riduzione dell’allenamento abituale, come dolori muscolari persistenti, infiammazioni di tendini e legamenti e nei casi più gravi fratture o lesioni muscolari o tendinee.
fonte : MioDottore.it – piattaforma leader al mondo dedicata alla sanità privata che connette i pazienti con gli specialisti ed è pensata per rendere l’esperienza sanitaria più umana.