I fumatori che accendono la sigaretta entro trenta minuti dal risveglio incorrono in un rischio quasi raddoppiato di sviluppare il cancro rispetto a coloro che riescono ad astenersi per un’ora o più. La ricerca, condotta dal Dottor Joshua Muscat del Penn State College di Medicina e pubblicata sulla rivista Cancer, si basa sull’osservazione delle abitudini di 9.400 fumatori della città di New York tra il 1977 ed il 1999. Il Dottor Muscat attribuisce quindi una nuova importanza alla modalità del fumo rispetto alla sua frequenza ed all’impatto di queste ultime sulle probabilità di sviluppare tumori. I fumatori della ‘prima mattina’, sarebbero inoltre anche i più dipendenti dalla nicotina e, di conseguenza, i più restii a modificare le loro abitudini.