Dott.ssa Carlotta Errico, Ostetrica
A dicembre 2013 nasce l’idea di uno studio sperimentale, durato circa due anni, condotto nell’ambulatorio di riabilitazione del pavimento pelvico dell’Università di Pisa con il sostegno della Dott.ssa Elisabetta Donati con lo scopo di valutare l’efficacia delle sfere vaginali nella riabilitazione del pavimento pelvico.
Ma perché il pavimento pelvico va riabilitato?
Poichè si tratta di una struttura muscolare che ha la funzione di sostenere nella corretta posizione la vescica, l’utero e il retto e di mantenere la continenza urinaria, fecale e il tono muscolare della vagina.
Con il passare del tempo, in presenza di fattori rischio come gravidanza, menopausa, sovrappeso, stipsi e sport (come il sollevamento pesi che prevedono un aumento della pressione addominale sul perineo) possono comparire segni e sintomi di disfunzionalità.
Le principali patologie sono incontinenza urinaria, incontinenza fecale, prolasso urogenitale, diminuzione della percezione sessuale e dispareunia.
L’approccio terapeutico per le donne con disfunzioni del piano perineale deve includere le modificazioni dello stile di vita della persona e il trattamento comportamentale.
Durante l’esame clinico il terapista valuta addome, scavo pelvico e perineo, esamina la presenza di eventuali prolassi e valuta il reclutamento volontario dei muscoli del pavimento pelvico; in seguito viene deciso per il paziente il trattamento riabilitativo più idoneo: stimolazione elettrica funzionale, biofeedback, fisiochinesiterapia, training muscolare.
Nello nostro studio sono state trattate pazienti con disfunzioni perineali post-partum medio-lievi il programma prevedeva uso delle sfere vaginali coadiuvate al training muscolare del pavimento pelvico.
Il programma suddiviso quindi in due parti:
Un allenamento “passivo”: la donna posizionata la sfera in vagina doveva stare in piedi e camminare, cosi è stato possibile aumentare il tono di base in profondità garantendo la statica pelvica senza dover fare una contrazione continua.
Un allenamento “attivo”: esecuzione degli esercizi di kegel, training muscolare perineale agisce sul muscolo elevatore dell’ano, incrementando la forza, la resistenza allo sforzo e la velocità di accorciamento del muscolo, modificando la sua estensibilità ed elasticità.
Le sfere vaginali variano in peso (di 28gr, 38gr o 48gr) e sono state assegnate alla donna a seconda della forza muscolare. Dotate di un cordino di rimozione, presentano al loro interno una seconda pallina che provoca durante i movimenti una vibrazione che induce a sua volta micromovimenti e minicontrazioni aleatorie, il mezzo migliore per rinforzare il tono (la forza permanente e non volontaria).
Le pazienti sono state visitate 3 volte, fino a 6 mesi, il controllo si è verificato fondamentale nel percorso riabilitativo poiché con il solo auto trattamento c’era il rischio che la donna potesse evidenziare una buona forza muscolare che però deriva dal reclutamento dei glutei o dalla spinta addominale e inoltre le sollecitazioni esterne hanno aiutato nel mantenere l’allenamento regolare.
I risultati del trattamento hanno dimostrato un miglioramento della qualità di vita delle pazienti, una riduzione delle perdite di urina e un aumento della prestazione muscolare del pavimento pelvico che ha contribuito a un miglioramento della vita sessuale.
Le sfere vaginali si sono perciò dimostrate una buona alternativa alle tradizionali metodiche per l’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico .
Quando abbiamo proposto l’utilizzo delle sfere vaginali, siamo stati favoriti dal desiderio delle donne di eseguire una ginnastica che non implicasse un dispendio di tempo ma soprattutto che permettesse loro di fare due cose contemporaneamente; infatti, si è dimostrata una preferenza delle donne verso la sfera rispetto agli esercizi.
Il messaggio principale che deve arrivare alle donne è che devono aumentare la consapevolezza del proprio corpo mirando a un recupero funzionale e non soltanto essere animate da valori estetici che implicherebbero un recupero della forma addominale dopo il parto.
La donna deve quindi migliorare la conoscenza della funzionalità dei muscoli che sono stati più stressati durante la gravidanza, quelli del perineo ed essere informata che l’allenamento di questi comporta un benessere perineale e quindi una ripresa della quotidianità sotto ogni aspetto.