“LA GRATITUDINE AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ AL LAVORO E CI FA VIVERE CON PIÙ FIDUCIA”
Accresce positività e volontà, è un toccasana per l’umore, incrementa l’efficienza sul lavoro e migliora le relazioni. Sono questi alcuni dei benefici della gratitudine, individuati da studi scientifici internazionali. Per celebrarne le virtù, oggi ricorre la Giornata Mondiale della Gratitudine. Secondo la master coach Marina Osnaghi: “Essere grati è una miccia che accende il cuore, abita dentro di noi e vuole essere stimolata”.
Dal latino “gratia”, la gratitudine è associata a sentimenti di grande felicità, così come alla salute fisica e mentale. Aiuta le persone a provare emozioni positive, assaporare belle esperienze, migliorare la salute, favorire la conciliazione in momenti di conflitto e costruire forti relazioni. I benefici della gratitudine non sono solo psicofisici, ma influiscono positivamente anche sulla carriera e sulla quotidianità. Infatti, come riportato da Forbes, che cita lo studio di Bersin&Associates, le aziende che “eccellono nel riconoscimento dei lavoratori” sono 12 volte più propense a ottenere rilevanti risultati di business. A dimostrazione di ciò alcune aziende americane festeggiano la Co-workers Gratitude Week in cui i dipendenti si scambiano “business-size cards” per ringraziare i colleghi della loro collaborazione. Dalla celebre Oprah Winfrey al businessman Daymond John, passando per il CEO di Linkedin Jeff Weiner e la scrittrice Assunta Corbo, numerosi sono i personaggi che s’avvalgono del potere della gratitudine per migliorare la propria vita privata e lavorativa. Secondo Marina Osnaghi, prima master certified coach in Italia, “la gratitudine è uno strumento di auto-motivazione, in quanto serbatoio di energia sempre pronto a sostenerci, e legato alle grandi e piccole cose che solitamente diamo per scontate”. Per celebrarne le virtù oggi si festeggia il World Gratitude Day, una ricorrenza nata nel 1965 alle Hawaii per prendere consapevolezza delle cose meravigliose che ci circondano e di tutto ciò che per mancanza di tempo si tende a trascurare.
È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication su oltre 60 testate internazionali in occasione della Giornata Mondiale della Gratitudine per scoprire quali sono gli effetti positivi che la gratitudine produce non solo sul corpo e la mente ma sull’intera esistenza, come dimostrato da esperti e scienziati da ogni parte del mondo.
“La gratitudine è uno dei più potenti strumenti che l’essere umano ha a disposizione in maniera naturale e spontanea – afferma Marina Osnaghi, prima master certified coach in Italia – È come una miccia che accende il cuore, perché abita dentro di noi e vuole essere stimolata. Il World Gratitude Day ci ricorda che la gratitudine aumenta la forza di ‘fare’, ‘pianificare’, ‘orientare’ verso il risultato, ed è associata a sensazioni di felicità, soddisfazione, e specialmente fiducia nella vita, nelle persone, nelle opportunità che incontriamo e nelle possibilità che la vita ci porti ciò che desideriamo. Più è alta la capacità di essere grati e focalizzati sul positivo, più si alza, in maniera esponenziale, il senso di fiducia e la nostra possibilità di disegnare un futuro migliore. Per questo deve essere coltivata ogni giorno”.
Il Washington Post riporta le scoperte del ricercatore Robert Emmons dell’University of California, il quale ha compilato una lista di fattori benefici sulla mente e sul corpo causati dalla gratitudine consapevole. Praticare gratitudine abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, del 23%, riduce del 7% i sintomi di infiammazione nei pazienti con insufficienza cardiaca, combatte la depressione, diminuisce la pressione sanguigna e migliora la qualità del sonno. L’Huffington Post ha riportato gli studi pubblicati da The Journal of Psychology e quelli condotti dalle dottoresse Blaire e Rita Justice dell’University of Texas Health Science Centre, i quali attestano che la gratitudine apporta incredibili benefici fisici e psicosociali, in particolare su salute, umore e legami. Addirittura secondo gli esperti dell’University of Birmingham “La lista di potenziali benefici è circa infinita: meno errori di giudizio, efficaci strategie di apprendimento, più supporto verso le persone, maggiore fiducia in se stessi, migliore approccio al lavoro, rinforza la resilienza, diminuisce la sofferenza fisica, influisce positivamente su salute e longevità”.
Secondo Assunta Corbo, autrice del libro Dire, Fare…Ringraziare, “Chi vive in uno stato di gratitudine elimina completamente la tendenza alla lamentela che appartiene al genere umano per sua evoluzione naturale. Si comprende che non si ha nulla per cui lamentarsi, quindi perdiamo il ruolo di vittime e diventiamo persone più ricche, non solo in senso materiale. Ci si può allenare alla gratitudine con qualche piccolo accorgimento. Il diario della gratitudine è uno strumento semplice e potente: ci si prende 10 minuti ogni giorno per scrivere 3-5 pensieri di gratitudine sulla giornata. All’inizio può apparire difficile ma poi diventa una pratica irrinunciabile: il nostro cervello si abitua a notare le cose per cui essere grati”.
Anche la celebre signora dei media Oprah Winfrey è stata a lungo sostenitrice del “diario dei ringraziamenti”, affermando che redigere un diario giornaliero di momenti, eventi e cose per cui si è grati è un’azione che procura felicità. Ma non è tutto: la felicità gioca un ruolo importante anche nella carriera. Anche Jeff Weiner, CEO di Linkedin, considera la gratitudine un catalizzatore per la felicità dei manager, e per questo ha cambiato la tipologia dei suoi meeting al lavoro: durante le riunioni Weiner invita ogni dipendente a condividere vittorie personali e professionali, in modo da introdurre successivamente un insight sul valore della gratitudine. Stimolare le persone a riflettere sotto una cornice di realizzazione e apprezzamento dona positività alla riunione e all’impresa, permettendo la discussione dei risultati aziendali in modo produttivo, senza lasciarsi sommergere da ciò che non va bene.
Lo dice la scienza: i manager che si ricordano di dire “grazie” alle persone con cui collaborano riscontrano una maggiore motivazione a lavorare più intensamente, come attesta lo studio condotto dai ricercatori della Wharton School dell’University of Pennsylvaniapubblicato sull’Harvard Medical School. In un articolo di Forbes, David Horsager, autore di The Trust Edge: How Top Leaders Gain Faster Results, Deeper Relationships, and a Stronger Bottom Line, tratta di un recente studio di Bersin&Associates sui benefici del “ringraziare” i colleghi: “non solo la gratitudine può fare la differenza, ma non costa nulla. Le persone non necessitano di grandi azioni, ma di gesti sentiti come un semplice grazie”.
Ecco infine i 7 consigli della master Coach Marina Osnaghi per allenarsi alla gratitudine:
PRENDITI IL TEMPO PER ESSERE GRATO
Durante la giornata trova 5 minuti tranquilli, magari mentre bevi il caffè o metti il rossetto, per pensare a qualcosa o qualcuno che puoi ringraziare. Per esempio al barista che ti ha fatto il caffè, la gentilezza di uno sconosciuto o tua moglie che ti ha preparato la colazione.
L’ARTE DELLE LISTE POSITIVE
La sera fai l’elenco delle cose che ti sono accadute nella giornata. Scrivere aiuta molto: dopo aver diviso il foglio in due, su un lato annota ciò che è stato positivo, e sull’altro ciò che poteva andare meglio. Questo esercizio serve molto ad equilibrare i propri approcci mentali alla vita.
SCRIVI E RILEGGI IL DIARIO DELLA TUA FELICITÀ
Segui i consigli di Tal Ben Shahar, padre della psicologia positiva, nella sua Pursuit of Happyness, e compra il quaderno della felicità. Scegli un quadernetto tascabile che abbia copertina e consistenza piacevoli. Annota tutto ciò che di positivo e bello osservi o vivi nella giornata. Anche le cose belle che accadono agli altri sono fonte di gratitudine. Abituati a rileggere il diario ogni volta che puoi: riscoprirai una serie di cose positive.
YOGA TIME PER ESSERE GRATI
La sera prima di addormentarti, sdraiati comodamente nel letto e svolgi un semplice esercizio yoga che ti rilassa ed aumenta il senso di gratitudine. Inspirando e pensando complessivamente al tuo corpo, dì “ti amo” verso te stesso. Espirando dì “grazie” pensando ad una parte del corpo specifica, per aver lavorato e funzionato per te.
L’INVENTARIO DELLE BUONE COSE
Una volta alla settimana, un semplice esercizio: l’inventario delle cose buone. Il week end è il momento migliore, lo si può fare da soli o anche a tavola, con figli e coniuge come se fosse un gioco fatto insieme: cosa hai fatto di piacevole questa settimana? Cosa ti rende fortunato? Cosa è andato a buon fine?
SII GRATO PER IL SUCCESSO
Alla fine di un progetto, ringrazia il collaboratore che ti ha aiutato nel successo, il gruppo che ti ha assistito, te stesso per essere arrivato fino in fondo. Come durante la Notte degli Oscar, quando l’attore ringrazia tutti quelli che hanno partecipato al successo del film.
RINGRAZIA A PAROLE
Comunica verbalmente gratitudine ogni volta che puoi: dai un feedback di riconoscimento ai collaboratori, ringrazia con sincerità e non perdere occasione per farlo. Infine, parlare con le persone della gratitudine alza l’energia nelle relazioni umane.