Cosmesi intima femminile da abitudine quotidiana a strumento di cura
Filippo Murina – Responsabile del Servizio di Patologia del Tratto Genitale Inferiore presso l’Ospedale V. Buzzi-ICP dell’Università di Milano.
Elena Fasola – Esperta in Medicina Estetica -Specialista in Microchirurgia e Segretario Generale dell’AIGEF (Associazione Italiana di Ginecologia Estetica e Funzionale).
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Le funzioni che un prodotto cosmetico deve soddisfare sono principalmente tre: igienica, eutrofica ed estetica.
Tra i prodotti cosmetici riconosciuti dall’ordinamento comunitario e nazionale sono compresi i presidi per l’igiene intima ed anche quelli per la rimozione dei peli.
Sebbene i prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutica, questi possono essere causa di problematiche vulvari se non idonei o utilizzati in modo incongruo, come pure rappresentare parte integrante di un protocollo di cura in alcune patologie.
La regione vulvare possiede peculiarità che ne differenziano le capacità reattive rispetto ad altre aree cutanee. La ricchezza di ghiandole sudoripare e sebacee, la vicinanza a naturali serbatoi microbiologici (vagina ed ano) e la pressoché costante occlusione, amplificano gli stimoli irritativi, o solamente accentuano i processi fisiologici (es. sudorazione).
Il film idrolipidico di superficie preserva l’idratazione dello strato corneo in relazione con il contenuto idrico e con l’umidità relativa dell’ambiente esterno, inoltre mantiene l’omeostasi cutanea (tendenza alla stabilità nelle normali condizioni funzionali), interviene nella resistenza alle aggressioni ambientali (ad es. sostanze chimiche, agenti microbiologici), possiede qualità elastiche e plastiche dell’epidermide, ed infine protegge la cute dalle aggressioni da batteri e miceti (acidità, presenza di acidi grassi provenienti dal sebo).
Molte affezioni allergiche ed irritative dei genitali esterni femminili sovvertono in modo consistente il film idrolipidico, esponendo ulteriormente la cute vulvare a fenomeni di discomfort e danneggiamento.
La dermatite da contatto o allergica, un’infiammazione cutanea provocata da un agente esterno irritante o allergico, può essere una delle cause di prurito vulvare. L’incremento di questo tipo di patologie osservato negli ultimi anni è riconducibile sia alla maggior esposizione a sostanze potenzialmente allergizzanti e/o irritative (prodotti per l’igiene intima, cosmetici,contraccettivi meccanici), sia all’aumento delle malattie allergiche nella popolazione generale.
Un detergente intimo non adeguato è uno dei principali fattori di dermatite irritativa od allergica da contatto, mentre preparati per la detersione intima con principi attivi emollienti ed idratanti non solo mantengono l’omeostasi cutanea vulvare, ma diventano parte integrante dei percorsi di cura.
Inoltre, la presenza di tensioattivi delicati consente di rimuovere i prodotti di degradazione della cute vulvare, rispettando il film idrolipidico di superficie.
L’atteggiamento delle donne nei confronti dei propri genitali è radicalmente mutato dalla beat generation ad oggi, caratterizzandosi non più quale parte da nascondere, ma aspetto del proprio corpo da esporre durante l’atto sessuale. In quest’ottica ad esempio, una pratica sessuale quale il cunnilingus, per molto tempo vista quale tabù proibitivo, sia diventato progressivamente uno tra i comportamenti erotici più diffusi.
Per ricevere una stimolazione orale la donna deve esporre i suoi genitali alla vista del partner e di conseguenza può e deve preoccuparsi del giudizio estetico (e olfattivo) anche di questa parte del suo corpo. La depilazione genitale è uno degli aspetti che forse maggiormente risente della mutazione socio-culturale degli ultimi anni.
La rimozione peli pubici è un importante espressione di sessualità e percezione d’incremento di piacere, scaturita da un maggior accesso alla pornografia soprattutto delle donne più giovani.
La rincorsa al minimalismo dei peli pubo-genitali espone inevitabilmente ad un incremento di morbilità , derivante da pratiche aggressivo o dall’uso di prodotti inadeguati. Da ciò scaturisce la necessità di porre notevole attenzione ad una corretta “cosmesi genitale”, intesa come l’insieme di quei trattamenti e preparati usati per migliorare, abbellire, rendere più attraente, pulire, ringiovanire ed adeguare alla moda corrente i genitali esterni femminili.