Intervista a cura di Alessia Addari, direttore Responsabile Medwellness
In onda dal prossimo aprile con una assoluta novità televisiva, Arianna Ciampoli
si prepara all’esordio di questa primavera su Tv2000 con Così è la vita.
Dieci prime serate all’insegna di una sorta di “enciclopedia del bene”. Uno
show per raccontare chi ha mutato la propria vita ed inevitabilmente
quella degli altri. Storie contro la paura, piene di luce, sorprendenti
e coinvolgenti, che promettono ai telespettatori pathos e grandi emozioni.
Classe 1971, nata sotto il segno del Toro, a Pescara.
Cresciuta in una famiglia di umili origini ma sempre molto unita tanto
che, ancora oggi, i genitori le danno un grosso aiuto con la piccola Angelica, nata dalla sua precedente relazione.
Dal 2014, infatti, Arianna è sposata con Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri.
La proposta di matrimonio è arrivata clamorosamente per il primo anno del loro fidanzamento, a Parigi.
Il suo debutto professionale a metà degli anni ottanta da appena adolescente in
una radio privata pescarese, esperienza che prosegue per circa sei anni. Nel
1992 giunge a Roma per sostenere il suo primo provino, che le garantisce
la partecipazione alla trasmissione TV Donna, contenitore pomeridiano condotto
da Carla Urban su Telemontecarlo e l’anno successivo la partecipazione alle
trasmissioni Tappeto volante, al fianco di Luciano Rispoli, e Sorrisi e cartoni,
programma per ragazzi sempre per l’emittente monegasca. Nel 1994 passa
alla Rai ed ottiene il successo con la conduzione di La Banda dello Zecchino.
Nel 1998 si dedica A sua immagine per tornare, poi, ad occuparsi di
programmi per i più giovani con Solletico e Solletico Story nel 2000. Due anni dopo, e fino al 2007 è uno dei punti fissi
de La vita in diretta, prima come inviata e poi come conduttrice in studio. Dal
2006 al 2010 presenta Cominciamo bene estate con Michele Mirabella a cui
segue la conduzione di altri programmi fino al 2015 con Mezzogiorno italiano,
all’interno di Uno mattina estate.
Nel 2016 è conduttrice della prima parte del programma estivo di Rai1 Estate in
diretta e, nell’anno successivo, di Quelle brave ragazze, con Valeria Gracia, Veronica
Maya e Mariolina Simone, mentre il 2017 la vede protagonista di Ci vediamo da
Arianna, su Tv2000, in onda ogni sabato e domenica con ospiti, musica dal vivo
e collegamenti da varie città italiane.
Gli esordi da appena quindicenne in una radio locale e poi il debutto a
Telemontecarlo. Quali considerereresti, ad oggi, i tratti più salienti e determinanti della tua carriera televisiva?
A 15 anni inizio a “giocare” a fare la radio, lanciando così Il filo di Arianna inizio a fare
interviste, passo tutta l’estate a chiedere.
Il primo bacio, Se avessi una bacchetta magica… da allora non ho smesso di fare domande. Che è il cuore del mio lavoro.
Così come ho chiesto ai ragazzi, grazie alla trasmissione 1×1 di tv2000, chi fossero.
Quali i loro sogni, cosa gli facesse paura. Uno per uno, appunto. Senza affidarci a
quel che di dice che siano, i giovani. A pensarci, è partito tutto da qui, con un
misto di tenerezza per la me che ero e di sorpresa per le cose realizzate, quindi
saltello un pò nel tempo. Si intrecciano sogni e attese. Mille provini per la prima
trasmissione in tv, Tv donna, con Carla Urban su Telemontecarlo. È il ‘92 ed è
un’estate di provini tra Pescara e Roma.
Così come quella passata a far provini per Solletico, Raiuno, che era un po’ il
mio sogno. Ero a Napoli per un altro, bellissimo, programma, Imparare la tv.
Tutto lo studio ha vissuto con me l’attesa per quella decisione che non arrivava.
Era estate anche allora! Quando hanno chiamato la regia dello studio di Napoli
per comunicare che ero stata presa è stata un’esplosione, bottiglie di spumante
stappate, la sigla di Solletico a tutto volume, è stato bellissimo, indimenticabile.
Mi hanno accompagnato così verso Milano. Altro sogno realizzato, Cominciamo bene estate, Raitre. Quando mi hanno chiesto di
condurlo non sono riuscita a non piangere. Mi hanno chiesto se fosse un sì…Difficile
condensare in poche righe tanti momenti. Revolution. Con la scritta LOVE al contrario
e il cuore che pulsava, in grafica e dentro me, mi sono infatti avventurata nella
conduzione “al buio”. Sapevo il tema della puntata ma non chi avrei incontrato… E
poi la conduzione a quattro, quattro donne, esperienza nuova e umanamente
bellissima, Quelle brave ragazze su Raiuno.
Un grande trascorso ed un altrettanto onorato presente da conduttrice.
Pensi che di tutti questi anni questo ruolo, così come le vicende ed i
racconti di tutti questi anni, abbiano mai influito sulla tua vita privata?
Mi tuffo così nella seconda domanda, tanti lavori sono diventati esperienza, vita. È
un intreccio inevitabile. Ci sono storie, racconti, incontri, che ti restano addosso,
cominciano ad abitarti. E ti cambiano. È uno scambio prezioso. Vitale. In più, dentro
la tv ho incontrato la mia amica Chiara e alcune persone per me importantissime.
Che fondano la mia vita, anche il papà di mia figlia l’ho incontrato in tv!
Qualcuno ti ha definita “l’eterna ragazza della tv”. Sapresti dare una tua
interpretazione a questa affermazione?
L’eterna ragazza della tv. E appena l’ho letto mi sono sentita invecchiatissima!
Non so, ho cominciato dai grandi, Tv donna e Il tappeto volante e poi sono passata ai piccoli (La banda dello Zecchino
dall’Antoniano di Bologna, su Raiuno, Solletico), con tutti che mi dicevano:
“dovresti fare la tv dei ragazzi!”. Forse è colpa delle fossette, forse l’aria di
chi si muove ancora come un punto interrogativo che cammina, tanti dubbi
curiosità, domande, poche certezze. Forse l’aria un po’ spaesata di chi è
continuamente in ricerca, in cammino. Non lo so. Comunque quando entro
nei posti mi dicono, Signora. Ed è tristissimo. Altro che ragazza…
L’esposizione mediatica, l’esporsi quotidianamente con la propria
gestualità, fisicità è spesso una necessità per chi sceglie questo percorso. Tu
che rapporto hai con il tuo corpo?
Lo stesso che avevo quando avevo 15 anni, quando per mettermi in
costume ci mettevo così tanto tempo da essere buttata in mare vestita…
Diciamo che guardo le facce, la mia compresa, e tendo a trascurare il
corpo. Sono ipercritica e abilissima a concentrarmi su tutto quello che del mio corpo non mi piace. Insomma devo
farci pace. (Angie ad Aprile avrà 14 anni!)
Un marito, una figlia di undici anni e dei ritmi professionali serratissimi.
Accompagnaci in una tua giornata tipo.
Sveglia alle 7.05 (ho questo problema, non riesco a svegliare le persone che dormono,
il sonno è sacro, quindi preferisco fare tutto di corsa ma far dormire mia
figlia, e anch’io, il più possibile). La prima cosa, vitale, è mettere la
musica. Quando inizio a cantare sono sveglia e posso alzarmi. Accompagno
Angie a scuola, entra alle 8.00. Poi, se ho tempo, ripasso a casa e considero la
me stessa precedentemente ignorata dal dover correre, sennò vado in redazione.
(Naturalmente dipende da che trasmissione sto facendo, in questo momento è così!)
Quando posso vado a riprendere Angie da scuola o dalle sue attività, quindi
la scarrozzo da una parte all’altra. Poi torno in redazione o continuo a lavorare
da casa, la mia giornata tipo dipende tantissimo dal mio lavoro, se c’è e che
tipo di impegno è! Diretta al mattino? Pomeriggio? Registrata? Prove?
Se non sono già lì torno a casa, cucino, cena.
Dopo cena arriva il mio momento. Serie o tv e schifezzine
da mangiare. Difficilmente vado a dormire prima dell’una.
Per noi donne coccolarsi sottintende spesso concedersi,
omaggiarsi di piccoli o grandi privilegi, di qualsiasi natura essi siano.
Conosciamo i tuoi…
Piccoli o grandi privilegi. Creme per il viso! E poi
perdersi tra tutti i campioncini.
Grandissimo dono, aver passato, quest’anno, la settimana del
ringraziamento con la mia amica Silvia che vive negli Stati Uniti. Leggere il libro che
mi sta appassionando. Andare a Pescara dai miei amici. Ballare come una matta,
a casa, con la musica a tutto volume. Imparare a crescere (invecchiare mi viene
ancora difficile da dire) senza averne paura.
A proposito di privilegi, il cibo viene
spesso annoverato come il primo tra questi. Definiresti te stessa come una
donna ligia ed attenta al suo regime alimentare o piuttosto “distratta”?
Ho resistito a non mettere tra i privilegi il mangiare tutto quel che si vuole.
Sapendo che sì, ingrasserò un po’ poi mi placherò, poi di nuovo qualche chilo in
più ma che ci posso fare, sono davvero distratta! Così distratta che proprio la
parola dieta non esiste nella mia vita. In casa mia non manca mai una riserva
di cioccolata spalmabile e una discreta varietà di dolci o schifezzine varie. Infatti
nel mio armadio ci sono due taglie.
Cosa ha in serbo il 2019 e qual è un desiderio che vorresti si avverasse entro
la fine di quest’anno appena iniziato?
Il 2019 mi regala bellezza. Un nuovo programma che inizierà ad aprile su
Tv2000, Così è la vita. Dieci prime serate per tessere una sorta di “enciclopedia
del bene”. Uno show per raccontare chi ha dato una sterzata alla propria vita e inevitabilmente a quella degli
altri. Storie contro la paura, piene di luce, sorprendenti e coinvolgenti. Condotto da me e Michele La Ginestra,
questa volta uscirò anche dallo studio per andare a cercare io stessa queste
persone straordinarie. Io e Michele ci ritroviamo, così, dopo aver fatto insieme
Solletico. Con noi anche Claudia Benassi. La mia Virginia in Revolution. Bello
ritrovarli, bello, perché Così è la vita!
Il mio desiderio per quest’anno?
Lo stesso dell’anno scorso e di quelli prima, essere una persona
libera, avere un pò meno paura.