Al via la quarta edizione della Settimana della Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale (dal 19-24 settembre 2011) che si propone di effettuare uno screening delle facoltà cognitive della popolazione, soprattutto oltre i 50 anni d’età, e di insegnare il fitness della mente, basato sulla “ginnastica” cerebrale. Parola d’ordine: prevenire. Il sovrappeso, l’invecchiamento, l’ipertensione, e molti altri fattori di rischio, attraverso controlli periodici, un corretto stile di vita e una dieta adeguata. Il leit-motiv salutistico dell’era moderna, che promette al corpo una duratura giovinezza, è entrato ormai nel nostro DNA. Ma che si potesse togliere anni anche alla mente, prevenendo la sua usura, è una scoperta recente, rivelata da Assomensana, Associazione per la ricerca neuropsicologica fautrice della Settimana della Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale, che si svolgerà in molte regioni d’Italia dal 19 al 24 settembre prossimo, allo scopo di sensibilizzare la popolazione a mantenere a lungo il cervello lucido e attivo. Tutti, nessuno escluso, siamo infatti esposti al rischio di deficit delle funzioni cognitive, stressate da vari fattori esistenziali. Ma calo di memoria o di concentrazione ed altri simili “guasti”, possono contrastarsi con “armi” simili a quelle che bloccano l’orologio del tempo negli altri organi. Questo innanzitutto con il check-up della mente, una verifica del proprio stato intellettivo, facile, divertente e soprattutto gratuita, che, durante la settimana, potrà essere effettuata nelle sedi prestabilite. In questa occasione gli interessati saranno sottoposti dagli specialisti a particolari test, assolutamente “culture-free”, senza richiamo al grado di istruzione del soggetto, ma atti essenzialmente a stabilire le sue varie abilità cognitive, come la fluenza verbale e l’astrazione. “Carta e matita” alla mano, in circa 45 minuti, risolvendo test specialistici, ognuno potrà mettere alla prova le proprie facoltà mentali, ottenendo alla fine un profilo neuropsicologico che servirà a rintracciare eventuali punti deboli da rafforzare con strategie mirate. Per toni- ficare e conservare giovane la mente, si ritiene fondamentale un training cognitivo personalizzato, a base di esercizi di “ginnastica” (alias saggi di abilità mentale) specifici per ogni singolo cervello, che possano potenziare i suoi “muscoli”, ovvero le connessioni tra neuroni, rendendolo agile e flessibile. Il “fitness per la mente”, che migliora le performance cerebrali e, insieme, la qualità della vita, richiede anche opportuni comportamenti nel quotidiano e a tavola. Una regolare attività motoria contrasta il decadimento fisico e quello mentale in quanto riduce i danni legati all’eccesso di cibo e ai processi degenerativi dei radicali liberi. Secondo studi americani, una dieta ricca di pesce azzurro, fonte di omega-3, e di verdura e frutta, in particolare peperoni, uva e mirtilli, con l’aggiunta di cioccolato fondente e tè verde, fornirebbe acidi grassi insaturi “buoni” e flavonoidi antiossidanti, in grado di potenziare il cervello e di aumentare la capacità di apprendimento e la memoria.