Intervista con la campionessa di dressage, istruttrice di equitazione e Pilates per gli sport equestri, e fisioterapista Sonja Fitzpatrick MCSP
di Raffaella Quieti Cartledge
L’equitazione è uno sport che permette di raggiungere un buon livello di fitness, con il beneficio di essere praticato all’aria aperta. Il consumo calorico di una passeggiata a cavallo è come quello di una camminata veloce. Durante il dressage si utilizzano le stesse calorie consumate durante la corsa, ed il prendersi cura del cavallo, mantenendo la postura corretta, aiuta a bruciare calorie e conservare il tono muscolare.
Montare a cavallo offe un ottimo esercizio per le gambe, in particolare modo tonifica dei quadricipiti, gli adduttori, ed i glutei, oltre a migliorare il livello generale di benessere cardiovascolare e conseguentemente a migliorare la circolazione delle gambe.
Montare a cavallo inoltre, migliora l’equilibrio e la coordinazione. Quando il cavallo cambia direzione, bisogna impegnare gli addominali e modificare la propria posizione per rimanere sul cavallo e mantenere l’allineamento corretto della schiena.
I muscoli da utilizzare con maggior impegno per assicurarsi una buona tecnica equestre, sono gli addominali (obliquo e trasverso). L’impegno dei muscoli addominali è imperativo non solo per montare con efficacia e migliorare l’andamento del cavallo. Utilizzando gli addominali si migliora il proprio equilibrio posturale sia a cavallo che a terra, e quindi si assumerà una postura più alta e più corretta anche quando si scende da cavallo.
Come si assume un assetto corretto quando si monta a cavallo, e quali sono i benefici di tale assetto?
Quando si monta a cavallo, non si assume una posizione statica, ma per mantenere l’allineamento ideale della parte superiore del proprio corpo bisogna imparare a “dissociare” i movimenti del bacino e della colonna lombare dalla parte superiore del corpo.
Un buona postura richiede che la testa sia in posizione equilibrata sulle spalle, la spina dorsale in perfetto allineamento, le braccia che cadano con gomiti ai lati, i talloni in linea con la parte centrale della giuntura femorale, e con la coscia a quarantacinque gradi dalla retta verticale.
Per riuscire ad assorbire i movimenti del cavallo bisogna impegnare i muscoli addominali profondi e mobilizzare il bacino e la spina lombare. In sintesi, la parte superiore del corpo rimane immobile mentre la parte inferiore assorbe in movimento del cavallo.
Spingere il cavallo in avanti coinvolge inoltre il movimento del muscolo sacrospinale ed il gran dorsale, i quali, insieme ai muscoli addominali profondi, continueranno a garantirvi una schiena forte ed una postura corretta.
Non ci sono dubbi sul fatto che uomini e cavalli abbiano una grande affinità. Ma mentre si monta a cavallo, come per gli altri sport, una buona tecnica è di importanza vitale per il successo e per la prevenzione di infortuni.
La nostra capacità di montare a cavallo si basa non solo su una buona tecnica ma anche su una postura corretta. Il Pilates può aiutare a correggere le alterazioni posturali sia mentre montiamo a cavallo che a terra.
…e lo spirito
Intervista con la facilitatrice della tecnica terapeutica ‘Eponaquest’ Angela Dunning
Per quale ragione i cavalli hanno un ruolo così importante nella storia dell’umanità ?
I cavalli personificano i lati più profondi di noi stessi, e dei quali spesso non siamo del tutto consapevoli : la bellezza, la potenza, la forza, la nobiltà, la grazia, la velocità, l’agilità e più di ogni altra cosa, un grande amore incondizionato. L’umanità si è avvicinata ai cavalli da secoli, non solo perché’ hanno provveduto a darci mezzi necessari alla nostra evoluzione, ma anche per la loro bellezza e nobiltà.
è la nostra anima che viene attratta dall’animale al livello più profondo e puro, spesso nascosto da ego e desiderio di dominazione. Per questo motivo la relazione con il cavallo spesso incanta chi si avvicina a questo mondo.
Andare a cavallo o semplicemente essere vicino a cavalli, può aiutare a farci ritrovare una connessione con la nostra anima, e con parti di noi stessi che abbiamo dimenticato o che non ancora conosciamo.
Raggiungiamo parti più autentiche di noi stessi, e riscopriamo il nostro cuore ed il nostro fisico. I cavalli ci permettono di recuperare una dimensione spirituale, semplicemente con la loro presenza.
La prossimità con i cavalli può ridurre il nostro livello di nervosismo, calmarci e aiutarci a riconnetterci con noi stessi. Una volta raggiunto questo stato, siamo in grado di ascoltare il sussurro della nostra anima, e ricordare cose che avevamo dimenticato nel nostro quotidiano, come la nostra stessa forza, nobiltà e grazia. Quando li montiamo, i cavalli possono aiutarci a raggiungere stati di libertà e agilità fisica e spirituale che non saremmo in grado di raggiungere da soli. In questo modo ci liberiamo da preoccupazioni mondane per un po’ di tempo. Diventiamo una cosa sola con il cavallo, e raggiungiamo una dimensione altamente terapeutica.
Cosa bisogna fare durante il primo approccio con un cavallo che non conosciamo?
Quando ci si avvicina ad un cavallo, è importante innanzitutto identificare le proprie emozioni. Siamo calmi? Nervosi? Felici? Tristi ? E fisicamente, com’è il nostro respiro ? E il battito? E il nostro livello di energia ? Si tratta di energia nervosa ? Bisogna sempre dare ai cavalli tempo di notarvi e controllare se vi considerano una minaccia o meno. Se sembrano ricettivi, ci si può avvicinare con un atteggiamento calmo e benevolo, e offrire la nostra mano per permettere loro di odorarla.
Non è corretto avvicinarsi e toccarli immediatamente – si tratta di un atteggiamento invadente perché la maggior parte dei cavalli non ama essere toccato da chi non conosce. Raccomando quindi di offrire la mano inizialmente. Se il cavallo si gira dall’altro lato e/o abbassa e mantiene abbassate le orecchie, si tratta di un segnale, in quel momento ed in quel luogo non desidera essere toccato. Nel caso contrario, il posto migliore per offrire loro una carezza è la spalla o il collo.
La regola generale per gli approcci e interazioni con il cavallo, è quella del rispetto del loro spazio fisico ed emotivo. Non bisognerebbe imporsi subito, ma verificare inizialmente in nostro stato interiore e sviluppare una relazione reciproca. Il rapporto a due, accettato dal cavallo è un elemento chiave, senza il quale si otterranno difficoltà e stress piuttosto che una relazione benevola. Non bisognerebbe dare la precedenza ai nostri obiettivi, ma mantenere una connessione nel tempo e ristabilirla qualora essa venga persa.
Lascia che il cavallo sia il tuo specchio, che rifletta in ogni momento le emozioni che provi, ed il mondo il cui ti avvicini a lui. Presta attenzione al feedback che il cavallo ti manda – i suoi movimenti sono i segnali di quanto sia a suo agio con te e felice.
Quando mostriamo rispetto verso i cavalli, e ci apriamo ad imparare da loro, ci risolleviamo dai problemi di tutti i giorni e raggiungiamo uno stato di equilibrio e benessere, sia andando a cavallo, attraverso interazioni terapeutiche o semplicemente passando del tempo con questi meravigliosi esseri.