Oltre 2mila visite in Abruzzo e Molise
In una domenica di sole, nonni e nipotini, in fila di fronte ai presidi medici gonfiabili, messi a disposizione dalla Misericordia o dalla Croce Rossa Italiana, per effettuare la visita gratuita dell’udito. È stata un successo la terza edizione di “Nonno ascoltami!”, campagna di prevenzione dei problemi dell’udito, organizzata dall’Istituto Acustico Maico di Pescara, che ha raccolto oltre duemila presenze nelle principali piazze di Abruzzo e Molise. Boom di visite soprattutto a Pescara, a piazza Salotto, a Termoli e Teramo, che quest’anno per la prima volta ha aderito all’iniziativa, con più di 250 controlli che sono proseguiti fino a notte. Ad accogliere i nonni c’erano 20 medici specialisti del settore, coadiuvati da oltre cento addetti tra tecnici logopedisti, audiometristi, medici otorini. In piazza con loro, ad intrattenere i più piccoli, c’erano anche i clown-dottori che lavorano nei reparti ospedalieri per alleviare le sofferenze dei bambini ricoverati. Dalle dieci di mattina, fino al tardo pomeriggio tanti nonni hanno effettuato controlli e visite otoitariche. Le presenze sono state circa duemila, per un evento nato in collaborazione con la Maico di Pescara e che quest’anno ha coinvolto i presidi ospedalieri di Pescara, Chieti, Lanciano, L’Aquila, Giulianova, Termoli e Teramo. Un’iniziativa sulla quale anche le istituzioni credono molto, proprio per il significato di prevenzione che vuole diffondere e che rappresenta l’arma migliore per difendere la salute dei cittadini. «Questa iniziativa – ha commentato Nicoletta Verì, consigliere regionale e presidente della V Commissione Salute nel suo passaggio a Piazza Salotto – è testimonianza della sempre crescente qualità sanitaria nell’ambito della prevenzione». Soddisfatti anche i medici, impegnati in prima linea in una sinergia importante con tutti i professionisti sanitari coinvolti nella lotta ai disturbi uditivi. Claudio Caporale, primario Orl all’ospedale civile di Pescara, ha messo in evidenza come «Pescara continui ad essere uno dei maggiori punti di riferimento per la diagnosi e la cura delle patologie uditive», mentre per il professor Adelchi Croce «L’importanza dell’evento sottolinea anche il livello di organizzazione sanitaria, con tanti professionisti del settore chiamati a collaborare». La perdita d’udito non è solo un problema fisico, ma è soprattutto un problema sociale, perché accentua quella sensazione di isolamento che è il maggiore nemico della terza età. E le statistiche parlano chiaro: dopo i 65 anni un anziano su tre ha deficit uditivi rilevabili audiometricamente e il 4% delle persone ha bisogno di una protesi acustica. «Ciò che mi meraviglia maggiormente ad ogni edizione – ha spiegato Mauro Menzietti, direttore dell’Istituto Acustico Maico di Pescara – è la sinergia spontanea che si rafforza tra le istituzioni, i reparti Orl, i medici di medicina generale e i nostri professionisti. Un segno incoraggiante per il diffondersi di una vera e propria cultura dell’udito in Abruzzo che è il nostro obiettivo comune. Anche se la nostra è la prima iniziativa di questo genere sul territorio nazionale, siamo certi che presto saremo affiancati da altri eventi con lo stesso significato».