Nonostante i vaccini siano considerati importanti da 9 mamme su 10, 3 su 4 non nascondono preoccupazioni circa il loro utilizzo, complice la disinformazione
Il vaccino anti-meningococco, quello contro la meningite, è per le mamme tra i più importanti per i propri figli. Lo certifica una recente indagine del SiMPeF, Sindacato Medici Pediatri di Famiglia condotta su un campione di 400 mamme lombarde con figli in età pediatrica, che lo pone secondo solo al vaccino combinato contro difterite, pertosse e tetano, ritenuto utile dal 95% delle madri rispetto al 93% ottenuto dal vaccino contro la meningite. In un quadro più generale le mamme sono propense alla vaccinazione e la ritengono importante nel 94% dei casi, anche se 3 su 4 non nascondono ansie e preoccupazioni. Il pediatra è la fonte di informazione più affidabile in materia secondo il 94% delle intervistate, anche se i social network e in particolare Facebook sono considerati dal 38% delle mamme una risorsa affidabile in casi di dubbi e perplessità sull’argomento.
Ed è proprio sui social network che Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha deciso di puntare per fornire un’informazione chiara e corretta sul tema dei vaccini. In occasione della Giornata mondiale contro la meningite che si celebra il 24 aprile l’Osservatorio lancia un progetto di informazione e sensibilizzazione rivolto alle mamme sull’importanza della prevenzione vaccinale, che vedrà protagonisti anche gli ospedali con i Bollini Rosa.
“In linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, che ha implementato l’offerta gratuita di tutte le vaccinazioni raccomandate in età pediatrica e non solo, Onda ha deciso di realizzare una pubblicazione informativa che verrà distribuita negli Ospedali con i Bollini Rosa e che sarà scaricabile gratuitamente sul sito www.ondaosservatorio.it e una campagna digital che partirà dalla pagina Facebook di Onda (@ondaosservatorio) e si rivolgerà alle mamme attraverso post ad hoc e video-pillole”, spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “Obiettivo del progetto è dare un contributo nella promozione di una cultura della prevenzione vaccinale, approfondendo in particolare le infezioni da meningococco e pneumococco, che sono i principali agenti patogeni della meningite batterica”.
Nell’ultimo anno si è discusso molto di meningite e vaccini in un clima di paura, incertezza, pregiudizio e soprattutto disinformazione. I centri vaccinali sono stati presi d’assalto dalle richieste di vaccinazione anti-meningococcica quale conseguenza di un’epidemia più “mediatica” che reale, visto che i dati documentano un quadro epidemiologico in Italia sovrapponibile all’anno precedente – il meningococco, che è l’agente patogeno più pericoloso, continua ad essere responsabile di circa 200 casi di malattia invasiva all’anno. Tutto ciò si è verificato in uno scenario connotato da un progressivo calo dell’adesione alle vaccinazioni in età pediatrica a livello nazionale.
Il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme: dal mese di gennaio 2017 è stato registrato un aumento del numero di casi di morbillo, che sono più che triplicati. E il rischio riguarda tutte le malattie prevenibili, proprio quale conseguenza della presenza di sacche di popolazione suscettibile perché non vaccinata o perché non ha completato i cicli vaccinali.
“La disinformazione, complice il web, dilaga e confonde, e lo stesso successo dei vaccini, che ha portato alla scomparsa di alcune malattie drammatiche, un tempo molto diffuse, ha contribuito a far calare la percezione della pericolosità di queste infezioni”, continua Merzagora. “Stiamo parlando di malattie che possono essere responsabili di gravi, gravissime conseguenze fino alla morte e che invece possono essere prevenute. E allora perché rinunciare a uno strumento efficace e sicuro come la vaccinazione? Le evidenze scientifiche sono tutte a favore dei vaccini e gli stessi dati epidemiologici ne comprovano l’efficacia e il reale impatto sulla salute pubblica. Un’informazione chiara, corretta e basata su solide evidenze scientifiche, consente di scegliere consapevolmente e responsabilmente per la salute propria e dei propri figli. Un diritto e un dovere irrinunciabile per compiere un atto di responsabilità non soltanto individuale ma anche sociale.”
“I progressi della Medicina hanno reso possibili cure che consentono la guarigione di malattie molto gravi quali tumori e malattie infiammatorie reumatologiche e/o gastrointestinali”, afferma Alberto Villani, Presidente SIP, Società Italiana di Pediatria. “Ai nostri giorni è possibile diagnosticare e curare anche malattie genetiche e metaboliche rare, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Purtroppo curare la meningite è ancora oggi una sfida persa: 1 persona su 10 muore e 3 su 10 hanno esiti permanenti, più o meno gravi, per tutta la vita. Nulla è oggi più frustrante per un medico che assistere un soggetto colpito da meningite: non è possibile fare previsioni su quello che accadrà. In realtà disponiamo di un’arma sicura ed efficace: la vaccinazione. I nuovi livelli essenziali di assistenza, i LEA, offrono le vaccinazioni contro tutte le principali forme di meningite: se le Regioni rispetteranno quanto previsto nei LEA, tra pochi anni potremmo raggiungere in Italia il traguardo importante di una protezione ampia della popolazione italiana. Meningiti da Haemophilus Influentiae, Streptococcus Pneumoniae, Neisseria Meningitidis A, B, C, W, Y saranno solo un triste ricordo”.