Oggi si può scegliere di avere un seno nuovo, personalizzando addirittura il risultato grazie ad un’incredibile varietà di protesi, diverse per forma e grandezza.
“Non solo un aumento di volume e tono, ma soprattutto un risultato che rispetta la psicologia e la sensualità della donna che lo porterà”, sottolinea il Prof. Marco Gasparotti, Specialista in Chirurgia Plastica e Docente di Chirurgia Plastica in alcuni tra i più prestigiosi Atenei Italiani. Esattamente come quando si sceglie un vestito: la chirurgia estetica diventa complice di seduzione. “Il chirurgo plastico deve essere capace di rispettare i desideri della paziente, ma anche di consigliarla in modo obiettivo. Ad esempio suggerire un seno androgino ad una ragazzina dal fascino discreto, un seno più rotondo e aggressivo ad una show girl, pieno ma morbido ad una professionista. Il seno è una parte di se, in grado di inviare messaggi al mondo circostante. Ed infatti sono proprio i caratteri sessuali secondari, ossia bocca, seno e glutei a stimolare la seduzione, perfino negli animali. Ecco il motivo per cui, in un mondo di scarsa comunicazione verbale, è esponenzialmente aumentata la richiesta di valorizzazione di questi tre punti forti del fisico”.
Cambiare taglia, cambiare vita
L’aumento del seno è un intervento importante sotto molti aspetti, ed in primo luogo sotto il profilo medico e psicologico. “Va effettuato rigorosamente in cliniche ed ospedali specializzati, in anestesia locale o generale dopo una accurata valutazione dello stato di salute della paziente ed una visita preoperatoria con l’anestesista”, continua il Prof. Gasparotti . “La protesi viene inserita al di sotto del muscolo pettorale, specialmente se il torace è magro e il seno piccolo, per permettere che venga coperta da più tessuto, rendendo così il risultato estremamente naturale. In questo modo, inoltre, l’aspetto del tessuto mammario non verrà modificato: condizione utile in eventuali successivi indagini radiologiche o visite di controllo”. La durata dell’intervento varia dai 40 minuti ad un’ora, a seconda se si tratta di un semplice aumento di un seno piccolo o si debba invece associare anche un sollevamento. “È prevista solo una notte di degenza in clinica, dopo la quale si potrà riprendere la normale attività lavorativa e sociale. Unica limitazione: due settimane di astinenza da attività fisico-sportiva intensa. Per il resto tutto procede naturalmente: dopo l’aumento del seno si può allattare e le protesi dureranno a vita, senza più alcun cambio o sostituzione, salvo naturalmente rari ma possibili reazioni dell’organismo, che possono portare negli anni a un indurimento del seno. Le protesi oggi più utilizzate sono quelle riempite di gel coesivo di silicone che, anche in caso di rottura, non fuoriesce dall’involucro esterno. Altra importante raccomandazione è quella di diffidare di tariffe economiche, sinonimo di materiali protesici scadenti o strutture sanitarie di basso livello, quindi poco sicure”.
Affidarsi sempre a specialisti in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (www.sicpre.org) per una chirurgia estetica sicura.
Quale protesi
Rotonde a basso profilo: nei casi di aumento lieve e sollevamento di un seno sceso (dopo dimagrimento o gravidanze). Tipica richiesta: lo faccio per me, per sentirmi più in ordine. Raro.
Rotonde ad alto profilo: effetto arrogante, deciso. Riempie molto l’area superiore del seno. Effetto un po’ “finto” ma molto richiesto dalle donne tra i 16 e i 22 anni e dalle over 40 in carriera.A goccia proiezione media: per sedurre con discrezione. Lo scelgono donne avvocato, giornaliste televisive, donne manager del nord.
A goccia alta proiezione: l’effetto è quello di un seno morbido, latino, non alto ma sexy. Lo chiedono con frequenza le donne imprenditore del sud. Si usa anche per i seni molto rilasciati, volendo raggiungere un compromesso tra forma e volume migliori senza cicatrice verticale della mastopessi .
A goccia lunga e altissima proiezione: indicati per le ragazze molto alte e seno inesistente oppure per i seni dalla attaccatura bassa. Negli altri casi si usano su chi vuole un seno “da paura”: decisamente non per tutte, vanno sapute portare.
1) Che cicatrici residuano ad un intervento di mastoplastica additiva?
Le cicatrici residue ad un intervento di mastoplastica additiva sono esigue (circa 3 cm) e sottilissime, situate sul margine inferiore dell’areola, dunque assolutamente invisibili
2) Nel caso in cui il seno, oltre ad essere svuotato, sia anche sceso, le cicatrici saranno più evidenti?
Se alla mastoplastica additiva va associata una mastopessi, (periareolare o verticale) le cicatrici saranno attorno all’areola oppure verticali, dall’areola al solco, sempre comunque sottilissime fino quasi a scomparire col passare del tempo.
3) Dopo un intervento di mastoplastica additiva si può allattare normalmente?
Dopo una mastoplastica additiva si può allattare normalmente, la ghiandola rimane intatta dunque non c’è nessuna controindicazione.
4) è vero che le protesi vanno cambiate dopo un certo numero di anni?
Non è vero, questo accadeva molti anni fa. Le protesi di ultima generazione non vanno cambiate, durano a vita, a meno di fenomeni, molto rari, di indurimento.
5) Ci si può esporre al sole dopo un intervento di mastoplastica additiva?
Ci si può esporre al sole dopo un intervento di mastoplastica additiva, ma è consigliabile farlo dopo almeno 2 settimane dall’intervento, e quando sono stati rimossi tutti i punti. ènecessario però coprire le piccole cicatrici con una crema solare a protezione totale, per evitare l’arrossamento delle cicatrici, almeno nei primi mesi dopo l’intervento.
6) è vero che al tatto un seno con protesi al silicone risulta essere poco naturale?
Il seno con impianti protesici al silicone è molto naturale anche al tatto, perchè generalmente le protesi vengono impiantate al di sotto del muscolo, dunque, toccandole, non c’e’ differenza con un seno ‘naturale’ .