Si chiama Equocentro Percettivo ed è il punto di compensazione della perdita uditiva individuato dal Dottor Fabio Tomassetti, che si basa sul riequilibrio della nuova soglia uditiva generata grazie alla corretta regolazione degli apparecchi acustici e che restituisce al cervello i dati uditivi con minori distorsioni quantitative, qualitative e cronassiche.
L’ipoacusia neurosensoriale percettiva (la più diffusa tra le varie forme di ipoacusia) è caratterizzata da tre tipologie di distorsione uditiva nella comunicazione, che unite causano serie difficoltà di comprensione nelle relazioni sociali, lavorative e affettive:
1) Le distorsioni quantitative sono la prima forma di distorsione che l’ipoacusia neurosensoriale introduce e riguardano essenzialmente l’alterazione a carico della dinamica o del volume percepito nei confronti delle voci, dei suoni e dei rumori recepiti dall’apparato uditivo
2) Le distorsioni qualitative rappresentano la seconda forma di distorsione prodotta dalla ipoacusia neurosensoriale e riguardano sostanzialmente l’alterazione delle frequenze percepite e quindi della chiarezza uditiva
3) La terza e ultima distorsione introdotta dalla ipoacusia neurosensoriale è rappresentata dall’alterazione cronassica o temporale e corrisponde ad un rallentamento della velocità con cui i riflessi uditivi catturano ogni singolo elemento uditivo recepito. Chi soffre di alterazione cronassica non riesce a seguire le conversazioni veloci e ha la sensazione che le parole si sovrappongano una sull’altra divenendo così impossibili da decifrare correttamente.
Questa ultima alterazione crea non poche difficoltà nella percezione uditiva perché altera tutti i rapporti di velocità utili alla perfetta comprensione del linguaggio umano e delle sillabe contenute in ogni singola parola, soprattutto quando ci si trova in ambienti competitivi e rumorosi.
In chi soffre di ipoacusia le informazioni uditive arrivano incomplete al cervello a causa dell’imperfetto funzionamento del tuo apparato uditivo. Infatti esso non riesce più a riconoscere chiaramente le parole e a focalizzarsi su di esse quando si trova in luoghi rumorosi.
In questo contesto l’analisi celebrale diventa meno efficiente e veloce a causa delle perdite di segnale prodotte dall’orecchio parzialmente danneggiato. Questo rappresenta la principale causa della mancanza di chiarezza uditiva e del conseguente senso di disagio che solitamente percepisce chi non sente bene.
RIPRISTINARE IL BILANCIAMENTO UDITIVO
L’Equocentro Percettivo è il punto di bilanciamento binaurale ed è fondamentale nel ripristino della corretta decodifica delle parole, perché consente ai portatori di apparecchio acustico di comprendere al meglio possibile il senso delle parole negli ambienti rumorosi e competitivi.
L’Equocentro Percettivo è il punto di arrivo del Nuovo Protocollo Audioprotesico, l’innovativa metodologia studiata dal Dottor Fabio Tomassetti per garantire il ripristino della migliore soglia uditiva possibile ai portatori di protesi acustiche.
Attraverso il raggiungimento dell’Equocentro Percettivo, ovvero il ripristino del miglior bilanciamento uditivo ottenibile tra i due orecchi, i messaggi tornano ad essere nuovamente chiari e definiti al meglio possibile in base al grado di recupero uditivo raggiunto, sono ridotte al minimo anche le distorsioni che solitamente impediscono la comunicazione con le altre persone e l’ipoacusico torna a sentire più chiaramente possibile la voce di chi gli sta accanto.
In sintesi, il ripristino della migliorata percezione (che il Dottor Fabio Tomassetti ottiene grazie al Procedimento Libra) insieme ad una adeguata rieducazione uditiva, permette di ritrovare il nuovo equilibrio uditivo funzionale più performante.
Grazie all’individuazione dell’Equocentro percettivo non è solo possibile ristabilire il miglior riequilibrio della normalità uditiva nell’orecchio colpito dal calo dell’udito, ma si ottiene anche del ripristino del miglior bilanciamento uditivo praticabile tra i tuoi due orecchi. Raggiunto l’Equocentro Percettivo, infatti, la nuova soglia uditiva impostata è in assoluto la più vicina alla originaria soglia di normoacusia.