Premiato lo studio italiano che ottimizza le tecniche di fecondazione
6 August 20133975 views
Una scoperta italiana si e’ dimostrata utile per valutare in modo non-invasivo (cioè analizzando solo il terreno di coltura) la qualità degli embrioni da impiantare con la fecondazione assistita, permettendo di migliorare le probabilita’ di impianto e di successo. Lo studio, realizzato dal Centro di Medicina della Riproduzione Genera, della Clinica Valle Giulia di Roma da Antonio Capalbo, Laura Rienzi e Filippo Maria Ubaldi, rispettivamente genetista, direttore dei laboratori di embriologia e responsabile del Centro, e’ stato premiato in occasione del 29/esimo Congresso annuale della Societa’ Europea di Medicina della Riproduzione e di Embriologia (ESHRE) tenutosi quest’anno a Londra. I ricercatori hanno presentato i dati preliminari di una innovativa ricerca basata sull’analisi dei microRna di origine embrionaria, che promette di aumentare notevolmente la capacità di valutazione della qualità degli embrioni che vengono prodotti durante i cicli di fecondazione in-vitro. Dei sette migliori progetti di ricerca internazionali su 540 presentati da ogni parte del mondo, e’ stato assegnato il riconoscimento allo studio italiano.
I microRna sono delle molecole che vengono rilasciate fisiologicamente dagli embrioni umani nell’ambiente circostante e che, interagendo ed influenzando l’endometrio nel momento dell’impianto, possono favorirne l’attecchimento. Il team e’ stato il primo ad individuare queste molecole nel terreno di coltura delle cellule dove si sviluppano gli embrioni ottenuti in vitro.
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