Realizzazione di un codice deontologico, aggiornamento continuo permanente per i soci e insegnamento ai giovani. Sono queste le priorità di Mario Pelle Ceravolo, chirurgo plastico di Roma e neo presidente dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), eletto all’unanimità durante il secondo congresso di Aicpe, che si è svolto a marzo a Firenze, radunando oltre 250 chirurghi plastici estetici di tutta Italia. Tante le novità presentate durante la tre giorni dedicata alla bellezza, in cui sono state illustrate tecniche per i principali interventi, per il viso e per il corpo, ma si è anche parlato del futuro della professione. «Sono molte le sfide che la chirurgia plastica è chiamata ad affrontare – afferma il neo presidente -. Sempre più persone vogliono star bene con se stesse e con il proprio corpo e, per farlo, ricorrono a medicina e chirurgia estetica. In questi ultimi anni moltissimi sanitari di diverse specialità hanno iniziato a esercitare questa disciplina senza avere una preparazione specifica e questo fenomeno, purtroppo, è all’origine di molte delusioni e risultati insoddisfacenti. Per ciò che concerne i pazienti, oggi è rarissimo il classico caso di persone che affrontano ripetuti interventi per assomigliare a una bambola o al cantante preferito. La stragrande maggioranza dei trattamenti viene richiesta da persone adulte e consapevoli, che vogliono sentirsi meglio nella loro pelleeliminando un difetto, sia esso congenito o acquisito, che li disturba».
In questi anni la disciplina è profondamente cambiata: «Oggi la chirurgia plastica non è più un metodo approssimativo o sperimentale, al contrario, è una scienza complessa che esige una preparazione approfondita ed un aggiornamento continuo da parte di chi la esercita – prosegue Pelle Ceravolo -. Aicpe rappresenta una categoria di professionisti che vogliono offrire ai pazienti un trattamento nel rispetto della serietà e della professionalità, con la finalità di ottenere un risultato realistico e scientificamente prevedibile. Quindi non fumi ed incantesimi, ma tecniche sicure e scientificamente provate con un margine di rischio molto basso».
Diverse le priorità individuate dal neo presidente: in primo luogo il perfezionamento di un codice etico e deontologico specifico della nostra disciplina che stilizzi il comportamento di ogni chirurgo, evitando fra i professionisti una competitività che sia basata su atteggiamenti commerciali del tipo “paghi due e compri tre”, come spesso accade in internet. «Il paziente ha tutto il diritto di scegliere il suo medico secondo criteri qualitativi, e di preferenza ed esigenza personale, come anche ogni chirurgo ha la facoltà di rendere visibili il suo curriculum e le sue capacità tecniche. Ma sono questi ultimi i criteri importanti per una decisione seria e responsabile nella scelta del professionista, non le pubblicità adescatrici ed ingannevoli comunissimi sulla carta stampata o sulla rete, che nascondono una bieca commercializzazione dell’arte medica» continua il presidente Pelle Ceravolo. E ancora: incrementare i rapporti e la collaborazione scientifica con le varie società internazionali in modo da rendere continuativo lo scambio di informazioni e l’aggiornamento dei soci. «La nostra associazione è ormai un organismo riconosciuto dalle più importanti istituzioni mondiali di chirurgia plastica e siamo orgogliosi che i nostri migliori elementi vengano continuamente invitati in ogni parte del mondo ad insegnare ed a scambiare le loro opinioni con i colleghi delle altre comunità scientifiche» dice.
Altra priorità di Aicpe è investire nei giovani: «Formare una nuova classe di buoni chirurghi è un vantaggio per tutti: per loro, per noi e per i pazienti – afferma il presidente -. Vogliamo favorire il passaggio di conoscenze tra colleghi con più esperienza e quelli più giovani. Proporremo ai chirurghi più esperti di aprire le loro sale operatorie a chi vuole imparare. Il livello della chirurgia plastica estetica italiana è tale, al giorno d’oggi che i nostri giovani colleghi possono ottenere un’ottima preparazione in Italia, senza dover necessariamente andare all’estero con impiego di risorse che non tutti possono permettersi». Tra le iniziative promosse, è stata istituita una borsa di studio alla memoria del chirurgo plastico Francesco Vaccarella, riservata ai soci Aicpe under 35.
Fondamentale è anche l’aggiornamento permanente di tutti i soci: «Cercheremo di creare sempre più occasioni di formazione, anche a distanza utilizzando internet, in modo da renderle più semplici e meno costose» conclude Pelle Ceravolo.
Oltre al presidente Mario Pelle Ceravolo, il nuovo consiglio direttivo Aicpe è composta da Luca Siliprandi, vicepresidente, Pierfrancesco Cirillo, segretario, e Alessandro Casadei, tesoriere. Il presidente uscente, e primo presidente di Aicpe, Giovanni Botti è stato invece insignito della carica di presidente onorario. I consiglieri sono: Giovanni Brunelli, Gianluca Campiglio, Eugenio Gandolfi, Andrea Paci e Luca Piovano. I probiviri sono Emanuele Bartoletti, Gianfranco Bernabei e Flavio Saccomanno. Il consiglio direttivo resterà in carica per i prossimi due anni.
Mario Pelle Ceravolo si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Roma e si è specializzato in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all’università di Rio de Janeiro ed a Roma con studi e lunghe esperienze lavorative negli Stati Uniti. Ha conseguito il Diploma FLEX negli Stati di New York, Florida e California. È stato assistente di Ivo Pitanguy, riconosciuto come uno dei migliori chirurghi plastici al mondo. Membro di diverse associazioni di categoria internazionali, è docente nei master di chirurgia estetica all’Università di Padova . È direttore del corso di Anatomia Dissettiva all’Università di Wien, Austria. È consulente specialistico per la Chirurgia Plastica di AMAMI (associazione per i medici accusati di malpractice ingiustamente) ed è referente dell’ACPIC (Associazione Italiana Chirurghi Plastici dell’Italia Centrale). È membro di molte società scientifiche internazionali ( ASAPS, ASPS, ISAPS, AEXPI etc.). È autore di un libro in due volumi sulla chirurgia estetica del volto. Ha eseguito, come primo operatore, oltre 20.000 interventi di chirurgia plastica. Esercita la libera professione alla Clinica Villa Margherita di Roma e all’Hesperia Hospital di Modena.
AICPE. L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 con l’obiettivo di dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad Aicpe al momento hanno aderito oltre 200 chirurghi in tutta Italia, tra cui si annoverano professionisti di fama e docenti universitari. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono a un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. L’associazione ha elaborato e pubblicato le prime linee guida del settore, consultabili sul sito internet, in cui si descrive il modus operandi dei principali interventi. Scopo di Aicpe è tutelare pazienti e chirurghi plastici in diversi modi: disciplinando l’attività professionale sia per l’attività sanitaria sia per le norme etiche di comportamento; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica. Tra gli obiettivi c’è anche l’istituzione di un albo professionale nazionale della categoria.