Interventi fino ad oggi impensabili senza ricorrere alla sala operatoria e alla chirurgia tradizionale sono attualmente possibili grazie alla “PLEXR® Chirurgia” mediante microplasma convogliato, che consente di armonizzare l’eccesso di cute delle palpebre senza ricorrere al bisturi o al laser con risultati immediati e stabili nel tempo.
È arrivata la Chirurgia Non Ablativa orbito palpebrale in oftalmoplastica estetica tridimensionale.
La “Blefaroplastica Non Ablativa Dinamica Tridimensionale” è la tecnica utilizzata negli ultimi anni da un numero sempre crescente di specialisti per correggere le alterazioni di convessità e di concavità dei tessuti orbito-palpebrali. La blefaroplastica è uno degli interventi attualmente più richiesti sia per ragioni estetiche che funzionali. Per correggere gli inestetismi palpebrali con la chirurgia tradizionale, è necessario praticare un’anestesia locale o, in alcuni casi, l’anestesia totale, mettere punti di sutura, asportare la cute in eccesso, rimuovere i punti e fare medicazioni e controlli. Sono sempre meno le persone che ricorrono alla chirurgia tradizionale per gli inestetismi palpebrali sia per i rischi connessi all’intervento sia per gli effetti collaterali indesiderati sia per il post operatorio particolarmente pesante.
La Chirurgia Non Ablativa rappresenta una valida alternativa a quella tradizionale: usando il PLEXR® come unico dispositivo medicale studiato per effettuare correttamente la Blefaroplastica Non Ablativa, si evita qualsiasi tipo di complicanza.
Praticata da oltre trent’anni (Fippi 1984), La Chirurgia Non Ablativa presenta una enorme casistica clinica, pubblicazioni nazionali e internazionali, articoli di stampa oggi materia di studio in Master Universitari Nazionali e Internazionali di secondo livello. Il PLEXR® con cui effettuare la Blefaroplastica Non Ablativa, è un’apparecchiatura composta da tre manipoli in grado ciascuno di generare il microplasma idoneo per ciascun tipo di cute e di non comunicare grandi quantità di calore al derma. La Chirurgia Non Ablativa Epidermica non coinvolge mai lo strato papillare del derma ma modifica il derma stesso senza provocare fibrosi e senza incidere, asportare cute o mettere punti. Mediante piccolissimi puntini di sublimazione disposti a triangolo siamo in grado di accorciare la cute in eccesso senza ricorrere al bisturi, senza assottigliare i tessuti con una tecnica indolore che non provoca mai sanguinamento. L’assenza di effetti indesiderati e l’estrema sicurezza del trattamento effettuato da mani esperte, hanno contribuito al grande successo della Blefaroplastica Non Ablativa che, negli ultimi anni è stata scelta come metodica preferendola alla blefaroplastica chirurgica tradizionale.
Con la Blefaroplastica Non Ablativa, praticata secondo certe linee guida imprescindibili, la cute in eccesso sulla palpebra non viene tagliata e asportata, come nell’intervento tradizionale, ma fatta accorciare riportandola allo spessore originario semplicemente sublimando le cellule morte dello strato corneo superficiale. Il risultato è immediato, la seduta dura al massimo tre minuti, non c’è sangue in quanto non si oltrepassa la lamina basale e non si arriva mai al derma dove sono presenti i capillari ematici. Appena terminata la seduta si apprezza la perfetta plasticità del movimento palpebrale e il rispetto della tridimensionalità orbito palpebrale. Prima del trattamento è fondamentale stabilire la differenza di apertura tra i due occhi facendoli aprire e chiudere un paio di volte. Devono essere valutati sia l’anatomia delle orbite sia i rapporti tra le pliche palpebrali sia la distanza della plica palpebrale tra ciglia e sopracciglia nonché lo stato dei tessuti periorbitali compresa la presenza di rugosità e lassità zonali.
Come per tutti gli interventi di Blefaroplastica Non Ablativa, non si hanno cicatrici o asimmetrie, il colorito rosato della parte trattata, visibile al controllo effettuato 28 giorni dopo, si normalizza nei giorni successivi e non si ha abbassamento del sopracciglio che conferirebbe il classico aspetto triste di alcuni interventi di blefaroplastica tradizionale. Un ulteriore vantaggio è quello di non causare mai lagoftalmo o quell’eccessiva apertura degli occhi che dà allo sguardo un aspetto particolarmente “alterato”. Con la Blefaroplastica Non Ablativa si ottiene un accorciamento della cute in eccesso a livello perioculare esterno con conseguente scomparsa delle rughe d’espressione periorbitarie zigomatiche se presenti. Se la parte trattata è particolarmente estesa si potrebbe avere un edema che comparirà la sera del giorno dopo e che può durare circa due giorni. Per evitare questa inconvenienza, tutto sommato trascurabile rispetto ai vantaggi, è opportuno effettuare il trattamento in due o più sedute.
L’assenza di cicatrici, di effetti indesiderati, la bellezza e l’armonia dei risultati sono la logica spiegazione dell’enorme successo della Blefaroplastica Non Ablativa.
Con la Chirurgia Non Ablativa siamo in grado di trattare tutti tutti gli inestetismi e le patologie della pelle con tecniche non invasive. L’utilizzo di Onde a Flusso Frazionato e del Needle Shaping, da soli o in sinergia con la PLEXR® Chirurgia Non Ablativa, permette di ottenere quei risultati strepitosi che hanno reso famosa la Chirurgia Non Ablativa a livello internazionale.