L’Epifania le feste porta via ma non i chili in più: dieta ‘intelligente’ per smaltirli
6 January 20154062 views
La fine delle festività natalizie regalerà agli italiani dai 2 ai 3 chili in più sulla bilancia, complici pranzi, cenoni, stravizi alimentari e qualche bicchiere in più. Così domani tanti italiani si troveranno di fronte a un doppio ‘appuntamento’: quello con la dieta del lunedì, giornata per antonomasia dedicata ai buoni propositi salutistici, e la dieta del ‘dopo vacanze’. Impegno che però darà risultati solo se la dieta sarà ‘intelligente’, come spiega all’Adnkronos il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione. Tre le parole d’ordine per smaltire i chili di troppo: ridurre le porzioni, non saltare i pasti e fare movimento. Dunque, ammonisce l’esperto, “niente diete rigide e digiuni” e soprattutto “no ai propositi che durano 3-4 giorni”. Per rimettersi in forma “bisogna seguire un regime alimentare non punitivo, ma protratto nel tempo. Parlando di persone che non sono obese o in sovrappeso ma degli italiani che dopo le feste si ritrovano appesantiti da qualche chilo in più, le regole – spiega Migliaccio – sono semplici: ridurre le porzioni senza saltare pasti” perché le diete rigide e punitive rischiano, appena si smette, di provocare il cosiddetto ‘effetto rebound’, facendo riprendere in poco tempo i chili persi con fatica. E “aumentare il dispendio energetico facendo movimento”. A questo proposito il nutrizionista ricorda che “una passeggiata di 20-40 minuti, ogni giorno, all’aria aperta è più efficace di un’ora di palestra, e si perde anche meno tempo…”. Non solo: “con il tapis roulant si usa molto di più la parte inferiore del corpo rispetto a quella superiore e non si ha l’attrito del terreno, mentre camminando si muovono braccia e gambe allo stesso modo. Inoltre la temperatura ‘open air’ non è costante, e ciò fa bene all’organismo perché aumenta il dispendio energetico e stimola il metabolismo”. Infine, una concessione sugli alcolici: “Quelli a bassa gradazione, vino e birra, sono una gratificazione” che non va negata: Dunque “si beva pure consapevolmente”, che tradotto significa: “un bicchiere a pasto, ma anche 2-3 al massimo in occasioni conviviali”.
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