Una vista da aquile, ripetono ancora oggi in molti, dipende anche da un adeguato apporto di mirtilli. Merito delle antocianine – una classe di antiossidanti in essi contenuti -, che contribuirebbero alla continua rigenerazione dei bastoncelli, i recettori della vista posti alla periferia della retina e coinvolti nella visione notturna. Quanto basta per definire i mirtilli e i prodotti da essi derivati dei salva vista.
MITO O NO? – Non proprio, secondo un gruppo di ricercatori canadesi che attraverso le colonne del Journal of Agricultural and Food Chemistry ha rimesso in discussione le presunte proprietà benefiche dei piccoli frutti blu. Al termine di due studi, gli autori della pubblicazione hanno concluso che «una dieta integrata con estratti di mirtillo non apporta alcun vantaggio alla visione notturna, ma soltanto un più rapido recupero della vista dopo l’esposizione a una luce brillante». Nulla di eccezionale, però, dal momento che «il risultato era di piccola portata». Due gli studi condotti: uno, su 72 persone, ha previsto un intervento di tre settimane con integrazioni di mirtillo, a cui ne sono seguite altrettante di dieta tradizionale. Nel corso dell’altro, per tre mesi un estratto di succo di mirtillo è stato somministrato a 59 persone. Nei due successivi, invece, la sostanza fornita era soltanto un placebo. Il risultato ha sminuito gli effetti benefici dei mirtilli per la vista.
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