Si’ al filler all’acido ialuronico, alla biostimolazione, al botulino (purche’ l’esposizione al sole non sia immediata) e ai trattamenti anti-age con le radiofrequenze. No ai peeling chimici e bisogna fare molta attenzione alle cicatrici ”fresche” degli interventi di chirurgia estetica, che non devono essere esposte direttamente al sole per due o tre mesi, pena il rischio di iper pigmentazione, cioe’ la possibilita’ che assumano colorazioni scure indesiderate, e una guarigione piu’ lenta. Se si deve andare al mare, in questi casi e’ meglio dunque utilizzare un filtro,come ad esempio una maglietta o un vestitino, e dei solari ad altissima protezione, da riapplicare ogni due ore con uno spessissimo strato e in ogni caso dopo ogni bagno al mare. I consigli vengono da due esperti: Francesco Madonna Terracina, chirurgo plastico e docente di laser terapia alla scuola di medicina estetica della Fondazione Fatebenefratelli a Roma, e Norma Cameli, responsabile del servizio di dermatologia estetica del San Gallicano di Roma.
”Per quanto riguarda in particolare il filler e la biostimolazione – spiega Cameli – una cosa importante da ricordare e’ che il calore fa assorbire la sostanza piu’ velocemente, quindi con un’esposizione prolungata avremo un effetto meno duraturo, mentre diverso e’ il caso di trattamenti di medicina estetica che prevedono l’utilizzo del laser, ”che creano un’infiammazione per la quale, con il sole, andiamo a peggiorare la situazione”. ”Sono vietati la maggior parte dei laser che sono fotosensibilizzanti – chiarisce il professor Madonna Terracina – si tratta di trattamenti usati per le epilazioni, per cancellare i tatuaggi, per togliere i capillari e le macchie. Il rischio e’ che la successiva esposizione al sole possa favorire piccole ustioni o ”pigmentazioni avverse’, cioe’ macchie indesiderate”. ”Anche i peeling chimici sono da sconsigliare – aggiunge Madonna Terracina, che ricorda come sia essenziale ”la protezione solare e l’assunzione di preparatori per evitare i danni da foto-danneggiamento”. Quali sono i segreti? ”Idratare la pelle e fare dei peeling e degli scrub per renderla piu’ ‘uniforme’, in modo da avere anche un effetto migliore se si usano gli autoabbronzanti – spiega Cameli – prendere degli antiossidanti venti giorni prima di andare al mare ed evitare se possibile di assumere medicinali come antibiotici e antistaminici”. E’ inoltre consigliato evitare profumi e deodoranti alcolici, mentre e’ indicato bere molto e mangiare frutta e verdura, antiossidanti naturali.