Un team di ricercatori dell’Università di Padova guidato dal Dottor Andrea Facoetti ha dimostrato per la prima volta come bambini che hanno problemi di attenzione spaziale visiva siano gli stessi che poi con grande probabilità sviluppano dislessia evolutiva, il disturbo specifico delle abilità di lettura che colpisce fino al 17% della popolazione scolastica. Lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Current Biology, determina un cambiamento radicale per quel che riguarda la teoria intorno alla dislessia e apre la strada a nuovi approcci per l’identificazione precoce del disturbo e per gli interventi riguardanti i bambini per i quali leggere è estremamente difficile. “I deficit di attenzione visiva, testati prima dell’acquisizione della lettura, sorprendentemente predicono molto meglio le abilità di lettura successive in confronto alle abilità di linguaggio misurate anch’esse prima dell’acquisizione della lettura – spiega il Dottor Facoetti -. Visto che recenti studi hanno dimostrato che specifici programmi di riabilitazione possono migliorare le abilità di lettura, i bambini a rischio di dislessia potrebbero essere trattati con programmi di prevenzione basati sull’attenzione visiva spaziale ancor prima dell’acquisizione della lettura”.