Presentati al 48° congresso della European Association for the Study of Diabetes (EASD), in svolgimento a Berlino, i risultati dello studio GAPP2™ (Global Attitudes of Patients and Physicians): l’80% delle persone con diabete di tipo 2 ha sperimentato almeno un episodio di ipoglicemiaIl diabete può diventare la pandemia più disastrosa del 21° secolo se non verrà affrontato in maniera adeguata, perché la continua crescita del fenomeno ha enormi ricadute sullo stato di salute della popolazione, sulla qualità di vita di chi soffre della malattia e, non da ultimo, sui conti pubblici. “In Italia il diabete assorbe risorse e pesa come un macigno sui conti pubblici: 9,2 miliardi di euro l’anno oggi, con una proiezione di 12 miliardi al 2020”, spiega Antonio Nicolucci, Responsabile Dipartimento Farmacologia Clinica e Epidemiologia del Consorzio Mario Negri Sud e Coordinatore Data Analysis Board dell’Italian Barometer Diabetes Observatory.
Prosegue Nicolucci: “Il costo medio annuo di una persona con diabete è di circa 3.000 euro per il servizio sanitario, ma esiste una componente del diabete spesso sottostimata sia clinicamente sia per peso economico: l’ipoglicemia. Ipoglicemie ripetute possono essere responsabili di aumentato rischio di danno cardiovascolare, cerebrovascolare, di demenza, di incidenti e cadute; dal punto di vista sociale, il verificarsi di episodi di ipoglicemia ha un impatto negativo su molti aspetti della vita quotidiana, quali attività lavorativa, vita sociale, guida, pratica sportiva, attività del tempo libero, sonno; da ultimo, le ipoglicemie sono responsabili di costi diretti e indiretti importanti. I costi diretti sono principalmente legati all’accesso al pronto soccorso o al ricovero in ospedale e sono stati stimati per le ipoglicemie gravi, da uno studio in diversi Paesi europei, oscillare fra i 1.300 e i 3.200 euro per episodio.
Ai costi diretti vanno poi aggiunti quelli indiretti, legati a perdita di produttività e assenza dal posto di lavoro, sui quali hanno un importante impatto anche le ipoglicemie meno gravi. Ancora Nicolucci: “Negli USA si è calcolato che le forme di ipoglicemia più lieve producono un costo medio annuo per persona di circa 1.850 euro.” Inoltre, da uno studio canadese è emerso che il 10% delle persone con un episodio di ipoglicemia lieve o moderata e un quarto di quelle con ipoglicemia grave non si sono recate al lavoro il giorno seguente.Le ipoglicemie sono anche responsabili di importanti costi intangibili, legati all’impatto negativo sulla qualità della vita. “Inoltre, la paura delle ipoglicemie è spesso responsabile di una scarsa aderenza alle cure, con riduzione autonoma da parte della persona con diabete della quantità di farmaci assunti, e quindi di un peggior controllo metabolico”, dice ancora Nicolucci. Infatti, secondo i risultati dello studio GAPP2™ (Global Attitudes of Patients and Physicians), supportato da Novo Nordisk e presentato oggi al 48° congresso della European Association for the Study of Diabetes (EASD), in svolgimento a Berlino, l’80% delle persone con diabete di tipo 2 ha sperimentato almeno un episodio di ipoglicemia che non ha richiesto assistenza medica: il 36% nel corso dell’ultimo mese. Inoltre, il 16% delle persone ha dichiarato di non avere intenzionalmente somministrato la dose di insulina prescritta dal medico e il 14% ha mantenuto intenzionalmente livelli di glicemia più alti del dovuto, per evitare episodi di ipoglicemia durante la notte. I medici, dal canto loro, hanno dichiarato che anche il loro modo di prescrivere è influenzato da questi episodi ipoglicemici. Nel momento in cui si deve decidere il tipo di insulina più adatto, ad esempio, l’82% valuta il rischio di ipoglicemia e oltre la metà (57%) riduce la dose iniziale di insulina a lunga durata prescritta al paziente, rispetto a quanto raccomandato.
In un anno, una persona con diabete di tipo 1 va mediamente incontro a 47,5 episodi di ipoglicemia, quasi uno alla settimana. In 1 sino a 3 casi si tratta di una ipoglicemia grave, tale da rendere necessario il ricovero in ospedale. Nel diabete di tipo 2, invece, le ipoglicemie ammontano a 9,2 l’anno in media, nelle persone in trattamento con insulina. Più raro il caso di ipoglicemie in persone che prendono solo antidiabetici orali. In queste, gli episodi gravi corrispondono a 0,1 l’anno, salendo a poco meno di 1 evento grave l’anno in quelle in trattamento insulinico da oltre 5 anni.