a cura del Professor Marco Gasparotti
Dal maggio del 2010 è possibile crioconservare per futuri utilizzi cellule staminali estratte dal grasso di una liposuzione.
Cryo-lip, una tecnica innovativa messa a punto da una equipe di tecnici ed esperti a livello internazionale e lanciata da una importante banca di cell ule staminali europea, ne permette la raccolta, la lavorazione e la crioconservazione.
L’organismo umano è formato da miliardi di cellule che nascono da cellule primordiali (indifferenziate) chiamate staminali. Queste sono presenti soprattutto nell’embrione e nei tessuti fetali ma, in base a recenti studi, anche in alcuni tessuti umani adulti considerati, fino a pochi anni fa, completamente privi, come il cuore, il cervello ed il tessuto adiposo. Il campo di applicazione delle cellule staminali nell’ambito delle patologie umane è praticamente illimitato, vista la possibilità delle stesse di differenziarsi in moltissimi tipi diversi di cellule, che vanno da quelle altamente specializzate come le vascolari, nervose e cardiache a quelle meno specializzate, come quelle del tessuto connettivo. Tra le maggiori difficoltà per l’applicazione della terapia cellulare all’uomo, c’è da una parte il reperimento di un campione di tessuto umano facilmente accessibile e dall’altra la quantità di tessuto campione da prelevare, da cui isolare un sufficiente numero di staminali. è noto che il midollo osseo è una sorgente ricchissima di cellule staminali, ma non un tessuto facilmente ottenibile, mentre il sangue del cordone ombelicale prelevato alla nascita di un bambino è sì una fonte facilmente ottenibile ma non altrettanto ricco di cellule staminali. Recentissimi studi scientifici hanno dimostrato che il tessuto adiposo umano adulto è una importantissima sorgente di cellule staminali (cellule staminali mesenchimali adipose) che, con opportune tecniche di bioingegneria, possono essere indirizzate a produrre non solo tessuto adiposo ma anche vasi sanguigni, cartilagine, osso, tessuto nervoso e molti altri tipi di cellule diverse del nostro organismo. Quanto più le cellule sono prelevate da un organismo giovane, tanto più sono ricche di cellule staminali attive. Il tessuto adiposo, oltre ad essere ricco di staminali, è di facile accessibilità: si possono effettuare dei semplici prelievi nel sottograsso del donatore(sia a livello di pancia che di ginocchia) in anestesia locale, con una micro-siringa. Questa semplice operazione, che richiede pochi minuti, come pure il facile ottenimento di una sufficiente quantità di tessuto necessario per l’isolamento di cellule staminali, rendono attualmente il tessuto adiposo la sorgente principale di cellule staminali adulte umane. Essendo inoltre abbastanza facile espandere queste cellule in cultura, negli Stati Uniti, ma ormai anche in Europa, stanno nascendo delle vere e proprie Banche di cellule staminali. Dal campione di grasso prelevato, le cellule staminali estratte possono essere espanse in vitro e conservate in appositi congelatori che ne possono mantenere l’integrità biologica per tutto l’arco di vita del donatore. Queste saranno a disposizione del donatore per poter poi essere utilizzate, al bisogno, per ricostruire ossa o muscolo in caso di incidenti o tumori, cartilagine nei casi di gravi artrosi dell’anca, vasi sanguigni nei casi di infarto del miocardio o ischemie, tessuto adiposo e forse anche per la rigenerazione dei nervi. Molti Istituti universitari italiani si stanno interessando alla ricerca sull’utilizzo delle cellule Staminali in Chirurgia Plastica. In quest’ambito le staminali potranno essere utili sia nei casi di ricostruzione del seno in seguito a mastectomia per tumore della mammella, che per l’aumento dello stesso a fini estetici. In un prossimo futuro, dunque, (si pensa entro i prossimi 2/3 anni), l’impianto di queste cellule potrebbe addirittura sostituire completamente l’uso delle protesi al silicone. La ricerca in Chirurgia Plastica si sta anche interessando alla progettazione di uno “scaffold”, ossia una struttura molto simile ad una protesi, fatta di sostanze naturali come acido ialuronico o aginato, che potrà essere riempita di staminali e inserita sotto pelle come se fosse una protesi . Questo materiale verrà lentamente riassorbito, ma permetterà alle cellule staminali di formare tessuto grasso e vasi sanguigni. Il nuovo tessuto nel caso della mammella, sostituendosi completamente allo scaffold, servirà ad ingrandire oppure ricostruire il nuovo seno. A questo proposito, dal mese di maggio del 2010 è possibile crioconservare per futuri utilizzi, non solo nell’ambito della Chirurgia Plastica e della Medicina Estetica, ma anche della medicina rigenerativa in generale (cardiologia, neurologia , medicina interna, ortopedia ed altre), cellule staminali estratte dal grasso di una liposuzione. Una importante banca di cellule staminali europea, con un laboratorio sul lago di Niel, vicino ad Anversa, che conserva già più di 130.000 campioni di staminali estratte dal cordone ombelicale e dal midollo osseo, ha lanciato lo scorso anno Cryo-lip, una tecnica innovativa messa a punto da una equipe di tecnici ed esperti a livello internazionale, che permette la raccolta, la lavorazione e la crioconservazione di una miscela ricca di cellule staminali adulte, provenienti appunto dal grasso di una liposuzione, materiale di scarto nella normale procedura. La concentrazione di cellule staminali presenti nel grasso, come ho già detto, è di 500 volte maggiore rispetto a quella presente nella stessa quantità di sangue del midollo osseo e del cordone ombelicale. Inoltre i 50 ml. di materiale necessario, sono facilmente ottenibili anche attraverso una micro-liposuzione. E il fatto che si tratti di tessuto autologo adulto elimina problemi etici o immunologici. Il servizio offerto ai pazienti che lo desiderano per il prelievo, il trattamento delle cellule e la loro conservazione per un anno ha un costo accessibile. La crioconservazione di queste cellule sarà in grado di potenziare la messa a punto di futuri trattamenti estetici e terapeutici. Molto importante è verificare la quantità e la qualità delle cellule prima di procedere alla crioconservazione. Una tappa molto delicata, nella quale si procede a stadi fino ad arrivare ad una temperatura di -180 gradi circa. I Controlli vengono eseguiti anche a distanza di tempo, per garantirne l’integrità e l’efficienza. Studi effettuati in Gran Bretagna assicurano che in questo modo il materiale conservato rimanga stabile ed inalterato per oltre 23 anni. Le staminali estratte dal nostro grasso potranno così fungere da “assicurazione” futura sul nostro benessere e sulla nostra salute .