Più di 50 neuroscienziati italiani di riconosciuto valore internazionale si alterneranno il 15 e il 16 marzo sui tre palcoscenici del Teatro Franco Parenti a Milano per raccontare le loro ricerche. In controtendenza al luogo comune che i migliori cervelli fuggono all’estero, il BrainForum (www.brainforum.it), quest’anno alla quarta edizione, vuole valorizzare il talento di questi eroi del quotidiano che, nonostante la carenza di fondi per la ricerca e le oggettive difficoltà del sistema accademico italiano, scelgono di restare e conseguono brillanti risultati, pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali. Secondo un articolo apparso qualche mese fa sul sito del CNR francese, e intitolato “Il paradosso italiano”, il nostro Paese è al secondo posto dopo la Germania nel settore della Neurologia; le pubblicazioni italiane sono state le settime più citate a livello internazionale (4,16 milioni), particolarmente nei campi della biologia molecolare, della genetica, dell’immunologia, dell’aerospazio e delle neuroscienze, dimostrando la competenza dei ricercatori italiani in questi campi. I giovani ricercatori italiani sono stati, su base nazionale, il secondo gruppo nell’ottenere borse di studio dell’European Research Council, assegnate sulla base di elevati criteri selettivi di eccellenza scientifica e creatività.
Brain in Italy: i cervelli che non fuggono, presenterà una panoramica di questi brillanti ricercatori. Brainforum 2014 nasce con il Patrocinio del Comune di Milano nell’ambito del programma “Primavera di Milano”, in concomitanza con la mostra “Brain” al Museo di Storia Naturale di Milano, e ha ricevuto, come peraltro le precedenti edizioni, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
BrainForum 2014 è stato realizzato grazie al sostegno di Novartis, Main Sponsor dell’evento.
Il Festival avrà luogo in tre sale del Teatro Franco Parenti con una formula innovativa che alternerà ai dibattiti, alle lezioni magistrali e alle relazioni scientifiche spettacoli teatrali e films che affrontano tematiche collegate alla ricerca sul cervello, all’intelligenza artificiale, alle manipolazioni della memoria, al rapporto tra uomo e computer, all’empatia, all’identità.
L’idea è di attirare i giovani e le famiglie – per questo è stato scelto il fine settimana – per avvicinare alla divulgazione scientifica il largo pubblico, anche in vista dell’Expo 2015.
Valorizzare il nostro Paese, con un focus su Milano, interessare i giovani alla scienza, rilanciare la ricerca italiana: questi gli obiettivi di “Brain in Italy”.
Rivolto a un pubblico non solo specialistico, ma soprattutto ai giovani, con l’intento di appassionarli alla scienza e alla ricerca, BrainForum offre un programma vario e articolato.
Tre film, Arrugas (sul tema dell’Alzheimer), eXistenZ, di David Cronenberg, e Il Mondo dei robot, saranno commentati da scienziati specializzati nei relativi campi di ricerca.
Tre spettacoli teatrali, Identità (come si forma e si mantiene a propria identità nel cervello), Peperoni difficili (che ha come tema l’immagine di sé) e Sono solo animali (sull’empatia) saranno seguiti da dibattiti con gli scienziati.
Ci saranno quattro Lezioni Magistrali, quella inaugurale tenuta dal prof. Andrea Moro, professore di linguistica allo IUSS di Pavia, recentemente nominato VicePresidente del Comitato di esperti per la politica della ricerca al Ministero per l’Istruzione, l’Università e la ricerca, e quella conclusiva dal prof. Giacomo Rizzolatti, professore di Fisiologia all’Università di Parma e considerato il neuroscienziato italiano più noto internazionalmente per la sua scoperta dei neuroni specchio. Due gli ospiti stranieri: il prof. Eilon Vaadia, direttore del centro di ricerca sul cervello ELSC presso l’Università di Gerusalemme, esperto di interfacce cervello-computer, che parlerà domenica 16 marzo alle ore 12.00 delle prospettive più avveniristiche della ricerca sul cervello, e il prof. Amir Amedi, sempre dell’ELSC, che presenterà la sua rivoluzionaria tecnica per far vedere i ciechi attraverso l’udito, e mostrerà in anteprima una app da lui sviluppata che consente di “vedere” colori e forme attraverso la musica. Durante la sua presentazione, sempre il 16 marzo alle 12.30, sarà possibile scaricare la app sugli smartphones e provare a vedere con le orecchie.
Sabato mattina sarà dedicato a Milano capitale del cervello: organizzata dal prof, Giancarlo Comi, Direttore Istituto di Neurologia Sperimentale dell’Ospedale San Raffaele – INSPE e presidente uscente della Società Italiana di Neurologia, la sessione ospiterà scienziati e ricercatori che operano sul territorio milanese nel campo delle Neuroscienze, e che costituiscono per il numero e la qualità dei ricercatori coinvolti la realtà più vasta e consolidata nel panorama della ricerca sul cervello in Italia. “E’ giunto il momento di pensare a un Istituto di Neuroscienze che connetta in modo più efficiente le diverse realtà che hanno il cervello come punto comune di interesse” spiega il Prof. Comi. “Contiamo sul fatto che questa sessione rappresenti il primo passo in questa direzione in quanto l’evoluzione della scienza spinge verso la creazione di networks che coniughino efficienza della ricerca con sostenibilità economica.”
La giornata di domenica sarà invece dedicata in modo particolare ai giovani ricercatori provenienti da tutta Italia: Roma, Trieste, Trento, Genova, Pisa, Parma, Bologna, Firenze, Napoli, Salerno, Cagliari, Palermo: Il cervello in poche parole.
In un rapido susseguirsi di interventi, saranno affrontati alcuni dei temi più affascinanti della ricerca: il piacere e il dolore, la droga, il cibo, l’invecchiamento, le interfacce cervello-computer, la trasmissione della cultura per via epigenetica, gli effetti sul cervello della mancanza di gravità, le protesi robotiche, la possibilità di manipolare i ricordi, la neuroeconomia e l’imprinting, ma anche, nella sezione quando il cervello si ammala, di malattie neurodegenerative come il Parkinson, la SLA e l’autismo.
“Abbiamo cercato di dare un quadro il più ampio possibile della ricchezza della ricerca in Italia” spiega Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia e ideatrice del BrainForum . “La nostra selezione non ha alcuna pretesa di essere esaustiva. Ci sono tanti altri bravissimi ricercatori nel nostro Paese che ci sarebbe piaciuto invitare; con il panel di relatori coinvolti quest’anno abbiamo cercato di garantire una varietà nelle tematiche, ma soprattutto abbiamo voluto dare spazio ai giovani e alle donne, purtroppo ancora poco valorizzate in ambito scientifico.”