Il 25% di quanti visitano il sito dell’Associazione Terapia Estetica Botulino www.aiteb.it va alla ricerca delle informazioni di base. Il presidente Signorini: «La tossina botulinica non paralizza le espressioni e ha ridotti effetti collaterali»
È ancora elevato il grado di diffidenza che c’è in Italia nei confronti del botulino. Nonostante le informazioni ormai facilmente disponibili anche in rete e il suo utilizzo ventennale nel mondo con milioni di persone trattate, la tossina botulinica rimane poco conosciuta nel nostro Paese. Testimonianza sono le pagine più visitate sul portale www.aiteb il sito di Aiteb – Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino: più del 25% delle visite si concentra sulle informazioni base della tossina, sulle definizioni, sulle possibili complicanze e nell’area domande/risposte. L’attenzione è però particolarmente elevata: il tempo medio dedicato alla lettura di una pagina sfiora infatti i 3 minuti. «Sono dati che confermano un quadro di conoscenza approssimativa: a fronte di un farmaco che ha grandi potenzialità in medicina, non solo a fini estetici, e ampi livelli di sicurezza si tende a far prevalere il “sentito dire”, la notizia di gossip e il pettegolezzo», afferma Massimo Signorini presidente di Aiteb. «C’è la tendenza inoltre a confondere la tossina con altri iniettabili anche se botulino e filler hanno effetti molto diversi e nell’immaginario collettivo permane l’errata concezione che il botulino possa paralizzare le espressioni del volto. Non è così».
Aiteb è nata con la volontà di fare chiarezza sui temi del botulino. Il sito che è stato realizzato, e recentemente anche aggiornato nella grafica, si propone quale valido strumento per fugare i dubbi dei pazienti e per formare i medici. «Con il recente restyling di aiteb.it siamo andati a perfezionare uno strumento di dialogo tra gli specialisti ed i pazienti e tra gli specialisti ed i medici nell’ottica offrire delle risposte certe ai primi e dei momenti di professionalizzazione ai secondi», aggiunge Signorini. Per esempio, «La sezione domante/risposte permette ai pazienti di interfacciarsi direttamente con i massimi esperti italiani della tossina botulinica sottoponendo domande e quesiti. Inoltre, abbiamo sviluppato pagine per spiegare cos’è la tossina, come agisce e quali gli effetti avversi che può avere, il tutto con l’obiettivo di fare sempre più chiarezza».
Molto sinteticamente, il botulino si caratterizza essenzialmente per tre elementi, spiega il vicepresidente di Aiteb Giuseppe Sito: «Innanzitutto è un farmaco, quindi sottoposto ad una serie di controlli ed autorizzazioni rigorosi oltre che a studi e ricerche continui. Non viene usato solamente nella distensione delle rughe del volto, ma anche nella cura di alcune patologie come l’iperidrosi e la cefalea. È bene che sia un medico opportunamente formato ad utilizzarlo. In secondo luogo: non paralizza e non ha effetti permanenti. Il trattamento estetico con tossina botulinica non causa un’espressione facciale rigida e fissa, ma conferisce al volto un aspetto naturale e riposato. Una volta iniettato, il farmaco interferisce nel rilascio delle sostanze mediatrici dell’impulso motorio tra nervo e muscolo. Questo causa un effetto di distensione della pelle e quindi delle rughe; a differenza dei filler – che non sono farmaci – non gonfia. Terzo: non ha effetti collaterali gravi. Anzi, se eseguito correttamente il trattamento con tossina botulinica è quello con la minore percentuale di effetti collaterali o complicanze in medicina estetica. La letteratura scientifica non riporta episodi di complicanze definitive». Aggiunge Sito: «Occorre inoltre considerare un fatto che quanti hanno fatto ricorso al botulino già hanno sperimentato direttamente: un recente studio ha dimostrato che la tossina botulinica provoca la stimolazione dei fibroblasti, quindi un notevole miglioramento della qualità della pelle nel suo complesso».
Una postilla di carattere terminologico: «Botox non è sinonimo di “punturina”, ma è il nome commerciale utilizzato negli USA di un singolo prodotto. In Italia sono autorizzati e commercializzati tre marchi di tossina botulinica per uso estetico: Vistabex (prodotto dalla statunitense Allergan), Azzalure (prodotto dall’inglese Ipsen) e Bocouture (della tedesca Merz)», puntualizza Sito.