Soluzioni personalizzate e mini invasive per ringiovanire lo sguardo. «In abbinamento a lipofilling o laser, risultati armoniosi e tempi di recupero ridotti», dice la dottoressa Gilardino.
Togliere la patina di stanchezza accumulata durante l’anno ed affrontare l’estate con un’aria più fresca e giovane. È quanto promette blefaromix, ossia l’insieme delle più moderne tecniche di intervento per avere uno sguardo più giovane con meno complicanze e con tempi di recupero più brevi. Tanto che «alcuni interventi, se opportunamente programmati in questa stagione, permettono anche di non dover rinunciare alle attese vacanze estive», dice Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano, socio Aicpe e Sicpre. La combinazione di queste tecniche, eseguita con approccio sartoriale e personalizzato dal chirurgo plastico, permette di ottenere ottimi risultati. E la buona notizia è che, se si va al mare ad agosto, non è troppo tardi.
Lo sguardo è tra i primi elementi del viso che risente del passare del tempo, ma anche dello stress e delle cattive abitudini di vita come l’eccesso di alcol e il fumo. «È tra i primi a segnare sul nostro volto i segni dell’età e della stanchezza -continua la dottoressa-. Per questo è anche tra le zone di maggiore interesse che vengono indicate ad un chirurgo estetico. Borse e occhiaie sono oggetto di numerose richieste da parte di chi cerca di avere un volto un po’ più giovanile».
La scienza viene oggi incontro alle diverse esigenze. «La blefaroplastica si è differenziata molto negli ultimi anni. Se prima c’era un solo modo per intervenire che comportava anche dei periodi di recupero abbastanza lunghi – vista anche la delicatezza della parte interessata -, oggi esistono diverse tecniche di intervento, nel rispetto della condizione del paziente, ma anche delle diverse esigenze che lo stesso paziente può avere», precisa Gilardino. Per esempio, «nella blefaroplastica superiore, dove solitamente troviamo un problema di cedimento della pelle (ptosi), abbinando un intervento di lipofilling è possibile avere un effetto migliore sull’arcata sopracciliare; effetto che permette di avere uno sguardo più ampio e luminoso».
Nella zona inferiore dell’occhio, quella solitamente interessata da borse e occhiaie, «è possibile intervenire abbinando un intervento di blefaroplastica transcongiuntivale a un trattamento laser è possibile avere tempi di recupero minori, con una notevole riduzione delle complicanze e senza alcuna cicatrice esterna. Quest’ultima è una tecnica di intervento combinata che permette di ridurre molto se non addirittura eliminare le borse: intervenendo oggi, è possibile tra un mese affrontare anche il sole del mare, avendo cura di adottare dei minimi accorgimenti».
Davanti ad una situazione abbastanza compromessa, l’intervento indicato è più impegnativo. «Nei casi in cui il solco sotto la palpebra è profondo, si interviene con una tecnica classica effettuando però un riposizionamento dei tessuti nel punto maggiormente critico per restituire uniformità al volto». Nel complesso, conclude Gilardino, «oggi è possibile intervenire in modo calibrato e mirato. Anche per chi oggi vuole uno sguardo più giovane, senza però rinunciare alle vacanze, in alcuni casi è possibile intervenire. È necessario però darsi un mese di tempo prima di partire per le spiagge».