Una campagna sociale per la prevenzione di incidenti in acqua, fenomeno purtroppo assai ricorrente in questo parti colare peri odo dell’anno, che colpisce soprattutto bambini e giovani di età compresa tra 0 e 17 anni.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Acquatic Education ed ideata da Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di immersine in apnea, ma soprattutto tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare, prevede una specifica sensibilizzazione sui mezzi di informazione nazionali (carta stampata – tv – radio – web), trattando una tematica assai importante, quale appunto quella degli annegamenti e semi-annegamenti. Presentata lo scorso anno a Roma dal Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il progetto è basato sul RapportoMondiale sulla Prevenzione degli Infortuni nei Bambini dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (il primo su questo tema), nel quale si sottolinea come ogni Paese dovrebbe disporre di una politica di controllo, monitoraggio e prevenzione legata alla sensibilizzazione e l’educazione alla sicurezza acquatica. Dati aggiornati testimoniano, infatti, come ogni anno in Europa siano circa 5.000 i bambini tra 1 e 4 anni a perdere la vita per annegamento, mentre nel resto del mondo le vittime si aggirerebbero addirittura intorno alle 175.000, tutte tra 0 e 17 anni. L’Italia, poi, con il suo clima mite, i suoi 8000 km di coste, laghi e fiumi balneabili è uno dei paesi potenzialmente maggiormente esposti a questo terribile fenomeno, nonostante nel corso degli anni abbia saputo invertire questo trend negativo. Di qui l’importanza nel cercare di favorire, oltre all’eccellente e capillare lavoro sul territorio di operatori capaci di intervenire con rapidità ed efficacia per massimizzare le probabilità di sopravvivenza, anche e soprattutto uno dei fattori determinanti: quello di istruire ed educare, nel modo più consono, dinamico e duraturo, coloro che per primi devono sovrintendere alla sicurezza acquatica dei bambini: i loro genitori.
“Con tuo figlio in acqua devi sapere cosa fare”
Una guida DVD ed un PDF suddivisi per fasce di età e location (casa, piscina,mare lago e fiume) sono a disposizione dei genitori troveranno tutte le procedure teoriche e pratiche per la fruizione dell’ambiente acquatico: dai primi bagnetti alla scoperta del mare. L’obiettivo è la distribuzione del DVD in tutti i reparti di maternità, destinandolo gratuitamente a tutte le neo mamme che, già da subito, potranno approcciarsi alle linee guida del Progetto attraverso www.educazioneacquatica.it, in cui oltre a vedere lo spot, potranno scaricare gli MP3 con i consigli generali, richiedere il DVD e la guida in PDF.
Approfondimenti
ANNEGAMENTO:
l’OMS stima che ogni anno, in Europa, perdono la vita circa 5.000 bambini tra 1 e 4 anni e, in tutto il mondo, sono circa 175.000 i decessi dovuti all’annegamento tra 0-17 anni. I dati indicati sono stati elaborati per difetto, in quanto non esiste un monitoraggio sistematico condotto con tipologie di indagini mirate. Infatti, molti paesi non raccolgono specificatamente i dati sugli annegamenti. Si evidenzia, quindi, che le morti per annegamento e i semiannegamenti sono certamente in numero maggiore in tutti i paesi.
SEMI ANNEGAMENTO:
i dati statistici riguardanti i semiannegamenti sono ancora più scarsi dei dati sugli annegamenti. Alcuni studi evidenziano che i semiannegamenti, i quali richiedono ospedalizzazione o trattamenti di emergenza, superino in modo altamente significativo gli annegamenti. Inoltre le conseguenze di un semiannegamento sono spesso invalidanti e i bambini che sopravvivono spesso riportano danni fisici e cerebrali per tutta la vita (paraplegia, deficit neurologici ed altre patologie correlate).
PAESI INDUSTRIALIZZATI:
nei paesi industrializzati la maggior parte degli annegamenti e semiannegamenti che coinvolgono i bambini avvengono nelle minipiscine – piscine private e pubbliche. 3 MILIONI: ogni anno circa 3 milioni di bambini e adolescenti sono vittime di infortuni in acqua e rischiano di annegare.
COSTI SOCIALI:
le cause sopra riportate elevano sensibilmente i costi sociali per una intera nazione.
IN ITALIA:
Dal 1969 al 1998 sono morte per annegamento 24.496 persone. Fonte: Istituto Superiore di Sanità. Oggi l’Italia è citata dal rapporto dell’OMS come un paese virtuoso e abbastanza sicuro, ma ancora oggi: circa il 43% circa degli italiani non sa nuotare o nuota in modo approssimativo, mentre il 50% ha paura dell’acqua alta.
Il decalogo acquatico del bravo genitore
1 Educa i tuoi figli ad una buona acquaticità, dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare: se non sai come affrontare con sicurezza l’ambiente acquatico informati e apprendi.
2 Tieni sempre a vista i bambini anche nelle piscine e nei tratti di mare sorvegliati dai bagnini.
3 Sorveglia attentamente i bambini anche quando hanno i braccioli o ausili per il galleggiamento.
4 In acqua con i tuoi bambini gioca, divertiti ma valuta sempre le tue capacità natatorie. Inoltre rispetta e fai rispettare ai tuoi figli i divieti di balneazione.
5 La maggior parte di laghi e dei fiumi non è balneabile: In acque torbide e prive di sorveglianza evitate la balneazione anche se siete nuotatori esperti.
6 Ogni azione genera una conseguenza: non avere comportamenti eccessivi e sii un genitore prudente.
7 Ricordati che l’apnea è pericolosa anche in un metro d’acqua, ammira i fondali ma al primo bisogno di respirare riemergi. Utilizza il sistema di coppia: uno in superficie e l’altro si immerge. Utilizza sempre il pallone segnasub.
8 Rispetta l’ambiente acquatico marino: guardare e non toccare. Alcune specie possono essere pericolose.
9 In barca o sul gommone prendi visione delle norme e fai indossare il giubbetto salvagente ai bambini.
10 Se avvisti una boa con una bandierina stai almeno a 100m di distanza, significa che c’è un subacqueo in immersione.