“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità come una vera e propria malattia. L’obesità è una condizione cronica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo in misura tale da influenzare negativamente sullo stato di salute e sulla aspettativa di vita.” – dichiara il Professor Fabrizio Muratori, Presidente SIO. “Se nei primi stadi della malattia, quando la persona è ancora in sovrappeso, può non comportare grossi problemi, con il passare del tempo e dell’aumento di tessuto adiposo, il paziente obeso è destinato ad andare incontro principalmente allo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete, alcune forme di cancro, patologie polmonari e numerose altre patologie. Per questo motivo l’obesità deve essere considerata una malattia cronica, a patogenesi multifattoriale, che necessita di cure e attenzioni adeguate.”
“L’obesità induce una serie di complicanze che coinvolgono tutti gli apparati e tutti gli organi del nostro corpo. Ciò richiede un maggiore sforzo nell’affrontare a 360° gradi i molti problemi clinici del paziente obeso in setting di cura che prevedano l’azione concertata di un team multidisciplinare.” – afferma il Professor Paolo Sbraccia, Past President SIO – “A tal fine, abbiamo di recente varato insieme all’ADI (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica), la nuova edizione delle Linee Guida SIO (Società Italiana dell’Obesità) – ADI in cui è stato presentato un nuovo algoritmo di cura dei pazienti con sovrappeso e obesità. Un algoritmo che combina: indice di massa corporeo (BMI), età del paziente e gli stadi di Edmonton (EOSS – Edmonton Obesity Staging System) che prendono in considerazione le condizioni del soggetto a livello medico, mentale e meccanico/funzionale (per questo chiamate le 3 M). La mappa che si viene a creare permette di avere un quadro completo ed efficace delle opzioni terapeutiche, tarate per ogni grado di BMI/entità delle complicanze/età del paziente.”
Una novità importante per poter affrontare con successo la perdita di peso, in aggiunta a una dieta ipocalorica e ad una aumentata attività fisica, è rappresentata dall’immissione in commercio in Italia dallo scorso 13 novembre di un nuovo farmaco che potrà aiutare i pazienti a raggiungere l’obiettivo di ridurre il proprio peso corporeo. Il prodotto può essere prescritto da endocrinologi, internisti, cardiologi e dagli specialisti in scienza dell’alimentazione.
“Si tratta della combinazione innovativa di due molecole, Naltrexone e Bupropione, che esplicano la loro azione a livello dei centri regolatori dell’appetito localizzati nel sistema nervoso centrale con un meccanismo d’azione duplice: il farmaco induce sazietà e aiuta il paziente a seguire in modo più rigoroso il percorso del calo ponderale basato sull’intervento nutrizionale e sugli stili di vita.” – spiega il Professor Muratori – “Il farmaco è senza dubbio efficace, ma come tutti i farmaci va utilizzato in modo corretto e nei pazienti che non hanno controindicazioni al farmaco. Per questo motivo deve essere somministrato da medici esperti nel trattamento dell’obesità.”