Dormire bene grazie ai colori: sì a pareti dai toni freddi e luce calda. I consigli di MioDottore per favorire un sonno ristoratore
Ogni giorno, dal momento del risveglio a quello della buonanotte, si è circondati da una grande varietà di colori, che hanno il potere di influenzare non solo l’umore, ma anche il comportamento di ciascuno. Quello che è certo è che il modo in cui essi vengono percepiti è soggettivo e dipende spesso dal vissuto o dalla cultura di appartenenza. Basti pensare che il colore bianco viene associato da alcune culture alla purezza e alla gioia, mentre in altre è il colore del lutto. Ma quando si parla di sonno, un uso sapiente dei colori può contribuire a migliorarne la qualità? Quali sono quelli da preferire e quelli da evitare? In occasione della giornata mondiale del sonno che quest’anno si celebra il 17 marzo, MioDottore – piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche specialistiche e con medici di medicina generale e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto una delle sue esperte, la dottoressa Alessandra Giordano, psicologa, per svelare i segreti per favorire un sonno ristoratore e il riposo con l’aiuto dei colori.
Luce rossa, amica della melatonina
I due ormoni fondamentali che influenzano l’umore e il ritmo biologico sono la melatonina e la serotonina: la prima rallenta le funzioni dell’organismo, riducendone l’attività e predisponendo al sonno, mentre la seconda viene rilasciata dall’ipofisi ai primi raggi di sole e ha un effetto stimolante e motivante. “La secrezione di melatonina da parte della ghiandola pineale dipende dalla quantità di luce che colpisce i recettori specializzati (le cellule gangliari sensibili a certi colori piuttosto che ad altri). Infatti, i livelli di questo ormone sono molto più elevati di notte rispetto al giorno” spiega la dottoressa Giordano.
Inoltre, la produzione di melatonina varia anche a seconda del colore della luce a cui si è esposti. La luce blu proveniente dallo schermo dei vari dispositivi ha sul cervello lo stesso effetto del sole, segnalandogli di essere ancora in pieno giorno e impedendo il rilascio della melatonina. Di conseguenza il cervello rimane attivo, ritardando il processo di rilassamento e di addormentamento. Sarebbe quindi buona regola evitare fonti di luce blu nelle ore che precedono l’addormentamento, per iniziare subito ad assaporare il relax che porta a riposare bene.
Al contrario, qualora si abbia necessità di usare una luce durante le ore serali o della notte, la soluzione potrebbe essere una luce rossa. Essa, infatti, supporta il più alto livello di produzione di melatonina e può aiutare a creare un ambiente rilassante, generando una luminosità fioca e soffusa che induce il sonno. Anche in caso di risvegli frequenti durante la notte, è consigliabile optare per questo tipo di luce, piuttosto che per una bianca o blu, in quanto è l’unica che impedisce l’interruzione del ciclo del sonno, facilitando quindi il riaddormentamento.
4 colori da usare in camera da letto, più 1 da evitare
Come specificato dalla specialista di MioDottore, i colori si dividono in caldi (rosso, giallo, arancione), in grado di stimolare energicamente l’emotività, e in freddi (blu, verde), potenzialmente calmanti e rilassanti. Quando però si parla di colori da usare in camera da letto, questa divisione viene meno. Infatti, i colori da preferire per favorire il sonno sono:
Una menzione a parte va riservata al viola, che sarebbe meglio evitare del tutto nella stanza dove si dorme. Infatti, essendo un colore eccitante e stimolante, rende difficile il rilassamento della mente dopo una giornata intensa.
5 consigli e falsi miti da sfatare legati ai colori per dormire bene
Infine, l’esperta di MioDottore ha stilato una lista di utili consigli da te tenere a mente per dormire al meglio.
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