Dal trial clinico randomizzato è emerso che mangiando alimenti grassi aumenta la concentrazione di colecistochinina (CCK), l’ormone che stimola la digestione di lipidi e proteine. L’aumento del CCK è in grado di controllare il segnale BOLD (Blood Oxygen Level-Dependent, ovvero la risposta dipendente dal livello di ossigenazione del sangue) in alcune aree cerebrali associate proprio alla sazietà e alla soddisfazione.
Oltre ad aver individuato come gusto, appetito e soddisfazione rispondano non solo a segnali sensoriali, ma anche a input biologici legati allo stato fisiologico/nutrizionale del soggetto, gli autori evidenziano come tale risultato potrebbe fornire un punto di partenza per la formulazione di prodotti alimentari in grado di attivare il meccanismo cerebrale di ‘ricompensa’ pur con un ridotto apporto di grassi.