Staminali, punturine sciogligrasso e fili anti-gravità: al congresso dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) a Firenze innovazioni e “bufale” del settore
Ci sono nuove punturine sciogligrasso per eliminare il fastidioso doppio mento; fili per risollevare un lato B un po’ cadente; soluzioni per trasferire il grasso di troppo dai fianchi e utilizzarlo per rendere più generoso il décolleté e anche interventi mini-invasivi per correggere le orecchie a sventola senza passare dalla sala operatoria. Sono alcune delle novità di cui si parla al 5° congresso annuale dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), che si è svolto dal 17 al 19 marzo a Firenze: oltre 300 i chirurghi plastici intervenuti alla tre-giorni dedicata alla bellezza, tra cui 5 ospiti stranieri considerati tra i migliori esperti al mondo: gli statunitensi Daniel Baker e Steve Cohen, lo svedese Per Heden, l’australiano Bryan Mendelson e il brasiliano Raul Gonzalez.
“Il settore della bellezza è in continua evoluzione – dice il presidente di Aicpe, Eugenio Gandolfi -. Una fascia sempre più ampia della popolazione si rivolge al chirurgo plastico per migliorare il proprio aspetto e sentirsi meglio con se stessa. La stragrande maggioranza dei nostri pazienti è molto lontana dagli eccessi e dalle storture che spesso finiscono sotto i riflettori: sono persone che desiderano avere un aspetto meno stanco e invecchiato o che vogliono rimodellare una parte del corpo che non li soddisfa. Purtroppo nel nostro campo operano troppe persone con poca preparazione e scarsi scrupoli: Aicpe è nata nel 2011 con lo scopo di raggruppare specialisti dediti all’aspetto estetico della chirurgia plastica, con un’etica da seguire sia dentro sia fuori la sala operatoria. Oggi siamo in 300 soci, selezionati con criteri rigidi: da una parte vogliamo offrire ai pazienti la garanzia di affidarsi a specialisti validi, aiutandoli ad orientarsi in un mercato molto ampio e sfaccettato, dall’altra vogliamo creare occasioni di aggiornamento e confronto tra noi medici: il congresso di Firenze è sicuramente l’evento più importante dell’anno”.
Il 2017 riserva diverse novità nel campo della chirurgia estetica, anche se con qualche cautela: “Troppo spesso in chirurgia plastica si parla di rivoluzione o risultati miracolosi: sicuramente ci sono innovazioni importanti, ma diffidate di quello che sembra troppo bello per essere vero e magari costa anche poco. Il consiglio è di rivolgersi sempre a professionisti seri, controllando il curriculum e le strutture dove opera, senza fermarsi al consiglio dell’amica o a qualche commento su internet” dice ancora il presidente Gandolfi.
Vediamo quindi quali sono le novità più importanti trattate al congresso Aicpe 2017:
1) Cellule staminali e trasferimento di grasso. Da una quindicina d’anni, il grasso aspirato con la liposuzione non è più considerato uno scarto, ma un materiale preziosissimo che ha diversi utilizzi: riempire cicatrici o imperfezioni, restituire volume al volto e rimodellare la silhouette, in particolare glutei e seno. “Oggi è possibile eliminare il grasso in eccesso, trasferendolo in altre zone del corpo – afferma Gandolfi -. Gli studi più recenti hanno ormai accertato il ruolo decisivo delle cellule staminali, contenute in grande quantità nel tessuto adiposo, in questo processo: maggiore è il numero di staminali contenute nel grasso, più alta sarà la percentuale di tessuto adiposo che attecchisce. Le staminali sono la chiave per aprire molte porte, sia nella chirurgia ricostruttiva sia in quella estetica: qualcuna si è già spalancata, altre lo saranno presto. In particolare trovano applicazione nella chirurgia dei volumi, del corpo e del ringiovanimento cutaneo, ma anche nelle rigenerazioni tissutali e terapeutiche, con risultati importanti su cicatrici o lesioni da ustione”. Attenzione però: anche se la prevedibilità dei risultati è migliorata, parte del grasso iniettato sarà inevitabilmente riassorbito dal corpo: “Per aumentare il seno di due taglie, al momento le protesi restano l’unica soluzione – spiega il presidente Aicpe -. Per il ringiovanimento del viso è molto utilizzato il Prp (plasma ricco di piastrine), infiltrazioni che stimolano la produzione di collagene, migliorando così la qualità della pelle: si tratta di una tecnica che, se praticata correttamente, porta dei risultati, ma non è certo una sostituzione del lifting”.
2) Otoplastica. L’intervento per correggere le cosiddette “orecchie a sventola” sta diventando sempre meno invasivo, grazie a metodiche che permettono di ottenere ottimi risultati in modo non chirurgico. Da poco meno di un anno è disponibile in Italia un dispositivo, Ear Fold, che consente di risolvere il problema ambulatorialmente. Presto sarà a disposizione anche un nuovo filo che consentirà di risolvere l’inestetismo senza passare dalla sala operatoria.
3) Lato B. “La gluteoplastica è sempre più richiesta anche dalle pazienti italiane – sostiene Aicpe -. In passato per rimodellare il lato B l’unica soluzione era impiantare delle protesi, che presentavano però qualche complicazione. Oggi una buona alternativa è il trapianto di tessuto adiposo, che consente di ottenere risultati apprezzabili. Per il futuro si stanno sperimentando nuove soluzioni per sfidare la forza di gravità utilizzando dei fili” dicono gli esperti Aicpe.
4) Ringiovanimento del volto. Basta con i visi tirati: la nuova tendenza in fatto di ringiovanimento non è più togliere, ma aggiungere. “L’aumento volumetrico del volto trova importanti applicazioni nella medicina estetica avanzata: una delle tecniche più efficaci è il trapianto di tessuto adiposo, ma ci sono altre tecniche che permettono di mandare indietro le lancette dell’orologio ottenendo risultati naturali” spiegano i chirurghi plastici Aicpe.
5) Punturine “sciogligrasso” per il doppio mento. L’eccesso di grasso sotto il mento avrà presto una soluzione non chirurgica e poco invasiva: una semplice iniezione a base di acido desossicolico basterà per sciogliere il grasso in eccesso. La soluzione dovrebbe essere presto disponibile sul mercato italiano e si preannuncia come una delle novità più interessanti degli ultimi anni.
6) Chirurgia combinata. Aumentare il seno, eliminare i chili di troppo e ringiovanire lo sguardo in un solo intervento? Sì, ma con qualche cautela. “Spesso la chirurgia combinata è bollata come troppo pericolosa e quindi da sconsigliare. In realtà non è proprio così: due o più interventi in una sola seduta sono sicuramente più rischiosi rispetto al singolo intervento, ma se ci si rivolge a un chirurgo esperto che opera in strutture con i requisiti adatti, è un’opzione da valutare” afferma Gandolfi, che aggiunge: “L’importante è che il prezzo non sia l’unico criterio per scegliere tra un intervento per volta o più interventi insieme, anche perché, di solito, il risparmio con la chirurgia combinata non è poi così significativo, in quanto i costi crescono (ad esempio, è richiesto il ricovero per almeno una notte, cosa che non avviene di solito per gli interventi singoli). Il consiglio è di informarsi bene sia sul medico, sia sulle strutture in cui opera”.