Una nuova tecnica azzera i tempi di recupero «Con poche sedute di mezz’ora, la blefaroeasy permette di togliere occhiaie e piccole rughe restituendo luminosità agli occhi», spiega Patrizia Gilardino chirurgo estetico
Ringiovanire lo sguardo senza ricorrere al bisturi con la blefaroeasy. La nuova frontiera della lotta ai fastidiosi rilassamenti della pelle delle palpebre dettate dal passare del tempo non è chirurgica, ma si basa su un’innovativa tecnica che sfrutta il principio della sublimazione. Ovvero «il passaggio dallo stato solido a quello liquido che porta anche ad una riduzione della pelle presente», spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano socio Aicpe e Sicpre. «Attraverso delle micro applicazioni localizzate di calore si induce una “condensazione” della pelle che porta ad una riduzione della cute in eccesso e porta ad un attenuamento delle rughe. L’abbiamo chiamata blefaroeasy non in contrapposizione alla tradizionale blefaroplastica chirurgica, ma per indicare un trattamento semplice e veloce che, come la blefaroplastica, permette di intervenire sia sulla palpebra inferiore sia su quella superiore senza però ricorrere al bisturi».
De resto, aggiunge Gilardino, «diverse pazienti, pur riscontrando la presenza di occhiaie e palpebre “pesanti” che conferiscono un’aria stanca allo sguardo, non vogliono affrontare un intervento chirurgico. Questa nuova tecnica viene incontro a questo tipo di esigenze – prosegue Gilardino – garantendo risultati con tempi di recupero assolutamente irrisori: il trattamento richiede all’incirca mezz’ora e sono solitamente necessarie dalle 2 alle 4 sedute per avere dei risultati significativi. Il risultato finale è uno sguardo più aperto, più luminoso».
Ma come funziona? «La procedura è semplice e non richiede preparazione, solo qualche minima accortezza nel post trattamento». Spiega la specialista: «Attraverso un micro radio bisturi a sublimazione dermica con arco voltaico si praticano delle micro scottature sulla zona interessata: il calore sviluppato elimina i corneociti superficiali, senza coinvolgere minimante i tessuti sottostanti. Per questo è praticabile anche sulle palpebre, inferiore e superiore. Questo processo provoca una contrazione del primo strato di cute, riducendo così la pelle in eccesso. Il paziente registrerà delle piccolissime croste nella zona trattata, destinate a scomparire nell’arco di un giorno o due, per questo è importante evitare sfregamenti».
Il trattamento è raccomandato in situazioni non particolarmente accentuate «ovvero dove la calasi, la pelle in eccesso sulla palpebra, è evidente ma non eccessiva», raccomanda Gilardino. Nelle situazioni più importanti la blefaroplastica chirurgica resta l’intervento principe per la risoluzione del problema. Non ultimo, gli effetti non hanno una scadenza come invece avviene nei trattamenti con filler. «Tutto dipende dall’età del paziente – per esempio in alcune persone il rilassamento cutaneo inizia a manifestarsi già dai 40 anni, in altre si arriva anche a 60 – e dallo stile vita perché seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica e non fumare aiutano ad una buona conservazione della pelle».
Continua la specialista: «Il trattamento è indicato anche per attenuare le piccole rughe che si formano attorno alla zona degli occhi come le cosiddette zampe di gallina. Questo fa della blefaroeasy un trattamento estetico dedicato allo sguardo».
Il costo medio di una seduta parte dai 200 euro e sono necessarie dalle 2 alle 4 sedute per avere risultati significativi.