In autunno, quando le vacanze sono ormai solo un lontano ricordo, la pelle del viso non solo ha riacquistato il consueto pallore pre-estivo, ma risulta meno fresca, meno elastica, più disidratata. Tutti segni dell’eccessiva esposizione solare cui d’estate si sottopone il corpo quasi ossessivamente. Si tratta del cosiddetto “fotoaging”, che si manifesta con linee accentuate, disomogeneità del colorito, macchie, rilassatezza e cedimenti cutanei. Prese dallo sconforto, molte donne, dopo aver inutilmente tentato di porre rimedio ai danni con cure casalinghe, si rivolgono al medico estetico sottoponendosi a trattamenti poco invasivi che ridonino il precedente splendore in maniera quasi naturale, senza rendere necessario l’intervento del chirurgo.
Ma quali sono i danni più evidenti della pelle derivanti da un’eccessiva esposizione solare? “Disidratazione, cedimenti cutanei, comparsa di nuove rughe o linee d’espressione, di macchie o efelidi e scarsa tonicità”, spiega il Dott. Emanuele De Nobili, Responsabile Sanitario della beauty farm Villa Eden Leading Health Spa di Merano (BZ), che suggerisce alcuni trattamenti cui sottoporsi solo previo check-up cutaneo preventivo “per valutare il grado di idratazione, di sebo, di elasticità, di pigmentazione e di infiammazione della cute”.
In caso di pelle troppo secca o denutrita è consigliabile sottoporsi a sedute a cadenza mensile per 3 mesi consecutivi di biorivitalizzazioni del viso, da ripetere 2 volte nell’arco dell’anno. “Si tratta di una metodica soft che prevede l’iniezione intradermica su tutta la cute del viso, collo e decolleté mediante aghi molto sottili di gel a base di acido ialuronico a basso peso molecolare che ha l’effetto di ristabilire l’idratazione profonda richiamando acqua e stimolando nuova produzione di acido ialuronico”, precisa il Dott. De Nobili.
Se la pelle risulta invece troppo rilassata con cedimenti nella zona di mento e zigomi, è bene sottoporsi a delle tecniche iniettive a base di acido ialuronico con più alto peso molecolare (più concentrato), “il cui effetto è quello non solo di riempire, ma soprattutto di ripristinare i volumi mancanti”, puntualizza il medico. In questo caso si eseguono sedute a cadenza settimanale per un numero totale variabile da 6 a 10 a seconda dei casi.
Per le rughe di troppo il filler riassorbibile a base di acido ialuronico costituisce la soluzione più efficace, mentre per le fatidiche e odiate zampe di gallina la tossina botulinica dà i risultati migliori. “Attenzione, però – ammonisce il Dott. Emanuele De Nobili – l’effetto di tali metodiche è limitato nel tempo, richiedendo per un risultato ottimale delle sedute di richiamo a distanza di 6-8 mesi”.
Per ridare uniformità di colorito alla pelle e togliere le macchie da sole o il melasma, che spaventano moltissimo le meno giovani, si può ricorrere ai peeling a base di acido glicolico, di TCA (acido tricloroacetico) o di altri acidi. “I soft-peeling – spiega il direttore sanitario di Villa Eden – sono ideali per macchie superficiali e che non presentano particolari disagi per il paziente, mentre i peeling medio-profondi sono consigliati per il melasma. Questi ultimi, però, richiedono un periodo di recupero di 1-2 settimane per una guarigione ottimale”.
In caso di riduzione del tono cutaneo i rimedi consigliati sono simili a quelli per i cedimenti cutanei, ma più soft. Il trattamento non plus ultra nel campo è sicuramente il PRP (Platelet Rich Plasma), detto anche “plasma ricco di piastrine”. In cosa consiste? “Il medico estetico preleva un piccolo quantitativo di sangue venoso, che viene centrifugato per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine. Questa viene recuperata e trattata con un attivatore piastrinico. Il gel piastrinico così ottenuto viene subito re-iniettato sottocute con iniezioni distanziate di 1/2 cm”. I benefici ottenuti sono immediati, ma i risultati più evidenti si manifestano nell’arco di un mese circa. Insomma una soluzione ai danni cutanei derivati dall’eccessiva esposizione al sole c’è, ma “la miglior cura è la prevenzione”, ammette il Dott. De Nobili, che conclude: “Il prossimo anno si eviti piuttosto l’abbronzatura selvaggia e ci si esponga al sole in maniera graduale evitando le ore più calde della giornata e, soprattutto, si utilizzino gli schermi solari e si fornisca alla cute la giusta dose di idratazione”.