Italiani promossi, ma con riserva in fatto di idratazione e benessere. Ecco il quadro dell'”Italia da bere” che emerge dalla ricerca condotta da Sodastream Italia su un campione di 785 abitanti del Belpaese. Bere acqua è considerato importantissimo dalla grande maggioranza, così come la necessità di uno stile di vita sano, tuttavia ben il 12% degli intervistati (percentuale che sale al 20% se parliamo di uomini) ha dichiarato di non sapere nemmeno cosa voglia dire la parola “detox” e in cosa consista un “programma detox”.
“Abbiamo messo a punto questa indagine per capire se e quanto una corretta idratazione conti nella vita e nelle abitudini quotidiane degli italiani – dichiara Petra Schrott, responsabile marketing di Sodastream Italia -. Il campione è parte della nostra community di “Sodastreamers” che comprende sia persone che non hanno in casa un nostro gasatore domestico, sia chi lo ha. I risultati, oltre a tratteggiare un quadro di riferimento sul rapporto tra italiani, idratazione e benessere, conferma un’evidenza già da noi riscontrata: chi possiede un gasatore è portato a bere di più (64%), in media un bicchiere al giorno in più del quantitativo solitamente assunto”.
“Sicuramente l’acqua, dopo l’ossigeno, è la sostanza più importante per la salute umana poiché è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo – dice il dott. Paolo Cavalli, medico chirurgo esperto in Scienza dell’Alimentazione, Dietetica e Dietoterapia a Milano, a commento dei dati della ricerca -. In base all’esperienza acquisita in qualità di nutrizionista confermo la minore attitudine dei soggetti di età avanzata a bere con costanza e regolarità nel corso della giornata. Il raggiungimento della quota di 1,5 – 2 litri di acqua al giorno è infatti un risultato difficile se una persona non si applica con costanza. Parlando invece nello specifico di acqua frizzante, invoglia più facilmente a bere in quanto produce una maggiore soddisfazione a livello del tubo digerente. Confermo inoltre che l’acqua frizzante, sia effervescente naturale che addizionata con anidride carbonica, non crea alcun problema alla salute”.
La parte della survey specificatamente legata all’aspetto “wellness”, con le domande sull’importanza o meno di un programma depurativo, mette in luce il fatto che sul tema salute e benessere molti italiani devono incrementare le loro conoscenze. Entrando nel dettaglio dei dati, l’87% degli intervistati si dimostra sostanzialmente attento al proprio benessere: il 21% dichiara di porre grande attenzione al proprio stile di vita, mentre il 66% lo fa abbastanza, concedendosi però spesso qualche piacere “poco salutare”, dal peccato di gola a giornate sedentarie invece che dedicarsi all’attività sportiva. Le donne sono le più informate sul tema, dimostrandosi particolarmente preparate sulle specifiche peculiarità dei programmi detox, i quali per il 37% del campione femminile sono finalizzati soprattutto ad eliminare le tossine e a migliorare lo stato di salute generale dell’organismo. L’11% del campione invece si dimostra sensibile al tema nelle intenzioni, ma non nella pratica, non riuscendo per una serie di motivi a seguire un modus vivendi all’insegna del cibo sano, di una moderata attività fisica e, naturalmente, di una corretta idratazione.
Idratazione
Generalmente gli italiani si dimostrano consapevoli dell’utilità di seguire periodicamente un programma depurativo scegliendo cibi salutari, privilegiando bevande light e soprattutto, bevendo tanta acqua. Gli obiettivi di questa scelta sono molteplici: il 37% del campione lo fa soprattutto per migliorare lo stato di salute generale dell’organismo e per eliminare le tossine (33%). Solo il 9% degli intervistati ritiene importante il programma detox per dimagrire, mentre un 6% di utenti lo fa per migliorare l’aspetto della propria pelle, dimostrandosi particolarmente attento ai temi della salute e del benessere e informato sulle potenzialità del trattamento. Il 3% del campione è invece convinto dell’inutilità di questi programmi. La stragrande maggioranza degli intervistati ritiene che bere tanta acqua sia fondamentale per la buona riuscita di un programma disintossicante di questo tipo.
E a proposito di bere acqua, la ricerca firmata Sodastream evidenzia un altro dato molto importante: per gli italiani una corretta idratazione è un presupposto indispensabile allo stato di salute generale dell’organismo: in media il 60% degli italiani beve 7 o più bicchieri di acqua al giorno, contro il 35% che ne beve da 4 a 6 e solo un 5% che ne assume da 1 a 3: un dato molto significativo soprattutto se pensiamo che, in media, in base ad un’altra rilevazione effettuata da Sodastream, negli Stati Uniti si bevono in media 6,7 bicchieri di acqua al giorno, mentre in Uk quasi quattro milioni di persone non bevono più di un bicchiere di acqua alla settimana, con il 52% dei britannici che beve piuttosto tè o caffè. Ma entrando nel dettaglio, quali sono gli italiani più “water addicted”?
Il profilo del “water addicted”
I risultati parlano chiaro: il soggetto tipo più attento all’idratazione e, conseguentemente, al proprio benessere, è di sesso femminile, residente nel Nord Est e di età compresa tra i 25 e 49 anni. Per quanto concerne infatti la profilazione dei dati per genere, il 63% delle donne segue la cosiddetta regola degli “otto bicchieri” contro il 56% degli uomini. Dal punto di vista dell’età invece, i più diligenti appartengono alla fascia compresa tra i 25 e i 34 anni (62%); seguono gli italiani tra i 35 e i 49 anni (61%), e poi i giovani tra i 18 e i 24 anni (59%). Con il progredire dell’età gli italiani si applicano sempre meno: solo il 58% del campione beve 7 e più bicchieri al giorno, mentre dai 66 anni in più si scende ad una percentuale del 49%: un calo dovuto principalmente al fatto che le persone anziane tendono a sentire sempre meno lo stimolo della sete per la progressiva degenerazione dei recettori specifici. Dove si beve di più in Italia? Il gradino più alto del podio spetta con il 64% al Nord Est (inclusa l’Emilia Romagna), seguito dal Nord Ovest (con il 59%). I meno “water addicted” si trovano al Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria) con il 57%, e al Sud e Isole (inclusi Abruzzo e Molise) con il 55%.
La ricerca Sodastream evidenzia il fatto che gli italiani bevono indicativamente i quantitativi di acqua corretti: ma lo fanno spontaneamente o devono in qualche modo imporselo, ricordandosi di bere durante la giornata? Il 46% del campione beve spontaneamente, mentre il 32% ha bisogno di segnarsi un promemoria in questo senso. In fatto di stagionalità, emerge naturalmente una maggiore tendenza a bere acqua durante l’estate per il 96% degli intervistati, a seguire si beve maggiormente in primavera per il 28% (in concomitanza con l’avvio di programmi detox o più semplicemente in preparazione alla prova costume), in autunno (16%) e infine in inverno (14%).
La survey si conclude cercando di capire dai consumatori quali sono le principali ragioni per cui non ci si idrata abbastanza: in pole position per il 54% degli intervistati il fatto che semplicemente ci si dimentica di bere nell’arco della giornata, mentre il 23% del campione dichiara di essere troppo occupato con le diverse attività quotidiane; infine il 17% degli italiani ritiene di bere la giusta quantità di acqua.