LA VOLGARIZZAZIONE DEL TERMINE SPA PER SAUNE MA NON PER COSMETICI
Con decisione del 16 marzo u.s. il Tribunale dell’Unione Europea ha stabilito che il termine spa costituisce termine generico e descrittivo per luoghi dedicati all’idroterapia quali hammam o saune, ma non anche per prodotti di cosmetica. La vicenda che ha portato a tale statuizione trae le mosse dal deposito da parte della nota società inglese The Body Shop del marchio Spa Wisdom in relazione a prodotti di cosmetica. Avverso la domanda ha presentato opposizione la società belga Spa Monopole, Compagnie Fermière de Spa, titolare di anteriori registrazioni tutte inclusive del termine SPA seppur richieste per acque minerali e gassate. Nel 2014 l’UAMI accoglie l’opposizione rinvenendo sussistente il rischio di confusione tra i marchi ad oggetto. La decisione è stata confermata dal Tribunale il quale ha statuito sia che il carattere generico del termine spa nel settore saune non possa essere esteso ai prodotti di cosmetica e sia che le acque minerali possono essere utilizzate come ingredienti per prodotti cosmetici con conseguente rischio di associazione per il pubblico dei consumatori.
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Studio Rozzi & Consulmarchi